Il Consiglio comunale di Como di martedì 27 settembre

Cassati gli emendamenti Supino, prosegue la scontata discussione sul riequilibrio di Bilancio

«Siamo andati a un incontro con i cittadini – ha esordito nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di martedì 27 settembre Donato Supino, Prc – che fine ha fatto il progetto di rotatoria per piazzale Giotto a Prestino?».

Mentre Carlo Ghirri, Gruppo misto, ha chiesto una serie di piccoli interventi, dalla chiusura di buche alla potatura delle piante in via Risorgimento, Luigi Bottone, Pid, si è scagliato contro il nuovo amministratore di Villa Erba Jean Marc Droulers che ha chiesto la ricapitalizzazione della Spa chiedendo cosa stia facendo il Comune per la sua partecipata.

Il socialista Vincenzo Sapere ha poi ringraziato i componenti del Gruppo misto per la sua rielezione a capogruppo.

Bilancio

All’appello, dati i vuoti fra i banchi della maggioranza, le minoranze hano abbandonato l’aula per lasciare solo chi amministra Palazzo Cernezzi a garantire il numero legale per uno dei provvedimenti fondamentali per il governo della città; il riequilibrio di Bilancio. Per il rotto della cuffica, con 21 presenze comprese il sindaco, dato il provvidenziale arrivo alla spicciolata dei consiglieri di maggioranza la seduta è potuta incominciare.

Appena insediatasi l’assemblea il presidente Mario Pastore ha quindi annunciato, forte del parere degli uffici, la inaccettabilità dei 246 emendamenti presentati da Supino, ritenuti non correlati con la delibera in discussione.

«Questo Consiglio viene annullato!» ha ribadito il consigliere comunista cha ha ricordato la non applicazione del deliberato sui trasporti e il limbo giuridico in cui si trovano gli emendamenti sul riequilibrio di Bilancio. «Non è disciplinato ma la prassi è altra e si segue quella» la risposta di Pastore.

«Se il problema è politico non possono essere coinvolti i tecnici, il Consiglio può esprimersi anche contro il parere degli uffici, così come è stata già fatto» ha precisato il vicesegretario generale Emoroso alla richiesta di un parere tecnico.

L’Ufficio di presidenza si è quindi ritirato per dare un’interpretazione per quelli che avrebbero dovuto essere 10 minuti ma si sono tramutati in mezz’ora.

Rientrato in aula Pastore ha precisato che il riequilibrio è legato all’avanzo vincolato e all’attuazione del programma, «lei interpreta a seconda del momento il Regolamento» la dura replica di Supino che ha fatto riferimento a  quello che il presidente ha definito un errore, l’approvazione di un emendamento nel riequilibrio scorso.

La discussione ha quindi ripreso il suo corso e altre domande sono state fatte all’indirizzo dell’assessore competente, anche se ormai non era più tenuto a rispondere.

La manovra finanziaria, e con lei l’amministrazione, è stata criticata, come al solito, da Pasquale Buono, Fli, che l’ha definita «un fallimento», «dove vuoi andare a finire con una armata Brancaleone» ha detto al primo cittadino l’autonomista Emanuele Lionetti, tanto da provocare l’ironia di Supino «è l’ultima volta, però è sempre l’ultima volta…».

Durante il dibattito pochissimi della maggioranza son rimasti in aula con costanza tanto da indispettire Mario Molteni, Per Como, e fargli chiedere la verifica del numero legale. Uscite le minoranze la seduta per un pelo non è andata deserta essendo presenti 21 consiglieri compreso il sindaco. Data l’ora la seduta è stata poi sospesa. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: