Un anno del Dormitorio

Il Comune di Como tira le somme di un anno di attività della struttura di accoglienza nata nel novembre 2010 in via Napoleona

 Un centro con 50 posti letto, 41 per gli uomini e 9 per le donne, gestito dalla Fondazione Caritas dopo lo scalpore suscitato dalla morte di un senza tetto per il freddo in un anno in cui il dormitorio, che prima era solo invernale, non era ancora stato aperto ed il freddo era già arrivato.

La struttura è nata da uno stimolo congiunto di Comune e Provincia di Como con l’Associazione Piccola Casa Federico Ozanam, la proprietaria dell’immobile, la Casa Luigi Palma.

Villa Saporiti è intervenuta con 90mila euro per la manutenzione straordinaria, il Comune «ha provveduto ad identificare il gestore cui affidare il servizio (la Fondazione Caritas, appunto) e a stanziare per il 2010, 2011 e 2012 i soldi necessari per la gestione stessa (286mila euro)».

La Fondazione Caritas – spiega Palazzo Cernezzi – «si impegna altresì ad offrire agli ospiti del dormitorio tutti i servizi che la Fondazione Caritas organizza direttamente o indirettamente nella città di Como; in particolare accompagnamento agli altri Servizi del Territorio, docce ed igiene personale lavanderia (c/o Centro diurno), domiciliazione posta, espletamento pratiche, corsi di informatica e lingua italiana (centro diurno), progettazione personalizzata, servizi informativi di orientamento. Inoltre offre l’accesso ai servizi Coordinati da Porta Aperta quali mensa, vestiario, ambulatorio medico. Sempre gratuitamente, è offerta la possibilità di frequentare il Centro Diurno, ove gli ospiti possono trascorrere alcune ore durante il giorno nelle varie attività di risocializzazione che il Centro organizza».

«Dal 1 novembre 2010 al 31 ottobre 2011 sono state ospitate 241 persone (le camere sono da 2 a 6 posti letto; la struttura è dotata di bagni, di una sala Tv e di una sala ricreativa; si apre dalle 20 alle 22 e si chiude alle 8 del mattino dopo) – spiega una nota –. I volontari che prestano a turno servizio sono 80. L’azione di monitoraggio, rispetto al primo anno di attività, si è attuata attraverso: la raccolta ed elaborazione di dati statistici relativi agli ingressi, ai tempi di permanenza, ai rientri e alle liste di attesa; la raccolta ed elaborazione di dati statistici sulle caratteristiche della popolazione accolta; la raccolta ed elaborazione di dati qualitativi, attraverso interviste semi-strutturate, relativi alla valutazione della qualità del servizio da parte degli ospiti. Le prime due modalità hanno riguardato l’intera popolazione ospitata presso la struttura, la terza, invece, un campione di ospiti intervistati nel periodo luglio-settembre 2011». (il monitoraggio)

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