
Braga/ Pd: giudizio incomprensibile, solidarietà a Csf
Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera, ebbe un ruolo importante per rendere unitaria la manifestazione all’indomani dell’attacco squadrista a Csf. Afferma oggi la solidarietà alla Rete e ribadisce il dovere di tutte le forze democratiche di condannare e respingere ogni tentativo di violenza e intimidazione politica.
«Qualche settimana fa ho appreso con sorpresa della sentenza di assoluzione pronunciata dalla seconda sezione penale della Corte d’Appello di Milano, per i 13 militanti neofascisti del Veneto Fronte Skinhead, tutti condannati in primo grado, che nel 2017 fecero irruzione nel corso di una riunione della Rete antirazzista Como senza frontiere, obbligando gli attivisti presenti all’ascolto di un delirante proclama sulla ‘razza’.
Davvero un pessimo segnale, tanto più in un momento in cui assistiamo al riaffiorare di rigurgiti fascisti e al tentativo di mettere in discussione i valori della nostra democrazia fondata sulla lotta antifascista. Le forze democratiche hanno il dovere di condannare e respingere ogni tentativo di violenza e intimidazione politica.
Conosceremo le motivazioni di questo giudizio al momento incomprensibile, ma voglio riaffermare tutta la solidarietà e il sostegno alla Rete Como Senza Frontiere, per il suo impegno nella lotta al razzismo, alle discriminazioni e al neofascismo». [Chiara Braga, Pd]
Quindici o venti giorni per un comunicato mi sembrano veramente tanti; pentimento o paura di restar fuori? Guglielmo Invernizzi
Dieci giorni per una presa di posizione da parte del PD mi sembrano veramente tanti, si potrebbe dire meglio tardi che mai, ma siccome a pensar male ci si azzecca quasi sempre, cos’è, pentimento/ripensamento o paura di essere scavalcati. Ma!