Giorno: 6 Marzo 2008

La Giornata della donna

Molte le iniziative in tutta la provincia per ricordare il vero significato dell’8 marzo occasione di lotta per l’affermazione di diritti. Gli eventi iniziano venerdì 7 e continuano fino al 14 marzo.
Le iniziative e gli incontri per ricordare la Giornata internazionale della donna inizieranno fin da venerdì 7 marzo.
Alle 21 allo Spazio Retroscena in viale Risorgimento 22 a Como, per la rassegna Ombre di donna in 3 monologhi dell’associazione Nuove comparse, andrà in scena Clitemnestra o del crimine con Fabiana Salvadè. L’ingresso sarà gratuito. Per informazioni tel. 031.3371833, Internet www.spazioretroscena.it. Lo stesso giorno, dalle 21 alla libreria Ubik in piazza San Fedele a Como, verrà presentato il progetto di Wawoto kacel (Camminiamo Insieme), una cooperativa di donne ugandesi che realizzano prodotti con l’utilizzo di cortecce e semi e sono impegnate in attività di mutuo aiuto tra persone bisognose. Per informazioni tel. 031.308833. Sempre venerdì 7 marzo alle 21 la biblioteca comunale di Lambrugo organizza nella Sala consiliare una serata di proiezioni video, informazioni e confronto con le Donne in nero con interventi di Celeste Grossi e Manuela Serrentino.
Per sabato 8 marzo il Coordinamento comasco della Marcia mondiale delle donne contro le guerre le violenze la povertà sarà presente a Como con un volantinaggio dalle 13.30 all’ospedale S. Anna e dalle 15 con una presenza colorata in piazza S. Fedele. Per sostenere il diritto delle donne all’autodeterminazione e l’applicazione della 194. Per chiedere il pieno sostegno alle attività dei consultori pubblici, l’impegno a garantire il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza, un piano rinnovato di educazione sessuale nelle scuole, l’impegno ad estendere anche in Lombardia metodi alternativi, meno dolorosi e costosi, della tradizionale interruzione volontaria di gravidanza. Alle 20.30 le esponenti della Marcia volantineranno allo Spazio Gloria di via Varesina 72 a Como dove il circolo Arci Xanadù e il Senato delle donne hanno organizzato dalle 20.30, La cittadinanza delle donne: Utopia o Diritto? Alle 21 verrà proiettato Se potessimo cambiare il finale, un documentario sulla violenza sessuale di Minnie Ferrara e Alessandra Speciale, seguito da un dibattito sulla legge 194 e le violenze sulle donne, nel quale interverranno Cecilia Zoffoli del Soccorso violenza sessuale, Raffaella Vimercati dei consultori Asl milanesi e il giudice dei minori Massimo Croci. Dalle 23 la serata continuerà con il dj set Reggae for ladies.
A Cantù l’8 marzo dell’Aspem, dello Spazio donne e de Il ponte sarà alle 20.30 al salone dell’Oratorio San Paolo in via Fiammenghini 14 e offrirà la proiezione di un film, musiche e dolci.
Sabato 8 e domenica 9 marzo in un centinaio di piazze comasche con un contributo minimo di 13 euro sarà possibile sostenere la ricerca scientifica sulla sclerosi multipla, i servizi sanitari e sociali dedicati alle persone affette da questa malattia, finanziando Donne oltre la sclerosi multipla, un progetto per informare e coinvolgere le donne colpite dalla malattia nei diversi ambiti della vita lavorativa, sociale familiare. L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione italiana sclerosi multipla. Per informazioni tel. 336.354002, e-mail eventicomo@aism.it.
Domenica 9 marzo alle 16.30 alla sala dell’Associazione anziani di San Siro verrà assegnato il premio Claudia Mora per i diritti e la dignità delle donne. Interverrà Jerta Zoni, di Telefono donna Como. L’iniziativa è stata organizzata dal circolo Arci Settima generazione. Per informazioni tel. 0344.41068, e-mail settimagenerazione@alice.it.
Venerdì 14 marzo infine, secondo appuntamento con La cittadinanza delle donne: Utopia o Diritto? organizzato dal Senato delle donne e dal circolo Arci Xanadù al circolo Arci Xanadù di Como in via Varesina 72. Alle 21 verrà proiettato Il Cerchio di Jafar Panahi [Iran, 2000 – 90 minuti] e alle 22.30 10 donne eccellenti. Dalle 23 musica e poesia con Cristina Quadrio e Pia Mazza. [Francesco Vanotti, ecoinformazioni]

700 euro al mese in prestito

Presentato alla stampa giovedì 6 marzo il Protocollo d’intesa per il sostegno ai lavoratori e alle imprese nelle situazioni di crisi, che consentirà ai lavoratori in cassa integrazione straordinaria di usufruire di un finanziamento presso la Banca di credito cooperativo di Alzate Brianza.
Alessandro Fermi, assessore provinciale con deleghe a politiche attive del lavoro, attività economiche, formazione professionale ed università, si è detto da subito soddisfatto per la firma del protocollo che «è nato per volontà dell’ente provincia, della Banca di credito cooperativo, dell’Unione industriali di Como, dell’Api e di Cisl, Cgil e Uil».L’assessore ha spiegato che a causa delle procedure previste dalle vigenti normative, le erogazioni finanziarie da parte dell’Inps delle somme dovute ai lavoratori, nei casi in cui si ricorre alla Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs), si svolgono in tempi molto lunghi, rendendo in alcuni casi difficile al dipendente il mantenimento della propria famiglia. Per risolvere questa problematica – ha proseguito l’assessore – è stata studiata la possibilità, grazie ad un accordo con la Banca di credito cooperativo, di offrire ai lavoratori delle imprese in crisi la possibilità di disporre con rapidità di un anticipo della quota che riceveranno dall’Inps, una volta concluso l’iter della cassa integrazione. «Mi auguro – ha concluso Fermi – che il protocollo stimoli il lavoro di coordinamento tra le parti, affinché nel tempo nascano altre iniziative».
Giovanni Pontiggia, presidente della Banca di credito cooperativo di Alzate Brianza, ha invece ricordato che «non siamo la prima banca a realizzare questo progetto, la Bcc di Brescia ha aderito prima di noi ad un’iniziativa analoga su richiesta della Provincia, ma siamo comunque tra i primi». Pontiggia ha chiarito che la Bcc, su richiesta del lavoratore, concederà finanziamenti individuali fino ad un massimo di 6.300 euro, con durata massima di nove mesi, in rate di importo massimo di 700 euro. Tali importi – ha sottolineato il presidente – non saranno soggetti a tassi di interesse né a spese di gestione e i tempi di rimborso del finanziamento saranno correlati a quelli di liquidazione da parte dell’Inps. «Credo che il protocollo abbia un risvolto importante – ha concluso Pontiggia – sia a livello lavorativo che sociale e sia un’occasione di dialogo tra istituzioni politiche, economiche e finanziarie».
Il compito delle organizzazioni sindacali – ha spiegato Fausto Tagliabue, segretario generale della Cisl – sarà di far conoscere al maggior numero di lavoratori questa possibilità di supporto e offrire consulenza per gli aspetti procedurali. «L’accordo è sicuramente interessante per i lavoratori, perché vale per qualsiasi azienda della provincia ed è il più generale tra quelli redatti fin’ora in Italia. Altre sedi Cisl, sia a livello regionale che nazionale, hanno espresso interesse per i contenuti del documento e si stanno muovendo nei rispettivi territori». [Greta Pini, ecoinformazioni]

La Como solidale a Locri

Tremila persone hanno partecipato al corteo di sabato 1 marzo contro la ‘ndrangheta e le massonerie deviate per la democrazia e il bene comune, indetto dalle cooperative sociali e dai movimenti nonviolenti calabresi.Tra loro anche una delegazione comasca de L’isola che c’è, Avc-Csv e Coordinamento comasco per la Pace.
Successo per la manifestazione nazionale che ha visto sfilare per le vie di Locri sabato 1 marzo circa 3 mila persone.
locriedit.jpgI manifestanti giunti da tutta Italia hanno aderito all’appello lanciato dalle cooperative sociali e dai movimenti nonviolenti calabresi per un alleanza antimafia che superi le terre meridionali per raggiungere i cittadini e le associazioni che in tutta Italia lottano contro le mafie e le massonerie deviate. Durante il corteo sono state distribuite finte schede elettorali contenenti il decalogo del voto responsabile, come segno di riappropriazione del diritto di ognuno a votare liberamente. Alla fine della giornata di mobilitazione è stato letto il Sigillo dell’Alleanza tra le associazioni, i movimenti, le istituzioni e i cittadini e gli organizzatori della manifestazione con gli obiettivi di promuovere le comunità libere come forme di autentica democrazia, incentivare il mutualismo cooperativo come risposta ai bisogni della popolazione e la creazione di una scuola per la formazione di una nuova classe dirigente sana.
Tra le mille persone che hanno raggiunto Locri da resto delle regioni italiane erano presenti anche 7 comaschi, esponenti de L’isola che c’è, Avc-Csv e Coordinamento comasco per la Pace. Il presidente de L’isola che c’è, Marco Servettini si è dichiarato soddisfatto per la riuscita della giornata e per la stipula dell’Alleanza «un traguardo raggiunto dopo un lungo percorso di confronto tra le realtà calabresi e nazionali». «Oltre alla solidarietà che esprimiamo sempre verso chi lotta contro la mafia – ha continuato Marco Servettini – ci sembra importante lavorare su un progetto mutuale, che passi dall’autorganizzazione di chi vive in un sistema in cui per soddisfare i propri bisogni si cede spesso al clientelismo mafioso. L’alleanza vuole mettere insieme le competenze dei diversi soggetti che ne fanno parte, per aiutare i cittadini a soddisfare autonomamente i propri bisogni, anche dove l’assenza dello stato ha reso normale la pratica della raccomandazione.
Non bisogna poi dimenticare che la forza mafiosa opera anche sul nostro territorio, senza manifestazioni eclatanti. Non è più né la mafia che uccide ne quella che chiede il pizzo, si è camuffata sotto le spogli di preparati imprenditori che sviluppano perlopiù attività finanziarie, spesso in accordo con il potere politico, sia a livello locale che nazionale». [Francesco Colombo, ecoinformazioni]
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