Box e posti auto in affitto
«Non possiamo tollerare contratti se gli affitti sono sproporzionati e incongrui» ha detto Bruni ad una settimana dallo scoppio dello scandalo sugli affitti agevolati per alcuni dirigenti comunali e loro parenti
«Applicare, ove possibile, il criterio della pertinenzialità e procedere in ogni caso con un avviso pubblico – così ha deciso la riunione di Giunta settimanale di lunedì 19 settembre annuncia in una nota il Comune di Como –. Verifica immediata, con nuova perizia, della congruità dei canoni delle attuali locazioni di box e posti auto ad esclusione di quelli concessi in pertinenza agli inquilini di Edilizia Residenziale Pubblica (cosiddette case comunali)».
Un giro di vite dopo l’esplosione del “l’affaire box” a Como che ha invaso le pagine della stampa locale negli ultimi giorni tanto che l’Amministrazione vedrà la «necessità di verificare ogni singola locazione e di procedere con una rinegoziazione dei contratti se le perizie di oggi si discostassero dalla realtà».
Uniche eccezioni «gli immobili a uso diverso, così come previsto dai principi comunitari» per cui «verranno attivate procedure di evidenza pubblica che saranno fin da subito avviate per gli immobili destinati allo svolgimento di attività economiche oggetto di contratti scaduti».
«Tutte le fattispecie per le quali sussistano documentate ragioni che giustifichino la deroga alla gara verranno valutate e opportunamente considerate dalla giunta – precisa comunque la nota –, in particolare per le locazioni/concessioni con i soggetti che non perseguono fini di lucro (cosiddette onlus)».
Una stretta annunciata non solo per i box e i posti auto ma solo: «Controlli verranno avviati anche sulle detenzioni degli alloggi di custodia nonché sulla gestione degli immobili di edilizia residenziale pubblica».
Per quest’ultimi «la giunta ha chiesto di verificare il non superamento dei criteri previsti al momento dell’assegnazione (in pratica di rivedere se per alcune assegnazioni a distanza di anni non sia nel frattempo intervenuta la decadenza di quei criteri)».
«Controlli e verifiche, infine, verranno effettuati anche per gli alloggi fuori Erp» (edilizia residenziale pubblica) termina minacciosamente il comunicato.