Mario Molteni sindaco di Per Como

Sciolto il riserbo sul candidato sindaco per la lista civica comasca che corre da sola

Dopo le incertezze la lista civica Per Como Marzorati Molteni, che ha aggiunto nel simbolo al motto con cui si era presentata alle scorse elezioni amministrative i cognomi dei due consiglieri comunali che, dai banchi del’opposizione, hanno condotto svariate battaglie a Palazzo Cernezzi, ha individuato il proprio candidato sindaco.

Ed è appunto il capogruppo in Consiglio comunale Mario Molteni che ambirà alla poltrona di primo cittadino del capoluogo.

Una scelta sofferta, hanno spiegato i due consiglieri in una conferenza stampa sabato 10 marzo, «abbiamo lavorato come una squadra in questi anni» e entrambi i consiglieri si sentivano intercambiabili, ma «la passione per il lavoro che svolge, curare i bambini – spiega Molteni – ha fatto deistere Roberta dal presentarsi come candidata».

«Mario è generoso e ha una visione generale della città e delle sue esigenze» è l’appoggio incondizionato della Marzorati che ritiene Molteni il miglior candidato.

Concretezza, trasparenza, partecipazione e ascolto, «che è assolutamente mancato in questi anni», sono i punti di riferimento della lista Per Como per andare a guidare la città: «In maniera competente, pur con la consapevolezza che i soldi sono pochissimi soldi e la città è disastrata, non solo per quanto riguarda le grandi opere, ma anche per la manutenzione ordinaria».

Un approccio che ha caratterizzato l’agire in Consiglio comunale tanto che «il nostro lavoro è stato così apprezzato che ci hanno contattato tutti – precisa Molteni – a parte chi ha amministrato la città in questi anni».

E perché non si è arrivati ad un qualche apparentamento con altre forze politiche? «Abbiamo avuto l’opportunità di andare assieme a qualche partito, ma noi abbiamo un modo di far politica diverso, non attaccati alle poltrone» spiega il candidato sindaco.

Una particolarità che, hanno sottolineato gli esponenti di Per Como, si è vista anche nella formazione del programma attraverso un sondaggio svolto fra oltre 1.400 persone e da cui è «uscita la richiesta di una Como con una distinzione culturale e turistica – dichiara Molteni – con un’università specialistica, magari focalizzata sull’acqua come a Lund in Svezia, e la salvaguardia della città facendola diventare patrimonio dell’Unesco, se fosse già così magari tante brutture non sarebbero state fatte».

Ma ad un eventuale ballottaggio come si comporterà Per Como? «Al ballottaggio valuteremo il da farsi – spiega il candidato sindaco di Per Como –, il panorama è in continua evoluzione vedremo se ci saranno i presupposti per poter collaborare con chi vi arriverà, a parte coloro che hanno amministrato la città in questi anni e l’hanno ridotta in queste condizioni». [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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