Il Consiglio comunale di como di martedì 4 novembre
Camnago Volta senz’acqua, giardini a lago al buio. Le opposizioni garantiscono nuovamente il numero legale al Consiglio di martedì 4 novembre. Rimandate le votazioni su zonizzazione acustica e tangenziale di Como.
Residenti di Camnago Volta senz’acqua al Consiglio comunale di martedì 4 novembre per protestare contro una situazione che si protrae «da circa due anni» per un approvvigionamento che «è andato via via scemando fino a raggiungere nel corso dell’ultimo anno livelli del tutto insufficienti», come si legge nella lettera indirizzata al sindaco di Como, alla presidente della Circoscrizione 4, al prefetto e alla direzione Acsm. Una situazione che ha costretto i residenti delle vie Zampiero, Aquileia, Maestri Campionesi «a fare scorta di acqua (quando c’è) in bottiglioni e taniche per soddisfare il minimo fabbisogno giornaliero».
Gli abitanti di Camnago Volta Superiore si sono presentati con sacche di plastica di acqua per le emergenze distribuiti da Acsm e il loro problema è stato portato a conoscenza del Consiglio tramite Mario Molteni, Per Como, che nelle preliminari ha ricordato come la mancanza «sia soprattutto nelle fasce mattutine e serali quando tutti usano l’acqua» per una quarantina di famiglia con anche situazioni di criticità per le fasce più deboli.
Il capogruppo di Per Como ha anche inscenato una protesta per la mancata sistemazione dell’illuminazione ai giardini a lago presentandosi con un cartello con scritto i giorni, dodici, da quando ha fatto la prima segnalazione a Palazzo Cernezzi.
Luigi Bottone, Udc, ha invece attaccato il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Benedetto Scaglione per le dichiarazioni, che lo hanno lasciato stupefatto, sulle droghe leggere.
«È indispensabile che si usino le procedure corrette» ha dichiarato Mario Lucini, Pd, per il piano di recupero dell’area ex Danzas, vicino alla stazione di Como San Giovanni, pur non dichiarandosi contrario alla riqualificazione dell’area, il consigliere ha affermato che «non si tratta di un ampliamento di attività» e essendoci la possibilità di costruire alberghi anche in altre zone del territorio comunale non si dovrebbe passare attraverso lo Sportello unico per le attività produttive, una procedura semplificata che porta solo ad una ratifica in Consiglio e non a una discussione sugli sviluppi edilizi della città.
Dopo uno screzio tra Donato Supino, Prc, e l’assessore Peverelli a proposito di dichiarazioni fatte dal sindaco a Esansione Tv è iniziata la seduta consiliare.
L’assessore Veronelli ha spiegato il progetto Como in tempo 2, finanziato da Regione Lombardia, che si pone come obiettivo una migliore accessibilità degli uffici pubblici, con anche il potenziamento dei Mercoledì del cittadino, l’apertura ad orario continuato degli uffici pubblici in città, per un piano territoriale degli orari, soprattutto per le scuole, per cui sono in corso contatti con Asf per l’introduzione di scuolabus. I previsione l’implementazione di strumenti informatici per la creazione di un calendario degli appuntamenti che possa essere d’aiuto per un migliore programmazione degli sessi e di attività di supporto.
Una relazione che non ha entusiasmato i consiglieri tanto che i pochi presenti in aula per lo più discutevano dei fatti propri, una situazione che ha fatto chiedere da Lucini la verifica del numero legale. Uscite le opposizioni questo è venuto a mancare e dopo i quindici minuti a regolamento si è andati alla seconda conta. Qui le minoranze, in 9 su 26 presenti, hanno permesso la continuazione della seduta rientrando in aula.
Il nuovo piano di zonizzazione acustica è stato così presentato da Elena Lolli della Oikos, la ditta che ha vinto l’appalto per le rilevazioni, che ha anche spiegato la genesi della legislazione nell’ambito acustico. Per l’esperta Como non affronta «una situazione drammatica» anche se sulle arterie principali i parametri vengono sempre superati, infatti l’unico problema acustico segnalato dai cittadini è quello del traffico automobilistico.
Approvato il Piano potranno partire i piani di risanamento delle zone che più soffrono dell’inquinamento acustico. Sulla zonizzazione qualche perplessità è stata sollevata dalle minoranze per alcune aree ed è stato chiesto qualche chiarimento. Anche Gianpiero Ajani, Lega, ha espresso la paura «di avere documenti zoppi che non si possono applicare».
Sul piano sono stati proposti due ordini del giorni e otto emendamenti e, in attesa dei pareri dei tecnici, il voto finale è stato rimandato a giovedì 6 novembre.
Nell’ultima parte del Consiglio si è discusso del peduncolo via Tentorio – via Canturina della tangenziale di Como. Il Consiglio avrebbe dovuto approvare il progetto preliminare approvato dal Cipe nel 2007, ma sono intervenute le indiscrezioni raccolte da alcuni residenti che hanno espresso il timore di ritrovarsi la strada sotto le finestre di casa.
Le voci di un cambiamento di tracciato per il progetto definitivo hanno fatto esprimere a Lucini la propria perplessità e contrarietà dato che tali notizie non sono state date ai consiglieri e per questo è stato presentato un emendamento che chiede al Consiglio di ritenere vincolante il progetto preliminare e quindi di non avvicinare il tracciato alle case nella stesura definitiva. [Michele Donegana, ecoinformazioni]