Il Consiglio comunale di Como di lunedì 1 febbraio 2010

Bocciata la proposta di un aiuto ulteriore alle persone che offrono di forte disagio sociale. Proposta una Commissione per indirizzare il sindaco sulla sicurezza. I Verdi protestano, tra il pubblico, per l’inerzia sul superamento dei livelli di PM10.

Sicurezza in città al centro delle preliminari del consiglio comunale di lunedì 1 febbraio. Maggiori controlli nelle ore serali ai Portici Plinio ha chiesto Silvia Magni, Pd: «Mi è stato riferito di episodi spiacevoli, con bande di adolescenti che infastidiscono i passanti con cui cercano a volte di attaccare briga, in alcuni casi anche minacciando con coltelli!».
Il capogruppo del nuovo raggruppamento Liberi per Como, Luigi bottone, ha invece presentato la proposta di formazione di una «Commissione speciale per la sicurezza-controllo del territorio-polizia locale», per supportare ed aiutare il sindaco «a prevenire qualsiasi fenomeno di vandalismo», dare indirizzi guida al Consiglio per «reprimere qualsiasi forma di violenza/ reati che potrebbero sorgere nel territorio comasco» e infime «studiare le problematiche di tutti i quartieri (centrali e periferici) al fine di trovare nuove soluzioni alle esigenze dei cittadini».
Dell’appalto per la raccolta dei rifiuti a cui è risultato un solo partecipante, Econord, ha poi parlato Roberta Marzorati, Per Como, «con la clausola della piattaforma ecologica non c’è stata concorrenza…», per questo ha annunciato che l’appalto verrà fatto conoscere alla Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che deciderà poi il da farsi.
«Asesùr, chi la roba l’è mia ciara!» è intervenuto scherzosamente in dialetto Donato Supino, Prc, rivolgendosi ad un infastidito Peverelli (che gli ha chiesto stizzito di parlare in siciliano, mentre alcuni esponenti del Pdl comaschi doc hanno apprezzato la pronuncia del vernacolo locale).
Il consigliere comunista ha anche chiesto una sessione congiunta, fra le commissioni prima e quarta, con la convocazione del presidente di Spt Spa sulla vendita di Spt Linea.
Vittorio Mottola, Pd, ha chiesto di rivedere le modalità per il blocco del traffico nell’area omogenea milanese, comprendente anche Como, in cui «vengono discriminati i possessori di euro 0».
Tra il pubblico una decina di spettatori si sono presentati indossando mascherine per protestare contro l’inerzia del Comune sul superamento, da giorni, delle soglia di PM10 «è assordante il silenzio e l’atteggiamento degli amministratori – ha dichiarato Elisabetta Patelli presidente regionale dei Verdi – Mezza Lombardia ha preso dei provvedimenti qui si fa finta che il problema non esista». «Sappiamo che interventi in emergenza non sono risolutivi – ha aggiunto Patrizia Signorotto del movimento Giù la Giunta – ma devono almeno fare delle scelte».
L’assemblea ha quindi affrontato la proposta di deliberazione di indirizzo di Bruno Magatti, Paco, che proponeva di individuare delle «linee da assumere per risolvere il forte disagio sociale». «Un tema non residuale, ma culturale per la vita di tutta la città» ha sottolineato il consigliere della rondine citando anche alcuni dati: 39 persone per notte di media al centro di Prestino, 102 pasti serviti di media alla sera dall’associazione Incroci, 90 a pranzo dalla S. Vincenzo.
«Si parla di un numero di difficile definizione ma che si aggira sul centinaio di persone in difficoltà», ha precisato.
La proposta è stata quindi quella di individuare tre strutture di dimensioni contenute in città dove permettere di alloggiare, garantendone una corretta manutenzione, dare un sostegno alla formazione delle persone accolte e creare un Osservatorio permanente sull’esclusione sociale con il compito di stilare un rapporto annuale.
Un tema caro anche a Franco Fragolino, Pd, «occorre un monitoraggio continuo dei bisogni reali del territorio», nel 2007 9.529 persone si sono rivolte a enti no profit almeno una volta, che ha presentato un emendamento, passato con i soli voti della minoranza (la maggioranza si è astenuta) per attuare dei progetti di housing sociale e servizi integrati con partnership col terzo settore.
Con un’interpretazione del Regolamento contestata dalla minoranza è intervenuta l’assessora competente, nonché vicesindaca, Ezia Molinari che in un discorso fiume di più di venti minuti ha definito condivisibili i principi della delibera, ma ha espresso un parere contrario essendo gli stessi già attuati da parte dell’Amministrazione.
Ironica la replica di Magatti «facciamo una scommessa, andiamo al Crocefisso a vedere se non c’è nessuno sotto i portici a dormire con questo freddo. Se non c’è nessuno mi dimetto, se no si dimette lei..».
Alle dichiarazioni di voto Marco Butti, Pdl, ha ribadito la contrarietà del proprio partito al deliberato mentre Emanuele Lionetti, per Liberi per Como, ha dichiarato che il proprio gruppo si sarebbe astenuto.
«Abbiamo presentato una delibera al di là di ogni atteggiamento ideologico – è sbottato fragolino – per quale motivazione ideologica votate contro?».
Ai voti solo la minoranza ha sostenuto la proposta, Pdl e Lega hanno votato contro, mentre si sono astenuti Liberi per Como e il consigliere del Pdl Arturo Arcellaschi.
Luca Gaffuri, Pd, ha dunque presentato una delibera per la valorizzazione delle strutture di trasporto su ferro nel territorio comunale e intermodalità.
La “cura del ferro” data anche la diminuzione dei servizi, che «avranno ricadute sul turismo», «da 29 convogli internazionali nel 2008 siamo scesi quest’anno a 14, così Como è più lontana da Milano, dall’Italia, dall’Europa». Gaffuri ha ricordato anche il disagio dato dal passaggio come stazione capolinea da Milano Centrale a Porta Garibaldi con i problemi inerenti per chi deve proseguire per altre città. Anche le Ferrovie Nord non sono esenti da critiche dati tempi di percorrenza peggiorati rispetto al ’39, da 50 minuti a 54-56, per andare da Como al capoluogo lombardo.
L’obiettivo è il ripristino dei servizi rapidi per Milano, la valorizzazione dell’esistente, in particolare della tratta Albate-Camerlata – Chiasso servita da Tilo e servizio regionale, un migliore collegamento con Asf (orari e tariffari). Le sfide per il futuro saranno la metrotramvia e la Como – Lecco, che collega con Cantù.
L’assessore Stefano Molinari si è detto favorevole, come unica soluzione fattibile, all’introduzione di alcune corse in più per Milano dopo le 20 e il mattino, «ma il resto della delibera è in certi punti vecchia e in alcuni irrealizzabile» ha affermato suscitando il malcontento fra il pubblico di una decina di pendolari che ha resistito sino alla mezzanotte in aula.
Iniziata la discussione è quasi subito stata aggiornata alla seduta di lunedì prossimo data l’ora. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

Bocciata la proposta di un aiuto ulteriore alle persone che offrono di forte disagio sociale. Proposta una Commissione per indirizzare il sindaco sulla sicurezza. I Verdi protestano, tra il pubblico, per l’inerzia sul superamento dei livelli di PM10.
Sicurezza in città al centro delle preliminari del consiglio comunale di lunedì 1 febbraio. Maggiori controlli nelle ore serali ai Portici Plinio ha chiesto Silvia Magni, Pd: «Mi è stato riferito di episodi spiacevoli, con bande di adolescenti che infastidiscono i passanti con cui cercano a volte di attaccare briga, in alcuni casi anche minacciando con coltelli!».Il capogruppo del nuovo raggruppamento Liberi per Como, Luigi bottone, ha invece presentato la proposta di formazione di una «Commissione speciale per la sicurezza-controllo del territorio-polizia locale», per supportare ed aiutare il sindaco «a prevenire qualsiasi fenomeno di vandalismo», dare indirizzi guida al Consiglio per «reprimere qualsiasi forma di violenza/ reati che potrebbero sorgere nel territorio comasco» e infime «studiare le problematiche di tutti i quartieri (centrali e periferici) al fine di trovare nuove soluzioni alle esigenze dei cittadini».Dell’appalto per la raccolta dei rifiuti a cui è risultato un solo partecipante, Econord, ha poi parlato Roberta Marzorati, Per Como, «con la clausola della piattaforma ecologica non c’è stata concorrenza…», per questo ha annunciato che l’appalto verrà fatto conoscere alla Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che deciderà poi il da farsi.«Asesùr, chi la roba l’è mia ciara!» è intervenuto scherzosamente in dialetto Donato Supino, Prc, rivolgendosi ad un infastidito Peverelli (che gli ha chiesto stizzito di parlare in siciliano, mentre alcuni esponenti del Pdl comaschi doc hanno apprezzato la pronuncia del vernacolo locale).Il consigliere comunista ha anche chiesto una sessione congiunta, fra le commissioni prima e quarta, con la convocazione del presidente di Spt Spa sulla vendita di Spt Linea.Vittorio Mottola, Pd, ha chiesto di rivedere le modalità per il blocco del traffico nell’area omogenea milanese, comprendente anche Como, in cui «vengono discriminati i possessori di euro 0».Tra il pubblico una decina di spettatori si sono presentati indossando mascherine per protestare contro l’inerzia del Comune sul superamento, da giorni, delle soglia di PM10 «è assordante il silenzio e l’atteggiamento degli amministratori – ha dichiarato Elisabetta Patelli presidente regionale dei Verdi – Mezza Lombardia ha preso dei provvedimenti qui si fa finta che il problema non esista». «Sappiamo che interventi in emergenza non sono risolutivi – ha aggiunto Patrizia Signorotto del movimento Giù la Giunta – ma devono almeno fare delle scelte».L’assemblea ha quindi affrontato la proposta di deliberazione di indirizzo di Bruno Magatti, Paco, che proponeva di individuare delle «linee da assumere per risolvere il forte disagio sociale». «Un tema non residuale, ma culturale per la vita di tutta la città» ha sottolineato il consigliere della rondine citando anche alcuni dati: 39 persone per notte di media al centro di Prestino, 102 pasti serviti di media alla sera dall’associazione Incroci, 90 a pranzo dalla S. Vincenzo.«Si parla di un numero di difficile definizione ma che si aggira sul centinaio di persone in difficoltà», ha precisato.La proposta è stata quindi quella di individuare tre strutture di dimensioni contenute in città dove permettere di alloggiare, garantendone una corretta manutenzione, dare un sostegno alla formazione delle persone accolte e creare un Osservatorio permanente sull’esclusione sociale con il compito di stilare un rapporto annuale.Un tema caro anche a Franco Fragolino, Pd, «occorre un monitoraggio continuo dei bisogni reali del territorio», nel 2007 9.529 persone si sono rivolte a enti no profit almeno una volta, che ha presentato un emendamento, passato con i soli voti della minoranza (la maggioranza si è astenuta) per attuare dei progetti di housing sociale e servizi integrati con partnership col terzo settore.Con un’interpretazione del Regolamento contestata dalla minoranza è intervenuta l’assessora competente, nonché vicesindaca, Ezia Molinari che in un discorso fiume di più di venti minuti ha definito condivisibili i principi della delibera, ma ha espresso un parere contrario essendo gli stessi già attuati da parte dell’Amministrazione.Ironica la replica di Magatti «facciamo una scommessa, andiamo al Crocefisso a vedere se non c’è nessuno sotto i portici a dormire con questo freddo. Se non c’è nessuno mi dimetto, se no si dimette lei..».Alle dichiarazioni di voto Marco Butti, Pdl, ha ribadito la contrarietà del proprio partito al deliberato mentre Emanuele Lionetti, per Liberi per Como, ha dichiarato che il proprio gruppo si sarebbe astenuto.«Abbiamo presentato una delibera al di là di ogni atteggiamento ideologico – è sbottato fragolino – per quale motivazione ideologica votate contro?».Ai voti solo la minoranza ha sostenuto la proposta, Pdl e Lega hanno votato contro, mentre si sono astenuti Liberi per Como e il consigliere del Pdl Arturo Arcellaschi.Luca Gaffuri, Pd, ha dunque presentato una delibera per la valorizzazione delle strutture di trasporto su ferro nel territorio comunale e intermodalità.La “cura del ferro” data anche la diminuzione dei servizi, che «avranno ricadute sul turismo», «da 29 convogli internazionali nel 2008 siamo scesi quest’anno a 14, così Como è più lontana da Milano, dall’Italia, dall’Europa». Gaffuri ha ricordato anche il disagio dato dal passaggio come stazione capolinea da Milano Centrale a Porta Garibaldi con i problemi inerenti per chi deve proseguire per altre città. Anche le Ferrovie Nord non sono esenti da critiche dati tempi di percorrenza peggiorati rispetto al ’39, da 50 minuti a 54-56, per andare da Como al capoluogo lombardo.L’obiettivo è il ripristino dei servizi rapidi per Milano, la valorizzazione dell’esistente, in particolare della tratta Albate-Camerlata – Chiasso servita da Tilo e servizio regionale, un migliore collegamento con Asf (orari e tariffari). Le sfide per il futuro saranno la metrotramvia e la Como – Lecco, che collega con Cantù.L’assessore Stefano Molinari si è detto favorevole, come unica soluzione fattibile, all’introduzione di alcune corse in più per Milano dopo le 20 e il mattino, «ma il resto della delibera è in certi punti vecchia e in alcuni irrealizzabile» ha affermato suscitando il malcontento fra il pubblico di una decina di pendolari che ha resistito sino alla mezzanotte in aula.Iniziata la discussione è quasi subito stata aggiornata alla seduta di lunedì prossimo data l’ora. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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