
ecoinformazioni on air/ Assalire Csf non è violenza
Il servizio di Gianpaolo Rosso nell’edizione delle 7,15 del 26 maggio di Metroregione di Radio popolare. Le motivazioni dell’inverosimile assoluzione dei tredici esponenti del Veneto Fronte skin heads, che nel 2017 fecero irruzione in una riunione di Como senza frontiere circondando gli attivisti e costringendoli a subire un farneticante proclama fascio-razzista, sono più sorprendenti della stessa decisione dei giudici di assolvere gli imputati perché “il fatto non sussiste”.
Per la Seconda sezione d’appello del Tribunale di Milano non si trattò di violenza privata, fu solo una messinscena arrogante. Cardine dell’assoluzione la valutazione del video dell’aggressione. Anonime cavie selezionate dagli esperti della difesa sentenziano che negli occhi dei malcapitati non hanno colto né terrore, né rabbia. Come dire che gli occhi delle vittime assolvono gli imputati. Sconfortato il commento di Fabio Cani, portavoce della rete antirazzista e antifascista Como senza frontiere: se la ricostruzione dell’appello aveva, sovvertendo il giudizio di primo grado, stabilito che non era successo nulla, le motivazioni della sentenza vanno oltre, le vittime non esistono proprio. [Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni]