Il Consiglio comunale di Como di lunedì 27 aprile

 

cernezzi2Magatti minaccia di andare dal prefetto per sapere cosa è stato fatto per la raccolta dei rifiuti. Nasce il nuovo gruppo del Pdl. Non accolti tre dei cinque ordini del giorno proposti. Approvato senza discussioni il Bilancio comunale.

 Molti interventi alle preliminari del consiglio comunale di lunedì 27 aprile. Mario Molteni, Per Como, ha chiesto chiarimenti sui lavori in corso all’angolo fra via Deledda e via San Giacomo. «Dopo il monte Goi, Garzola, ora viene attaccata via Mocchetti – ha detto Mario Lucini, Pd, – alle disposizioni esagerate del Piano regolatore, la cultura della furbizia sta accrescendo ulteriormente i danni». Il presidente della commissione urbanistica ha quindi chiesto agli uffici competenti «maggiore attenzione nel rilascio del delle concessioni valutando se sono idonee a sopportare i carichi», una preoccupazione che era già stata al centro di altre preliminari per i nuovi interventi a Cardina. Tornando all’attualità Lucini ha chiesto, «al di là di ogni cultura del sospetto», trasparenza sull’intervento in via Mocchetti e il coinvolgimento dello studio professionale del sindaco così come riportato dal quotidiano La Provincia.

Giampiero Ajani, Lega, ha ricordato le adozioni di bambini a distanza, per cui si è ativato negli ultimi anni in Comune.

«Un fatto grave e discriminatorio» così Marcello Iantorno, Pd, ha definito la mancata distribuzione del quarto ordine del giorno proposto per il bilancio richiedendone al più presto la diffusione.

Donato supino, Prc, si è lamentato della mancata pulizia della fascia tricolore, da lui utilizzata per celebrare un matrimonio, pronta la reazione del sindaco «richiameremo il dipendente che gliela ha data in quelle condizioni», aprendo così un siparietto con il consigliere di minoranza irritato per la piega presa dall’interpellanza.

«Se non avrò gli atti sarò costretto a rivolgermi al prefetto» ha detto Bruno Magatti, Paco, a proposito della prossima gara per la raccolta dei rifiuti solidi urbani «il 10 febbraio avevo chiesto a che punto era l’iter, non ho avuto sino ad oggi risposta» inoltre «il 27 aprile la Giunta ha dato un indirizzo operativo, chiedo copia dell’atto».

Alessandro Rapinese, Area 2010, è tornato a chiedere chiarimenti sul costo del portavoce del sindaco.

Vittorio Mottola, Pd, ha chiesto di non tagliare i collegamenti tra Sagnino e Ponte Chiasso limitando il percorso della linea 11 solo alla prima frazione proponendo di accorciare i chilometri di percorrenza ripristinando il passaggio in viale Varese davanti al santuario del crocifisso «è stata tolta una opportunità spirituale».

Il Consiglio ha visto poi la presentazione del nuovo gruppo del Pdl fatta dal neocapogruppo Marco Butti, suoi vice saranno Pasquale Buono e Veronica Airoldi, che riunirà gli ex gruppi di Forza Italia, Alleanza nazionale e dei Popolari liberali (che facevano parte del Gruppo misto di maggioranza).

Una nuova formazione, «il partito più grande in Italia e nella nostra città», che ha ricevuto il benvenuto del sindaco Bruni che si è subito dopo scagliato contro La Provincia «in via Moschetti si sta parlando di 250 metri quadri per un edificio che comprende cinque miniappartamenti», un edificio che è ancora allo stato delle fondamenta e per cui i ricorsi sono stati fatti oltre i tempi stabiliti ha aggiunto il primo cittadino che ha fatto intenderesi tratti di una montatura a sfondo politico dato che a fare il ricorso sia stato «l’acvvocato Spallino, la dice lunga…».

Iniziato il dibattito sugli ordini del giorno per il bilancio, cinque erano quelli presentati, il presidente del Consiglio Mario Pastore ha precisato che era da ritenersi correlato solo il primo, citando il significato di correlato dal dizionario Devoto – Oli.

«Come può non essere correlato il terzo? – ha chiesto Lucini – dato che riguarda l’allegato al Bilancio?». «Esprimo il mio più totale dissenso nel merito e nel metodo – ha precisato Iantorno – non si può proibire la possibilità di discussione» articolando poi il perché della propria protesta fra l’insofferenza crescente dei banchi della maggioranza.

Dopo le precisazioni tecniche del vicesegretario generale Emoroso per quanto riguarda il parere espresso dal proprio ufficio sugli ordini del giorno «il Consiglio comunale può anche infischiarsene , scusate l’espressione», la discussione così come deciso dal presidente Pastore si è svolta solo sul primo documento e sul terzo.

Il primo presentato dal primo firmatario Magatti verteva sull’aiuto per la vita indipendente delle persone disabili ed ha trovato, salvo una piccola modifica, accoglienza da parte dell’assessore competente, il vicesindaco Cattaneo, venendo così approvato all’unanimità.

Il terzo ordine del giorno, presentato da Lucini, sul cambiamento delle tariffe del Telesoccorso non è stato accolto ed è stato bocciato.

Aperta la discussione finale sul bilancio con i suoi emendamenti nessuno ha preso la parola, ci ha provato solo Magati, in ritardo sulla chiusura proclamata da Pastore, e quindi non è potuto intervenire.

Il bilancio è stato così approvato con i soli voti della maggioranza, il voto contrario delle opposizioni, e l’astensione di Carlo Ghiri, Gruppo misto.

La discussione si è portata quindi su un’interpellanza di Alessandro Rapinese sulla vendita dell’area ex Ticosa che ha tra l’altro affermato: «nessuno di noi avrebbe stipulato una preliminare di vendita di quel tipo per una nostra proprietà».

Bruni ha quindi elencato i costi sostenuti sinora per la vendita 2-300 mila euro ricordando che, oltre alla vendita stimata sui 15 milioni, ci saranno anche 34-35 milioni di opere pubbliche complementari.

Poi come chiesto dal consigliere Gianmaria Quagelli, Pdl, prima della fine dei lavori è stato osservato un minuto di silenzio per la scomparsa di Enrico Rosi, abbondino d’oro nel 1996. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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