Il Consiglio comunale di Como di giovedì 11 dicembre
Il Consiglio comunale di giovedì 11 dicembre approva il leggero ampliamento di Villa Flori e la riduzione delle fasce di rispetto cimiteriale per i cimiteri frazionali, liberando per le opposizioni nuove aree per la speculazione edilizia.
Ancora Cardina nelle preliminari del Consiglio comunale di giovedì 11 dicembre. Sia Mario Lucini, Pd, che Marco Butti, An, hanno citato l’ormai famoso cantiere che ha portato in Procura i residenti. Lucini ha presentato una risposta data dal Comune alle famiglie residenti prima ancora dell’inizio dei lavori in cui gli uffici rassicuravano sulla liceità dell’intervento, il problema però per il consigliere democratico è che la sola conformità urbanistica non è sufficiente in aree non dotate di adeguata urbanizzazione, così come nel caso di Cardina dove la strada è troppo stretta e non riesce a sopportare i camion troppo pesanti. Una situazione insostenibile tanto che i residenti «hanno ricevuto minacce dal responsabile del cantiere» ha spiegato Butti che ha chiesto poi l’inserimento della collina nel Parco della Spina Verde.
Villa Flori
Il Consiglio è così iniziato con la discussione della delibera numero 70 sull’ampliamento di Villa Flori in via per Cernobbio e Alesando Rapinese, Area 2010, rientrato da un periodo di ferie e aggiornatosi sulle ultime inchieste giornalistiche, ha esordito chiedendo «il sindaco, la moglie del sindaco, la sorella del sindaco, la cugina del sindaco, il pronipote, la zia hanno una qualche quota nell’azienda che farà i lavori?». «Faccia una richiesta scritta» ha affermato Bruni uscendo visibilmente stizzito dall’aula. «Mi sembra una domanda legittima – ha risposto il consigliere di Area 2010 – visto che il sindaco a volte si dimentica cose che possono essere imbarazzanti».
Prima di essere approvata con i voti della maggioranza e di Area 2010, la delibera ha scatenato un dibattito sulla cementificazione del lago «è un intervento di riqualificazione ma è comunque del cemento in più – ha affermato Vittorio Mottola del Pd, l’unico che ha votato contro – blocchiamoci, rischiamo di penalizzare la bellezza del nostro territorio». Al contrario per Bruno Magatti, Paco, «procedere senza il consumo di territorio è un elemento positivo».
Riduzione delle aree di rispetto cimiteriale
Il dibattito si è quindi spostato sulla riduzione delle fasce di rispetto cimiteriale, nei cimiteri frazionali, da 100 a 50 metri e su un emendamento proposto dalle opposizioni e spiegato da Lucini.
«La legge consente questa riduzione – ha precisato Lucini, in un’aula semivuota ai banchi della maggioranza – non obbliga» in sostanza la proposta delle opposizioni era quella di consentire una riduzione laddove si riteneva necessaria per eventuali ampliamenti dei cimiteri. «È una legge che nasce a causa dell’espansione delle città e per potere allargare i cimiteri – ha infatti ribadito Magatti – se questo concetto venisse capovolto sarebbe un errore di prospettive insensato e imprudente».
Dopo una breve sospensione per una consultazione e le parole dell’assessore D’Alessandro, per cui l’ipotesi era fattibile ma politicamente non condivisibile dato che «non c’è più la necessità di avere così ampie fasce» poiché «siamo a livelli di sicurezza sanitaria che fanno sì che non siano più necessarie», la maggioranza ha bocciato, con 16 voti contrari contro 15 favorevoli ed un astenuto, l’emendamento.
Questa votazione ha contrariato le opposizioni i cui rappresentanti hanno dichiarato se fosse passato l’emendamento avrebbero votato a favore della deliberazione, ma che in queste condizioni venivano a mancare le condizioni.
Per Roberto Rallo, Fi, ci sono «garanzie certe che non ci sarà un uso “inverso” del provvedimento e verrà garantito la possibilità di sviluppo di cimiteri come quello di Monte Olimpino». «Ma non ci sarà più la possibilità di garantire gli sviluppi dei cimiteri! – ha urlato Lucini – i 50 metri di area liberata non saranno più utilizzabili per le espansioni» ed ha aggiunto «non potete bocciare un emendamento per il suo esatto contrario!».
Questo ha nuovamente fatto richiedere alla maggioranza la possibilità di una consultazione. Al rientro Stefano Molinari, An, ha dichiarato che sì «i 50 metri in meno potrebbero essere edificabili, ma abbiamo la certezza che non lo saranno quando andremo a votare il Pgt».
«Un atto di fede nei confronti della Giunta – gli ha risposto Magatti – gli avete dato carta bianca, come all’assessore che avete sfiduciato».
D’Alessandro sentitosi chiamare in causa ha voluto precisare che, a norma di regolamento, non è stato sfiduciato «ma politicamente sì» ha ribadito il consigliere di Paco.
Messa ai voti al delibera è stata approvata dalla maggioranza con 18 voti a favore, 14 contrari un astenuto delle minoranze.
Il regolamento contabilità
L’assessore Colombo ha presentato poi il nuovo regolamento contabilità a cui sono state poste le prime domande di chiarimento da parte dei consiglieri fino a quando, data l’ora, la seduta è stata sospesa. [Michele Donegana, ecoinformazioni]