Il Consiglio comunale di Como di lunedì 26 settembre

Cittadinanza onoraria al vescovo, prosegue la discussione sul riequilibrio di Bilancio

 Preliminari

Nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di lunedì Giampiero Ajani, Lega, ha chiesto di «eliminare la permanenza abusiva» in una casa abbandonata in via Rienza e chiesto controlli per le chiusure domenicali, mentre Luigi Bottone, Pid, ha chiesto nuovamente «perché non si fanno i lavori a Villa Olmo», e un Consiglio comunale speciale per discutere degli affitti degli immobili comunali. Vittorio Mottola, Pd, ha posto il problema della privacy per gli impianti di videosorveglianza «sembra che spiino nelle case» e Pasquale Buono, Fli, ha chiesto di fare il punto sul recupero del mercato coperto. Mario Molteni, Per Como, ha chiesto di pensare all’introduzione di transenne all’uscita dei bambini dalle scuole di via Perti, «non ho ancora avuto risposta alla mia richiesta sul Palazzetto del ghiaccio» ha denunciato il capogruppo del Pd Mario Lucini che ha chiesto lumi anche sulla chiusura dei campi di via Mantegna data la fine della convenzione per l’apertura e la chiusura della struttura. «Su La Provincia di oggi la mia risposta è sbagliata per una domanda sbagliata, è la società che non vuole rinnovare il contratto».

Cittadinanza onoraria al vescovo

Poco prima dell’appello è entrato in aula il vescovo della diocesi comasca Diego Coletti, alzatisi tutti in piedi è stato accolto da un applauso, pieni i posti a sedere per il pubblico e con anche qualcuno rimasto in piedi, nessun giovane. Il capo della diocesi lariana si è quindi seduto affianco al presidente del Consiglio al posto del sindaco con alle proprie spalle due vigili in alta uniforme.

Insediatasi l’Assemblea e rispettato un minuto di silenzio per i tre militari italiani morti in Afghanistan in un incidente il presidente Pastore ha introdotto l’argomento della serata: la consegna della cittadinanza onoraria al vescovo.

Due altri presuli comaschi sono stati insigniti con questo titolo onorifico, nel ’63 a Ferraroni e nel ’96 a Maggiolini. «La società cerca maestri, cerca testimoni, un’autorità morale anche per coloro che non professano strettamente la fede cattolica» ha dichiarato il sindaco Stefano Bruni, criticando il relativismo culturale che a suo dire attanaglia la nostra società, e lodando l’aperture del vescovo a tutte le realtà del territorio.

Il vescovo ha citato il discorso del papa al Bundestag, dove contrariamente che Como una parte dei deputati ha abbandonato l’aula in segno di protesta per l’offesa alla laicità dello Stato. Una prolusione incentrata sull’etica, con l’augurio agli amministratori di poter «distinguere il bene dal male» così come chiesto da Salomone a Dio per poter ben governare la città, e la centralità del diritto, «toglilo e allora cosa distingue lo stato dalla da una banda di briganti», ha ripetuto la frase di S. Agostino pronunciata dal papa come riferimento al nazismo. Un punto questo sottolineato come distintivo della cultura europea grazie alla religione cristiana che è per il presule è ala fine la fonte stessa della laicità, distinguendo fra religione e stato, e il motore primo che ha portato al riconoscimento e alla difesa dei diritti dell’uomo.

Una sintesi culturale fra le tre componenti incarnate dalle tre città di Gerusalemme, religione, Atene, filosofia, e Roma, pensiero giuridico, che dovrà avere anche una declinazione comasca, è questo l’invito conclusivo di Coletti ai consiglieri.

Fra gli applausi degli astanti il vescovo ha quindi ricevuto la pergamena attestante la cittadinanza onoraria.

Lavoro

Il segretario generale Fabiano ha annunciato di aver chiesto un’interpretazione della nuova normativa che regola le presenze nel’’Assemblea e i permessi di lavoro che parla di assenze per «il tempo necessario alla partecipazione delle sedute del Consiglio e per il raggiungimento del posto di lavoro». Un punto che ha mandato in fibrillazione alcuni consiglieri abituati ora a recuperare tranquillamente giornate di riposo, soprattutto.

Bilancio

Il Consiglio è quindi passato all’altro argomento all’ordine del giorno il riequilibrio di Bilancio. Finita la presentazione dell’assessore Gaddi sono state fatte le consuete domande di chiarimento fra le altre Marcello Iantorno, Pd, «vista l’ipotesi di vendita del Politeama, avete già idea della sua destinazione potenziale?». «È un’ipotesi di vendita – ha risposto Gaddi nella replica dopo una pausa di un quarto d’ora per mettere assieme le idee – vendere non è esplicitato». L’assessore ha quindi annunciato «a giorni» il nuovo bando per la raccolta dei rifiuti, sulla grande mostra «non ho il dato finale, ma laddove Refgione Lombardia confermasse il contributo di 50mila euro non vi sarà sbilancio», e scaricato la colpa dei tagli ai trasporti sul Governo.

Proprio questo punto ha indispettito il consigliere Donato Supino, Prc, che aveva fatto già approvare all’aula una delibera per l proseguimento della linea 6 fino al nuovo Ospedale e l’introduzione di un nuovo biglietto con una maggiore validità temporale. Di qui la presentazione di 246 emendamenti a cui se ne è affiancato uno di Iantorno sul Politeama.

Per ultimo ha preso la parola l’assessore Molinari che ha spiegato la situazione dello Palazzetto del ghiaccio «Csu sta aspettando una lettera della controparte a garanzia del fermo dell’azione legale», il contendere è la troppa rumorosità della struttura che verrà nel tempo insonorizzata.

Data l’ora la seduta è stata quindi sospesa. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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