Consiglio comunale: non cambia nulla
Palazzo Cernezzi tiene tutte le partecipate, mentre alcuni genitori di Lora chiedono un incontro per discutere della chiusura dell’asilo e viene approvato dell’altro cemento al Bassone
Nelle preliminari al consiglio Comunale di Como di lunedì 13 febbraio Carlo Ghirri, Gruppo misto, è tornato sulla questione di via Risorgimento e del cambiamento dei sensi unici che ha appesantito il traffico nelle vie, ben più strette a monte, sulla neve è intervenuto il capogruppo del Pd Mario Lucini «a 10 giorni dalla nevicata si puliscano i marciapiedi impercorribili», mentre il capogruppo della Lega Giampiero Ajani si è lamentato di non aver ricevuto risposte alle interrogazioni presentate negli ultimi mesi e il consigliere del Pdl Marco Butti ha chiesto interventi in via Borgo Vico dove le rampe di accesso ai posteggi sotterranei dei civici 161/163 sono utilizzate come posteggi al posto di utilizzare quelli segnati regolarmente a pagamento. Contro la nuova dirigenza dell’Asl comasca si è scagliato il consigliere di Rifondazione Donato Supino «abbiamo approvato mesi fa di creare una Cittadella sanitaria nell’area del’ex S. Anna, ma il dottor Bollina, subentrato ad Antinozzi, sta promuovendo una serie di azioni che sono di ostacolo a questo progetto», come la ristrutturazione di via Pessina considerata «immorale dato che da lì si dovrà andare via». Alessandro Rapinese, Adesso Como, ha invece attaccato, forte di un articolo apparso su l’Espresso, frontalmente il sindaco per un appalto vinto dalla Veronelli Viaggi, di cui il primo cittadino è presidente, dato da Regione Lombardia con una procedura negoziata senza bando. «Una interpretazione gravemente fuorviante dei fatti – la risposta di Bruni – dall’aggiudicazione non erano esclusi gli altri operatori d mercato e comunque ala fine il margine di guadagno societario sarà di 15-20mila euro l’anno».
Asilo di Lora
Luigi Bottone, Pid, ha ricordato la sua richiesta per assunzioni temporanee per la polizia locale nel periodo estivo, segnalato un suo sito Internet sui resti archeologici di Como nascosti, e chiesto al sindaco di incontrare i genitori dei bimbi del’asilo di Lora, una decina in aula con la presidente, del Pdl, della Circoscrizione Martina Della Bosca. Sulla chiusura della struttura lorese ha preso la parola anche Pasquale Buono, Fli, dopo aver chiesto l’intitolazione a Giorgio Luraschi dei giardini dell’autosilo nell’area dell’ex Zoo, chiedendo chiarimenti nella Commissione fatta convocare dalle minoranze. «Quando è stata annunciata la chiusura dello spazio bimbo – ha dichiarato la consigliera di Per Como Roberta Marzorati – ho pensato che fosse un primo passo e così è stato». «Mi sembra di aver capito che appena chiuso l’asilo verrà fatto un bando di assegnazione, penso male?» ha chiesto infine la pediatra. Di «chiusura senza un adeguato coinvolgimento dei cittadini e di quest’aula – ha parlato il consigliere democratico franco Fragolino – che tra l’altro non ha il quadro complessivo di queste chiusure». «L’assessore al Bilancio Gaddi ha sempre garantito che non ci sarebbero stati tagli ai servizi» ha esclamato un caustico Supino. Comunque i genitori presenti, dopo aver distribuito la lettera indirizzata al sindaco, si sono ritirati in buon ordine soddisfatti della convocazione della Commissione per il giorno seguente e un incontro con il sindaco fissato per venerdì 17.
Piano Holcim
Appena insediatasi l’Assemblea si è subito votato il piano di lottizzazione industriale ad Albate tra via Bassone e via del Gelso (ex cave Mannini) proposto dalla Holcim, Par.Co. e Edil.Co.Mi., approvato dalla maggioranza.
Università
Il consiglio comunale ha quindi affrontato una delibera urgente per la cessione di alcune piccole aree per l’Università in via Castelnuovo, contestualmente alle cessione da parte della Provincia e della Camera di Commercio, dopo la chiusura del consorzio fra i tre enti che aveva portato all’acquisto dei terreni su cui è stato costruito il Setificio. Un provvedimento che ha lasciato spaesati i consiglieri e scatenato il consueto parapiglia con anche una sospensione di un quarto d’ora prima di vedere l’approvazione.
Partecipate
Un anticipo della discussione della serata era stato fatto da Andrea Luppi, Pd, chiedendosi nelle preliminari «se sia legittimo, opportuno e strategico» fare delle valutazioni sulle partecipate in scadenza di mandato.
Il sindaco ha presentato la delibera per il mantenimento dello status quo e ha difeso le nomine fatte recentemente in alcune partecipate come in Acsm – Agam «è un’azienda quotata in borsa con un proprio calendario che non aveva senso far attendere». Bruni ha difeso le partecipazioni «credo che in questo settore le liberalizzazioni servano a poco».
Contro il mantenimento delle quote di Villa Erba ha preso posizione Supino con un emendamento che ne chiedeva la dismissione, sostenuto da Bruno Magatti, Paco, «il Comune di Como non ne ha mai tratto alcun beneficio», così come per la Milano – Serravalle. Una proposta quest’ultima che ha suscitato alcune perplessità «la Serrvalle dà degli utili» ha detto il socialista Vincenzo Sapere, mentre il democratico Marcello Iantorno ha chiesto «il conforto di una valutazione di ambito economico».
Le due proposte sono state quindi bocciate, la prima dalla maggioranza, con l’astensione di parte delle minoranze, la seconda dalla maggioranza e parte delle minoranze.
Bocciata anche, in maniera trasversale, la proposta del’autonomista Emanuele Lionetti di dismettere le quote del Politeama, perché la situazione si sblocchi e la struttura non continui a languire e imputridire nell’abbandono.
Respinta anche la proposta di Rapinese di dismissione in toto di tutte le partecipate la maggioranza, con 10 voti, ha approvato, i soli contrari Fli e Adesso Como, 3 voti, astenuti i restanti 16 consiglieri, la delibera per il mantenimento delle partecipazioni così come sono adesso. Bocciata l’immediata eseguibilità la stessa verrà comunque adottata meno celermente. [Michele Donegana, ecoinformazioni]