
Razzismo assassino non solo a Civitanova
Agli idioti e irresponsabili che continuano a sostenere che i politici sono tutti uguali e con l’oscena tesi del “così fan tutti” legittimano anche le posizioni politiche più razziste, violente e assassine risponde la cronaca che evidenza come avere reso ammissibile con l’azione delle destre da decenni il razzismo e la xenofobia ha fatto cresce generazioni di potenziali razzisti assassini che “inspiegabilmente” uccidono naturalmente chi è “nero” e “povero”. A Como, dove la Giunta di destra Landriscina ben sostenuta dall’opposizione di destra emanò un’ordinanza contro la povertà nessuno, è autorizzato a pensare che di criminalizzaione in criminalizzazione della povertà non si troverà qualcuno disponibile a fare il boia. L’Arci lotta insieme alla bella Como (una parte della città che ha recentemente dimostrato di non essere maggioranza) per contrastare questo terribile futuro.
«L’orrendo omicidio di Civitanova Marche, che ha sottratto alla sua famiglia, ai suoi affetti, Alika Ogorchukwu, un ambulante colpevole solo di essere nero, non è un gesto isolato, peraltro avvenuto davanti a testimoni cinicamente indifferenti. È il frutto di un clima che in questo paese non si è mai sopito: un clima di odio e di razzismo che viene alimentato ad arte ogni qualvolta ci si avvicina ad una campagna elettorale, senza remore nel ricorrere ad argomenti razzisti per raccogliere consenso.
È chiaro che in un paese grande come l’Italia se ci sono personaggi pubblici, politici che predicano odio e razzismo, si trova sempre qualcuno disposto a passare dalle parole ai fatti. È in questo senso che va letto questo terribile omicidio avvenuto a Civitanova Marche. Ci avviciniamo all’ennesima campagna elettorale in questo paese e argomenti che hanno a che fare con i diritti delle persone, con la loro vita e la loro dignità, verranno calpestati per raccogliere qualche punto in percentuale nei sondaggi e poi alle prossime elezioni.
L’Arci condanna fermamente questo atto di razzismo e di violenza, ed esprime la propria vicinanza e solidarietà alla famiglia della vittima. Confidiamo che la giustizia faccia velocemente il suo corso, in maniera esemplare, perché nessuno possa sentirsi impunito. Ma soprattutto condanniamo la cultura e il clima che alimentano atti come questo, di cui troppe volte siamo stati testimoni e che si fermeranno solo quando chi svolge ruoli pubblici smetterà di ricorrere al razzismo e di alimentare l’odio per interessi privati del proprio partito e per la propria carriera politica». [Arci nazionale]
[L’illustrazione è di Gianluca Costantini]