Voci, volti e memorie per la storia contemporanea del Comasco

Venerdì 24 febbraio 2012 alle ore 15.30 presso la sala dell’Unione Industriali di Como, in via Raimondi 1, si presenta il progetto “Voci, volti e memorie. Testimoni del Comasco fra il 1943 e il dopoguerra”, sviluppato dall’Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta” con il contributo della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca.

 Il progetto Voci, volti e memorie. Testimoni del Comasco fra il 1943 e il dopoguerra ha previsto la raccolta su scala provinciale di 20 videotestimonianze sui temi:  Resistenza, occupazione tedesca, Rsi, deportazione, espatri in Svizzera, bombardamenti e sfollamenti,  vita civile. Le testimonianze seguono il filo delle storie di vita, fra la fine degli anni Venti e l’immediato dopoguerra. Sono focalizzate, ad eccezione degli internati militari in Gerrmania, sui principali temi  della storia del territorio nel corso dei venti mesi dopo l’armistizio, restituendo lo spirito di un tempo segnato dalla guerra attraverso diversi punti di vista e con un’attenzione agli aspetti della vita materiale. Fra i testimoni sono presenti:  Luciano Forni; Renzo Pigni; Graziella Lupo, figlia del pastore valdese; Lidia Antolini Baldrati, che aderì alla Rsi ed è stata elemento di spicco del Msi. Costoro sono anche i più portati a raccontare.

La Resistenza è una delle questioni centrali:  prima ancora di essere fatto militare e politico è un fatto personale di reazione alla guerra e all’occupazione, alla brutalità e alla costrizione: un ambito in cui esprimere un progetto, uno spazio di vita. Accanto all’azione esiste l’alterità della Resistenza civile, fatta di complicità e connivenze, che si esprime nell’assistenza a perseguitati politici e razziali, a prigionieri di guerra, come nel sostegno a figli e parenti  nascosti in cantina per sfuggire all’arruolamento ed al lavoro obbligatorio in Germania.  La permeabilità del confine con la Svizzera e lo sfollamento, in particolare dal milanese, di persone e fabbriche sono elementi centrali  nelle vicende del territorio. Alle biografie resistenziali appartengono le interviste di Luigi Gandola, Andrea Bizzozzero, Franco De Ferdinando, Erminio Nava, rientrato a casa dopo la ritirata di Russia. A cavallo fra l’impegno religioso, civile e resistenziale la figura del novantaseienne don Piero Arrigoni. Tutti ci raccontano di una guerra rovinosa , come del resto i deportati in Germania (Angelo Borghi, Renato Cattaneo, Valter Bottoni, Agostino Pessina, Giovanni Gandola), che scontano la loro scelta di Resistenza nei lager e nelle fabbriche tedesche.

I militari che riescono a raggiungere la Svizzera (Mario Balzarotti ed Erminio Frigerio) sono una piccola parte dei seimila comaschi che trovarono ospitalità (in cambio di lavoro). Testimoni che ci raccontano la vita civile durante la guerra sono Giacomo Galimberti, Rita Piffaretti Canizzaro, Paolina Castelletti,  Alessandro Colombo, che rendono elementi del clima delle comunità locali e le strategie di sopravvivenza.

Il progetto prevedeva un’attenzione al dopoguerra, che è stato indagato nelle dinamiche del reinserimento.

Il lavoro ha goduto di un  finanziamento  della Fondazione Provinciale  della Comunità Comasca onlus e di contributi liberali di enti e privati.

Brevi biografie e sequenze di 10 minuti delle interviste  sono pubblicate sui siti web: http://www.schiavidihitler.it  e http://www.isc-como.org .

Ideazione e realizzazione di Valter Merazzi. Le interviste sono state raccolte da Valter Merazzi e Maura Sala, in collaborazione con Daniele Corbetta  (De Ferdinando, Bizzozzero), Gerardo Caldera (Balzarotti). Riprese di Massimo Rossi, Valter Merazzi, Francesco Merazzi. Editing video: Francesco Merazzi. Pubblicazione informatica: Federica De Luca, Flavio Frascarelli. Segreteria organizzativa a cura di Maura Sala.

[Valter Merazzi – Istituto di Storia Contemporanea “P.A. Perretta”]

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