Mensile/ ecoinformazioni febbraio 2022

Anticipiamo dal nostro mensile febbraio 2022 l’editoriale La banda del buco di Andrea Rosso. La rivista stampata sarà in distribuzione da lunedì 14 febbraio in redazione (via Lissi 6 Como) e nelle inziative seguite da ecoinformazioni. [Foto di copertina Caserma De Cristoforis, Gin Angri]

La banda del buco

Il ceppo originario del virus democristiano funzionava così: «dico sì a tutti, poi faccio quello che conviene a me». Così ecco le cattedrali nel deserto, gli enti inutili, la devastazione del territorio, eccetera.

La variante comasca è sottilmente diversa, ma attenzione, solo nel metodo: «dico sì a tutti e poi non faccio niente». Il risultato è un’impressionante sequenza di “buchi”. Non c’è infatti problema della città che non sia stato candidato a qualcosa per poi naufragare nel vuoto. Provo a fare un elenco, ma so che è incompleto: l’ex Ticosa, il nuovo depuratore, la caserma De Cristoforis, la collina di San Martino, l’ex Politeama, l’ex Casa del Fascio, Villa Geno, i Giardini a lago, le due stazioni della Nord, l’Università, la Spina Verde, il “vecchio” Ospedale Sant’Anna… Per non dire del buco di interventi sulla povertà, sull’integrazione, sulla sanità, sulla scuola, sulla cultura.

Dove il buco non c’era, si è provveduto diligentemente a inventare qualcosa per farne poi un grande buco (paratie a lago) oppure un buco chiuso a chiave (padiglione ex grossisti del mercato coperto). Niente di fatto, pura sopravvivenza al potere.

Così, dopo decenni di questa malattia, la città è come assuefatta a vivere senza sapere perché. Senza idee, il futuro non è necessario. Fuori, gran parte delle medie città italiane si sforzano di sviluppare progetti di innovazione urbana e rinnovamento culturale, modelli di convivenza e di lotta all’esclusione sociale, valorizzazione del patrimonio artistico, rivalutazione delle aree dismesse, protezione dell’ambiente, nuovi schemi di mobilità…

Ma non disperiamo, la fiera città di Como un primato ce l’ha: qui andiamo forte nelle lucette di Natale e nelle salamelle di Capodanno. [Andrea Rosso, ecoinformazioni]

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