2-3 milioni in meno per Como
La manovra Monti richiede sacrifici e Palazzo Cernezzi rifà i conti, taglia le spese e metterà l’Imu sulle seconde case
«Preso atto della manovra Monti e dei pesanti effetti sui bilanci degli enti locali, la giunta ha approvato ieri [mercoledì 18 febbraio]], nel corso della consueta riunione settimanale, un indirizzo affinché gli uffici, in vista della predisposizione del bilancio, definiscano gli ulteriori tagli alla spesa che si sono resi necessari – illustra tristemente una nota del Comune di Como –. In aggiunta ai 6 milioni di euro che l’esecutivo ha già dovuto tagliare l’anno scorso, restano, infatti, da definire nuovi tagli alle spese compresi tra i 2 milioni e mezzo di euro e i 3 milioni di euro».
«Il nuovo Patto di stabilità che il Comune di Como dovrà rispettare, per non incorrere in pesanti sanzioni che aggraverebbero ulteriormente la situazione, fissa il saldo per il 2012 a 9 milioni e 478mila euro contro un obiettivo che nel 2011 era di 5 milioni e mezzo di euro – prosegue il comunicato –. A questo si aggiunge l’incertezza sul passaggio dall’Ici all’Imu [Imposta municipale unica], che porterà ad una consistente riduzione delle entrate comunali in quanto i trasferimenti statali verranno ulteriormente ridotti».
«Andremo a tagliare ulteriormente le spese del Comune per dare un fondamentale segnale di autolimitazione delle spese – dichiara l’assessore al Bilancio Sergio Gaddi – e tuteleremo la maggioranza dei comaschi senza toccare l’imposta sulla prima casa».
Ma si andrà necessariamente a toccare le seconde case spiega Gaddi: «Visto che il governo Monti ha introdotto l’Imu e ci obbliga ad aumentare le entrate perché ci ha drasticamente tagliato i trasferimenti, allora per garantire i servizi per tutti riteniamo prioritario tutelare le fasce più deboli dei comaschi e quindi ragionevolmente agiremo sull’aliquota Imu relativa alle seconde abitazioni».