
Video/ Energia comune
Venerdì 10 settembre nel cortile della biblioteca di Brunate, l’impresa sociale Miledù ha proposto il laboratorio Come costruire comunitù energetiche? alla scoperta delle comunità energetiche, con Sara Capuzzo, presidente di ènostra. I giovani che partecipano alla summer school in corso al parco Marenghi Rigenerare il territorio, tessere reti e costruire comunità responsabili e inclusive, hanno potuto ascoltare un’interessante presentazione dello scenario che si aprirà non appena verrà recepita la direttiva europea del 2019, dedicata proprio alle comunità energetiche.
Sara Capuzzo anticipa i contenuti che ha poi sviluppato durante il laboratorio.
In sintesi, si parla di comunità energetica laddove l’energia autoprodotta e consumata viene condivisa all’interno della comunità stessa, sperimentando anche meccanismi di solidarietà e redistribuzione in grado di combattere la povertà energetica. Attualmente, in attesa del recepimento a livello nazionale della direttiva europea, siamo in una fase che si potrebbe definire pioneristica, dove imprese socialmente e ambientalmente responsabili cominciano a muoversi su un terreno poco esplorato e innovativo, realizzando comunità su piccola scala – il quartiere, il paese – auspicando che si possa prima o pio arrivare a dimensioni più consistenti, comprensoriali.
La comunità energetica è democratica, perchè coinvolge le amminsitrazioni pubbliche ma anche i cittadini che vi aderiscono, inclusiva ed economicamente vantaggiosa, perchè consente risparmi sulla bolletta e genera risorse econmiche che vengono accantonate e messe a disposizione della comunità stessa.
Il laboratorio è stato seguito con interesse dagli studenti impegnati nella riqualificazione del parco Marenghi, a testimonianza che l’impegno per la conversione ecologica è multiforme, interdisciplinare e intergenerazionale.





Sabato 11 settembre la summer school si conclude con un seminario finale, che impegnerà per l’intera giornata gli studenti, al mattino con una seduta plenaria dedicata a cura del territorio e inclusione sociale, al pomeriggio con cinque tavoli i di lavoro multidisciplinari in piccoli gruppi.