Il Consiglio comunale di Como di giovedì 16 aprile 2009

 

cernezziLa maggioranza non concorda su un ordine del giorno delle opposizioni per gli aiuti ai terremotati in Abruzzo. Ricompaiono 50mila euro per i buoni libro.

Anche il Consiglio comunale si è interessato dai presunti volontari violenti che nei giorni scorsi hanno aggredito un ragazzino nel centro di Como con una preliminare del consigliere Mario Molteni, Per Como, che ha chiesto maggiore vigilanza nel Consiglio comunale di giovedì 16 aprile. Solidarietà al vignettista Vauro è stata espressa da Donato Supino, Prc.

La discussione è poi proseguita sul Bilancio comunale con Marcello Iantorno, Pd, che ha riproposto il tema della vendita della Ticosa, che blocca le spese previste fino all’effettiva vendita e chiesto che con le vendite programmate di immobili comunali vengano acquisite nuove abitazioni per il fabbisogno di case popolari della città.

Emanuele Lionetti, Lega nord, ha invece ricordato come gli esercizi fino ai 250 metri quadri «possono stare aperti quando vogliono, a parte 5-6 domeniche all’anno» entrando quindi nella polemica per le aperture al 25 aprile ed al primo maggio.

Alessandro Rapinese, Area 2010, ha invece chiesto se ci siano dei conflitti di interessi per quanto riguarda il bilancio e le opere che vi sono previste.

«La mozione sui buoni libro è stata stravolta – ha affermato Molteni che ha chiesto agli esponenti della maggioranza un moto d’orgoglio – l’avete votata anche voi» mentre la sua compagna di gruppo Roberta Marzorati ha aggiunto «Tutti hanno letto sul Cittadino che ci sarebbero stati i buoni libro ed ora ci chiedono spiegazioni».

Il sindaco nelle risposte ha così precisato che dei 500mila euro per affrontare la crisi 50mila andranno ai buoni libro: «qualcosa si potrà fare. Stiamo valutando con l’assessore Veronelli come distribuire questi buoni pensando soprattutto al passaggio dalla quinta elementare alla prima media».

Una sospensiva, per una riunione dei capigruppo per discutere di un ordine del giorno preparato dalle opposizioni per definire atti di solidarietà per i terremotati in Abruzzo, ha solo aumentato le divisioni.

La maggioranza non ha aderito alla proposta «non è che non siamo intenzionati ad agire in tal senso» ha precisato Marco Butti, An, ritenendola, come ha precisato Bruni, «una forzatura» auspicando il «consenso per un percorso condiviso e rapido per portare aiuto alle regioni del centro Italia».

Alla fine della serata il sindaco ha risposto alle domande rivoltegli piccato per gli attacchi di Rapinese, che aveva posto in forse anche l’utilità delle figure di portavoce del sindaco e di capo di gabinetto. «Tutti i capoluoghi di provincia hanno un portavoce del sindaco ed il capo di gabinetto c’è sempre stato in questo Comune» ha risposto il primo cittadino.

Sulla vendita delle scuole di via San Bernardino ha risposto invece l’assessore Cenetiempo come si sia seguito il parere del settore istruzione del Comune che le ha ritenute troppo piccole, avendo la possibilità di ospitare solo una sezione.

Concluse le repliche il Consiglio si ritroverà lunedì prossimo per iniziare ad affrontare 29 emendamenti proposti al Bilancio e 4 ordini del giorno. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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