Palazzo Cernezzi mette le mani avanti sugli asili nido
«Ottimizzare i costi e garantire il servizio erogato oggi», non è stato deciso ancora nulla ma qualche ombra si allunga sul futuro
Gli asili costano al capoluogo lariano «oltre 5 milioni di euro a fronte di un ricavo di poco più di un milione di euro, con un passivo, quindi, di oltre 4 milioni di euro (numeri alla mano, così come evidenziato da una analisi che è stata realizzata dal settore Controllo di gestione, nell’anno scolastico 2008-2009 a fronte di 1 milione 308mila e 261euro di ricavi, i costi sono stati pari a 5 milioni 554mila e 173euro, con un passivo, quindi pari a 4 milioni 245mila e 913euro)», precisano da via Vittorio Emanuele II.
«I trasferimenti statali e regionali sono in continua diminuzione – prosegue la nota del Comune di Como – e questo ha comportato un ulteriore aggravio per il bilancio comunale».
«Fermo restando l’indiscusso valore sociale rappresentato dai nidi, l’amministrazione, necessariamente, si è trovata costretta, a ipotizzare una riorganizzazione».
Niente di preciso si delinea ancora all’orizzonte mentre inizia la discussione sul Bilancio comunale. Come già prospettato dall’assessore competente in passato i prossimi rendiconti finanziari richiederanno grandi sacrifici, lacrime e sangue.
Perciò «nell’ambito delle varie ipotesi possibili – tuttora in fase di studio e non ancora formalizzate alla giunta – gli uffici hanno iniziato a valutare una razionalizzazione nell’utilizzo delle strutture, il cui obiettivo è, ottimizzando i costi, garantire il servizio erogato oggi».
«Allo stato attuale, tuttavia – conclude in maniera sibillina il comunicato –, non è stata presa alcuna decisione, in quanto si sta ancora valutando la soluzione migliore, sia rispetto alle esigenze dell’ente sia rispetto alle necessità degli utenti».
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