La sinistra cerca casa
Per la casa della sinistra, che raccoglie uomini e donne già attive ne La Sinistra l’Arcobaleno, lancia l’idea di un luogo di confronto aperto e capace di iniziativa politica, un “luogo comune” dove avviare il percorso costituente bruscamente interrotto dalle elezioni.
Un «luogo sinistro», come definito con autoironia da alcuni partecipanti all’assemblea, per confrontare le anime della sinistra e lanciare la costituente. Questa l’idea del gruppo di una trentina di partecipanti Per la casa della sinistra, riunitosi giovedì 22 maggio alla Camera del lavoro. Un’idea da realizzare subito – hanno concordato tutti i presenti – senza attendere i tempi dei congressi dei partiti.
Una “casa” che dovrà essere luogo di confronto «a prescindere», perché mai come nella grave situazione politica odierna è necessario riattivare un percorso aperto a tutti, indipendentemente dalle appartenenze politiche personali. Quindi associazioni e movimenti che lavorano su precise tematiche territoriali, ma anche partiti esterni al percorso de La Sinistra l’Arcobaleno come i socialisti, che orfani di rappresentanza parlamentare, sono interlocutori privilegiati. Con la speranza che nella casa possa prendere corpo la costituente della sinistra, che per i partecipanti all’assemblea resta l’unica via percorribile dopo il tracollo elettorale. Per presentarsi pubblicamente e intercettare i futuri “inquilini”, i partecipanti all’assemblea hanno proposto un’iniziativa pubblica da svolgersi entro un mese sul diritto alla cittadinanza, tema di scottante attualità vista la persecuzione dei migranti che è in corso. [Francesco Colombo, ecoinformazioni]