Il consiglio comunale di martedì 15 aprile 2008
Arrivano in Consiglio comunale le dimissioni di Giorgio Carcano già candidato sindaco di Area 2010. Terminata la discussione generale sul Bilancio nella seduta del 15 aprile è incominciato il dibattito sugli emendamenti. La Giunta è intenzionata a riqualificare i bagni pubblici di piazza Vittoria e a attrezzare un campo da rugby in via Belevedere.
Le elezioni entrano anche in consiglio comunale e dopo le dichiarazioni di appeasement del leader del Pd Walter Veltroni persino Roberto Rallo, Fi, ha auspicato per il futuro «la possibilità di un lavoro diverso con le opposizioni», mentre per Emanuele Lionetti, capogruppo Lega Nord, i risultati elettorali non modificano i rapporti all’interno della maggioranza comunale.
Una disfunzione della macchina elettorale è stata invece segnalata da Marcello Iantorno, Pd, che ha denunciato come un’elettrice comasca abbia incontrato serie difficoltà per poter votare. Una segnalazione a cui ha prontamente risposto l’assessore Cenetiempo che non potendo al questione essere esaurientemente trattata in aula si è reso disponibile per ogni chiarimento da parte dei consiglieri.
Alla fine delle preliminari Giorgio Carcano ha confermato il passaggio di testimone ad Alessandro Rapinese spiegando che la sua scelta è dovuta al «trasferimento ad un incarico più operativo, di vertice, nella società che si occuperà del polo tecnologico di Lomazzo», una nuova mansione «più utile all’interesse pubblico con un incarico più operativo e meno politico».
Sono quindi ripresi i quesiti all’assessore Colombo sul Bilancio e Silvia Magni, Pd, si è chiesta come si possa parlare di Como città turistica quando nel documento di bilancio solo lo 0,54 per cento è destinato alla promozione della città. La consigliera ha definito poi «molto vaghe e indefinite» le proposte della maggioranza per combattere l’inquinamento, così come quelle sulla raccolta dei rifiuti, soprattutto dell’umido. L’esponente Pd ha chiesto anche «come si possa già progettare una società di gestione del servizio idrico quando la Corte costituzionale non si è ancora espressa sulla legge regionale che permetterebbe la vendita degli acquedotti comunali».
Roberto Rallo ha proposto un piano di case popolari «per il futuro delle nostre genti, come lo fu il Piano Fanfani» e ha sottolineato le «eccedenze di materiale umano del nostro ente locale».
Francesco Pettignano, An, ha difeso il «nido pubblico come sinonimo di qualità, efficienza e buon servizio» riconoscendo la possibilità di rivedere i criteri per il calcolo delle tariffe. Per il suo capogruppo Marco Butti «può esserci la disponibilità al dialogo con le minoranze» e, dopo un certo scetticismo iniziale, ha sostenuto l’utilità del Progetto comunic@.
Lassessore Colombo replicando alle domande degli ultimi consigli ha ribadito più volte, a chi aveva chiesto chiarezza sulla vendita della ex Ticosa, la veridicità contabile del bilancio e a proposito della revisione delle tariffe ha espresso la filosofia della Giunta: «Non far pagare a tutti ciò di cui usufruiscono pochi». L’assessore ha cercato di fugare i dubbi sul Progetto comunic@ che «sarà istituzionale e il consiglio dovrà controllarlo». Anche le osservazioni sul rispetto pedissequo di riferimenti normativi di indirizzo di spesa, per oneri di urbanizzazione e tariffe dei servizi a domanda individuale, rientrano nel solco di una «sana e buona amministrazione». Colombo ha concluso ribaltando l’affermazione di chi ha definito il Bilancio “senz’anima” ritenendolo invece «con un’anima pragmatica».
È quindi incominciata la discussione del primo dei 28 emendamenti, con 9 ordini del giorno, che saranno al centro del dibattito comunale nelle prossime sedute. Sempre l’assessore al bilancio ha spiegato questo emendamento presentato dalla maggioranza che prevede una ridistribuzione di fondi dalla sistemazione dell’impianto sportivo di via Spartaco al campo sportivo di rugby in via Belvedere, all’acquisizione delle quote non comunali dell’ex Cinema Politeama e ad altri interventi minori tra cui la sistemazione dei bagni di piazza Vittoria e un incarico per calcolare l’indotto delle mostre a Villa Olmo. Dopo un inizio di discussione, data l’ora tarda, i lavori sono stati spostati al consiglio di lunedì 21 aprile. [Michele Donegana, ecoinformazioni]