Laura molinari

1 aprile/ Servizio civile/ Tutte le informazioni al Csv

csvIl Centro servizi per il volontariato invita a un incontro con Laura Molinari sul  Servizio civile per illustrare il Bando ordinario per il quale sono a disposizione diverse opportunità per ragazzi e ragazze tra i 18 e 28 anni grazie a progetti di un gruppo di enti promotori locali. L’incontro che è parte di un ciclo per persone di età inferiore ai 30 anni si svolgerà al Csv mercoledì 1 aprile  in via Col di Lana 5 a Como alle 20,45.

Csv/ Il carcere e le associazioni s’incontrano

20150204_191109Una trentina di associazioni ha partecipato all’incontro – organizzato e coordinato dal Centro servizi per il volontariato di Como nella propria sede, con la partecipazione di Giovanbattista Perricone, responsabile area educativa del Bassone – sulle possibilità di fare volontariato nella struttura detentiva comasca. Un confronto interessante e partecipato che, si spera, avrà una declinazione concreta futura.

Le realtà intervenute appartengono a diversi ambiti, da quelli culturali a quelli più strettamente “sociali”. «Ma c’è bisogno di tutto – spiega Perricone – e soprattutto alle associazioni chiediamo un apporto strutturato, meno sporadico e continuato nel tempo».
La casa circondariale Bassone conta, a oggi, circa 350 detenuti (di cui venticinque sono donne); una diminuzione significativa rispetto agli scorsi anni. Le condanne sono tendenzialmente brevi, intorno ai tre anni; la popolazione è giovane, in buona parte trentenne e con una forte componente straniera (nello specifico, nordafricana e proveniente dall’est Europa) «E sono quelli con più difficoltà poiché non hanno riferimenti esterni». In aumento le persone con difficoltà legate a tossicodipendenza, alcolismo e gap (gioco d’azzardo patologico).
«Prima di tutto – continua Perricone – sappiate che io, in passato, ho fatto il volontario in carcere. Conosco e rispetto in maniera straordinaria il lavoro che fate». C’è la possibilità di avere un rapporto trasparente, non strumentale con chi vive al Bassone. Nessuno di voi può concedere nulla più se non lo stare bene».
Le attività si svolgeranno in gran parte all’interno della casa circondariale; l’articolo ventuno concede la possibilità di uscire, ad esempio quando alcuni detenuti pulirono insieme agli alpini e ad altre associazioni i sentieri e i boschi del Bisbino.
Non esiste l’identikit perfetto del volontario: «Certo, è importante non abbia condanne penali e, se minorenne, abbia l’autorizzazione dei genitori e magari venga accompagnato da qualcuno più esperto». Oltre a questo, è importante sia empatico e abbia capacità di relazionarsi e non si faccia carico di richieste extra («a quelle – spiega Perricone – bisogna dire sempre di no»). Inoltre, se si prende l’impegno, è necessario portarlo a termine fino in fondo, stando bene attenti a non deludere le persone.
«Mentre parlavate – conclude Perricone – vi immaginavo già in che sezione collocarvi e perché. Le azioni vengono scelte insieme, aspettiamo sia le vostre proposte e possiamo, in caso, concordare insieme un piano d’azione. Cercheremo di scegliere l’area educativa o sezione in cui l’intervento potrà essere più efficace, anche perché nonostante gli ultimi lavori svolti, la struttura soffre la mancanza di spazi».
Le attività si svolgono soprattutto cinque giorni su sette; nel week end, vista la carenza di personale, è più complicato. Saranno previsti momenti di confronto fra volontari e area educativa del carcere.
Come proporre? È sufficiente inviare un’email a giovanni.perricone@giustizia.it. Laura Molinari, operatrice del Csv e moderatrice dell’incontro insieme al direttore Martino Villani, ha chiesto di tenere informato il Csv così da costruire un percorso di formazione ad hoc per i volontari. Quindi, in copia, aggiungete l’indirizzo: laura.molinari@csv.como.it [aq, ecoinformazioni]

I portavoce del Comitato 2 Si per l’Acqua Bene Comune

Il Comitato Provinciale Comasco – 2 Si per l’Acqua Bene Comune ha eletto i portavoce della campagna referendaria. Sono Edi Borgianni,  Laura Molinari, Eugenio Secchi. Leggi tutte le altre notizie sul Comitato sul blog di ecoinformazioni Acquacomo. Visita il sito del Comitato.

L’Arci di Como alla Bjcem

virale-150x150Continua a Skopje la 14° edizione della Biennale dei Giovani artisti d’Europa e del Mediterraneo che fino al 13 settembre vedrà esibirsi 700 artisti fra i 18 e i 35 anni provenienti da 46 paesi. Tra essi anche la delegazione dell’Arci di Como.

L’evento al quale in questi giorni stiamo assistendo è da sempre è al centro delle attenzioni dell’Arci, che, a partire dal 1984, con l’ideazione dell’evento da parte di Arci Kids ha contribuito al suo travolgente successo fino alla nascita dell’Associazione Bjcem.
La principale finalità della Bjcem è sostenere e promuovere la creatività giovanile, gli scambi internazionali e sviluppare pacifiche relazioni in Europa e nel Mediterraneo, superando frontiere politiche e geografiche.
Arci, che da sempre lavora sulla promozione dei giovani artisti, dei loro spazi e tessuto associativo, investe, sia economicamente che dal punto di vista delle risorse umane, nella Biennale mediante progetti, proposte ed azioni di cui questa 14^ edizione è particolarmente ricca.
“Virale:la creatività è un virus che contamina reale e virtuale”, il progetto realizzato da Arci Lombardia, Como, Lecco e Milano che ha coinvolto 60 giovani lombardi impegnati in tre Cantieri Creativi Territoriali ed un Workshop Regionale, è approdato a Skopje per dar vita all’installazione multimediale Cooking Skopije, attivare il social network virale.org, realizzare un workshop sull’open hardware tenuto da Massimo Banzi, cofondatore di Arduino.
Virale è stato presentato lunedì 7 settembre davanti ad un pubblico composto per la maggior parte da giovani e sta continuando a svilupparsi in questi giorni con la creazione di un video reportage.
Cooking Skopije, l’installazione multimediale inaugurata presso la Creativity House di Skopije è frutto del lavoro svolto da 13 creativi lombardi durante il Workshop Regionale ed è una proiezione di immagini animate interattive: una riflessione sul tema della città e sulle dinamiche di pianificazione urbana.
I visitatori della Biennale possono partecipare attivamente alla realizzazione di una città immaginaria aggiungendo, mediante l’utilizzo di utensìli da cucina collegati a Arduino, gli ingredienti che andranno a formare la propria città ideale mediante l’inserimento di diversi elementi architettonici (aree verdi, edifici storici, complessi industriali e abitazioni): come in cucina ingredienti diversi si fondono creando un’armonia di sapori, nella nostra città immaginaria gli elementi architettonici e funzionali si combinano fra loro dando vita a scenari sempre nuovi.
Dal 4 settembre è attivo virale.org, un social network che vuole essere spazio virtuale di incontro e contaminazione per la creatività europea e mediterranea, sono già disponibili racconti, foto e video dei protagonisti della Biennale.
Massimo Banzi oggi ha condotto per Arci Milano,un workshop sull’uso delle tecnologie open hardware, analizzando il caso Arduino, di cui è stato protagonista, conquistando notorietà mondiale.
Nello stesso giorno Arci Viterbo attraverso il progetto Cantieri d’Arte ha proposto il workshop “Public Invasion”, incentrato sull’esperienza di diversi artisti che sono stati invitati a realizzare progetti site specific per il contesto urbano. Dai progetti di Recetas Urbanas, studio spagnolo che promuove l’autocostruzione di spazi vivibili all’interno di luoghi abbandonati o inutilizzati, fino alle costruzioni effimere del collettivo francese Exyzt, la presentazione del workshop si è incentrata sull’analisi di differenti metodologie dell’intervento artistico nello spazio pubblico. Marco Trulli, curatore del progetto, ha illustrato gli interventi pubblici che hanno destato reazioni clamorose sulla stampa locale e tra i cittadini di Viterbo (Guggheneim collection, campagna pubblicitaria fittizia di Ozmo, Un edificio qualunque, targa commemorativa del duo bolognese Mattes e Whispers, un progetto audiovisuale per un sottopassaggio pedonale realizzato dal collettivo siciliano Laboratorio Saccardi). I partecipanti sono stati invitati a compiere una deriva nella città di Skopje, mappando con tutti i mezzi a disposizione le stratificazioni che sussistono all’interno della città macedone. La restituzione di questa mappatura collettiva verrà realizzata il 10 settembre in un luogo simbolo della città: la vecchia stazione abbandonata distrutta dal terremoto nel 1963. In questo spazio, simbolo dell’evento tragico che ha generato una seconda vita di Skopje, gli artisti partecipanti lavoreranno per due giorni producendo letture e visioni nuove della città.
In questi giorni Skopje è stata attraversata dalla vivacità della Apulia Caravan, progetto dell’arci Puglia, che ha trasformato il viaggio da Bari a Skopje degli artisti selezionati da semplice trasferimento ad esperienza creativa e formativa, con l’idea di costruire un ponte ideale tra la città di Bari e il sud-est del Mediterraneo, in omaggio all’idea di regione “strabica”. Gli artisti infatti hanno raggiunto Skopje in nave e autobus, arrivando alla Biennale al termine di un viaggio attraverso l’Adriatico e l’Albania, trasformano la criticità degli spostamenti in un’opportunità di crescita culturale.
Dell’Apulia Caravan fanno parte oltre alla delegazione ARCI Puglia e ai 16 artisti Pugliesi, anche due artisti africani adottati dall’ARCI Puglia che grazie al progetto Apulia Caravan hanno potuto partecipare alla Biennale di Skopje.
Gli scrittori dell’Apulia Caravan hanno organizzato domenica scorsa 6 setembre un reading informale in un Caffè del quartiere albanese della città al quale hanno partecipato molti artisti (scrittori e no) a Skopje per la biennale, ma anche tantissimi ragazzi, poeti e scrittori del posto. Un bellissimo momento di coinvolgimento informale della città terminato oltre le due di notte con un furibondo giro di pizzica. Il viaggio dell’Apulia Caravan diventerà nei prossimi mesi un documentario firmato da Andrea Clauser e rossella Piccinno.
Nel bellissimo scenario del Kshumli An, Barbara Cupisti ha proiettato “Forbidden Childhood”, prodotto da Rai Film e distribuito da Ucca e Arci, filmato documentario sulla condizione dei giovani palestinesi: un momento di critica ed attualità che bene si è inserito nel contesto creativo tipico dell’evento Bjcem. [Laura molinari per ecoinformazioni]

Virale alla Bjcem di Skopje

virale-150x150La 14° edizione della Biennale dei giovani artisti d’Europa e del Mediterraneo è stata inaugurata il 3 settembre, a Skopje: 10 giorni, in cui si esibiranno 700 artisti da 46 paesi. Tra loro anche una nutrita delegazione del progetto di Arci Lombardia Virale con ben 15 partecipanti, cinque i comaschi.

Il team di Virale: la creatività è un virus che contamina reale e virtuale, progetto realizzato da Arci lombardia (con il contributo della Fondazione Cariplo), che ha coinvolto 60 giovani creativi lombardi impegnati in tre cantieri creativi territoriali ed un grande workshop regionale, è approdato a Skopije, per dar vita all’installazione multimediale “Cooking Skopije”, attivare il social network “virale.org”, realizzare un workshop sull’open hardware tenuto da Massimo Banzi, inventore di Arduino.
Cooking Skopije, l’installazione multimediale che oggi verrà inaugurata presso la Creativity House e che lunedì 7 settembre sarà ufficialmente presentata insieme al progetto Virale, è frutto del lavoro svolto da 13 artisti, selezionati tra tutti i partecipanti, che durante il workshop regionale hanno lavorato con tecnologie digitali per dar vita a una proiezione di immagini animate interattive, una riflessione sul tema della città e sulle dinamiche che stanno alla base della pianificazione urbana.
I visitatori della Bjcem possono partecipare attivamente alla realizzazione di una città immaginaria aggiungendo, mediante l’utilizzo di attrezzi da cucina collegati a Arduino, gli ingredienti che andranno a formare la propria città ideale, mediante l’inserimento di diversi elementi architettonici (aree verdi, edifici storici, complessi industriali e abitazioni): come in cucina ingredienti diversi si fondono creando un’armonia di sapori, nella nostra città immaginaria gli elementi architettonici e funzionali si combinano fra loro dando vita a scenari sempre nuovi.
Da oggi è inoltre attivo virale.org, un social network, uno spazio virtuale di incontro e contaminazione per la creatività europea e mediterranea, dove in questi giorni sarà possibile trovare racconti, foto e video dei protagonisti della Biennale.
Martedì 8 settembre sarà invece la volta di Massimo Banzi, che terrà un workshop sull’uso delle tecnologie open hardware, analizzando il “caso Arduino”, di cui è stato protagonista, conquistando notorietà mondiale (in Italia, come spesso capita, “solo” la copertina del primo numero di Wired).
[Laura Molinari per ecoinformazioni]

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