Lista civica Per Como

Niente tandem della lista Per Como

roberta marzorati mario molteniPer ora non ci sarà il prospettato avvicendamento a metà mandato fra Molteni e Marzorati a Palazzo Cernezzi.

 

Il portavoce della lista civica Per Como Sabatino Tafuni ha diffuso una lettera indirizzata a quella che è stata la candidata sindaca della compagine politica che ora siede con un consigliere comunale, Mario Molteni, all’opposizione. Dopo un primo periodo fra i banchi di maggioranza. Uno scritto scaturito da una riunione del gruppo tenutasi martedì 13 gennaio per affrontare appunto la questione del promesso avvicendamento a metà mandato fra il più votato della lista e quindi entrato in Consiglio comunale, Molteni, con la candidata sindaca della formazione Roberta Marzorati. Un passaggio non obbligatorio che forse non si concretizzerà data la distanza che sembra si sia creata fra la candidata sindaca e la sua lista, come si legge dalla lettera. [md, ecoinformazioni]

 

«Ciao Roberta

Ti scrivo per comunicarti quanto deciso dal gruppo della Lista per Como nella riunione che si è tenuta ieri sera.

Prima di tutto esprimo il mio personale rammarico, condiviso da tutti i presenti, per la tua decisione di non partecipare all’assemblea. Si riteneva indispensabile la tua partecipazione – come auspicato in diverse e-mail intercorse tra numerosi esponenti del gruppo ed a te notificate – per poter pianificare il futuro dell’attività politica della nostra lista.

La riunione è iniziata con la presenza di 22 partecipanti. Mario ha subito presentato al gruppo una lettera in cui formalizzava le sue dimissioni dalla carica di consigliere comunale abbandonando subito dopo i lavori.

Entrando nel merito della discussione i restanti 21 partecipanti dopo ampia ed articolata discussione hanno deciso a larghissima maggioranza di respingere le dimissioni.

Mario Molteni ha comunque lasciato le proprie dimissioni a disposizione del gruppo.

Il Gruppo, con la volontà di voler continuare ad essere un soggetto politico al servizio della città e al di fuori dalle logiche di “partito”, Ti chiede espressamente di intervenire in risposta alle domande che ti sono state poste, proprio perché di basilare importanza per il nostro futuro.

Tutti insieme valuteremo i prossimi passi ed incarichi in base alle tue decisioni.

Auspicando un tuo rinnovato impegno all’interno della lista ti saluto cordialmente».

Un sondaggio per The Electric Life

Libeskind01La Lista civica Per Como interviene sul dibattito per il monumento sulla diga foranea, donato al capoluogo lariano da Daniel Libeskind, e invita i cittadini comaschi a esprimere un parere e su dove posizionarlo con un sondaggio all’indirizzo http://www.percomo.it/hpage/libeskind-the-electric-life.

Un’interrogazione a un anno dall’allargamento della Ztl

ztl-2-2«Ormai sono trascorsi 12 mesi dall’allargamento della ZTL cittadina – ricorda il consigliere comunale comasco, all’opposizione, Mario Molteni in una nota –. Era agosto 2013 quando piazza Roma veniva chiusa al traffico: fin da allora sindaco e assessore affermavano che era una sperimentazione e che si sarebbe proceduto a monitoraggi per valutare il da farsi».

 

«Precisiamo – aggiunge il rappresentante della lista civica Per Como – da parte nostra che non siamo contrari a priori all’allargamento della Ztl cittadina, ma lo siamo nei tempi e nei modi in cui è stata portata avanti, In particolare senza avere a disposizione l’area ex Ticosa (parcheggio) e un bus navetta elettrico dedicato, progetti di riqualificazione delle piazze già definiti…»

Di qui la richiesta: «A questo punto vorremmo conoscere, come da interrogazione allegata, se in questi 12 mesi di sperimentazione siano stati effettuati i previsti monitoraggi e quali siano i risultati degli stessi. In particolare: Quale diminuzione del traffico cittadino è stata ottenuta; Quale miglioramento della qualità dell’aria in particolare nella zona adiacente la nuova Ztl (viale Lecco, via Manzoni) si sia verificata; Se siano state attuate verifiche riguardo le attività commerciali del centro storico, in particolare incrementi o decrementi di flussi di lavoro e occupazionali, quali i risultati emersi».

«Ovviamente siamo consapevoli che le sperimentazioni alle nostre latitudini in genere diventano di durata illimitata – conclude ironicamente Molteni –, diventa quindi necessario che l’Amministrazione comunichi i dati richiesti». [md, ecoinformazioni]

Como: Aumentano le povertà

mario molteniPer Molteni siamo di fronte alla: «Crescita esponenziale in città delle persone con un reddito imponibile ben al di sotto della fascia di sopravvivenza ma ancor peggio il dato del reddito medio annuo che crolla significativamente».

 

«In queste settimane, in occasione dei dibattiti riguardanti gli incrementi delle varie tasse e addizionale Irpef in Consiglio comunale ho chiesto alcuni dati per comprendere come si stia evolvendo in questi anni la situazione reddituale dei comaschi. La tabella allegata si riferisce al periodo che va dal 2005 al 2011 e comprende le varie fasce di reddito imponibile – spiega Mario Molteni, Per Como –. Tutti questi dati possono essere utili per molte analisi e forniscono un quadro circa i redditi dei cittadini. Perché li ho chiesti? Dapprima per comprendere l’evolversi della situazione, da dove arriviamo e dove stiamo andando in termini di redditi, ma anche per fare un’analisi circa le povertà che stanno emergendo e cercare di comprendere quali e quante forze mettere in campo per aiutare i più deboli».

«Stiamo crescendo in termini di popolazione che ha un reddito o no? – si chiede Molteni – Nelle tasche dei cittadini ci sono più soldi o no? Nel suo complesso questa è una città composta da persone benestanti o no? In questi anni la povertà è cresciuta? Quanto ha colpito i comaschi la crisi? Quanto bisogno c’è in città? Quali azioni deve mettere in atto l’Amministrazione comunale? Si può ancora spremere il comasco?»

 

Reddito fino 4.000 euro

2011                  2005

persone                                   1.847                 1.295           + 552           + 42,6%

reddito compl.annuo euro      2.626.573         2.369.598           + 257.000     + 10,84%

reddito medio annuo euro           1.422               1.829             – 407          – 22,25%

 

«Già da questo dato si evince la crescita esponenziale in città delle persone con un reddito imponibile ben al di sotto della fascia di sopravvivenza ma ancor peggio il dato del reddito medio annuo che crolla significativamente da 1.829 euro del 2005 a 1.422 euro del 2011 – precisa il consigliere di Per Como – Se allargassimo la visuale alla fascia fino 7.500 euro di reddito annuo potremmo vedere che la popolazione si incrementa di 108 unità (+ 4%) dal 2005 al 2011 passando da 2.789 a 2.897 con un reddito complessivo che crolla del 20% passando da euro 10.623.489 a euro 8.520.469 con reddito medio annuo procapite in calo addirittura del 22,7% (da 3.809 euro a 2.941 euro)».

 

Reddito da 0 a 7.500 euro annuo

2011                      2005

persone                          2.897                     2.789         + 108         + 4%

reddito annuo compl.   8.520.469            10.623.489  – 2.103.020    – 20%

reddito medio procapite   2.941                    3.809           – 806      – 22,7%

 

«Il dato complessivo sulla città ci indica che la popolazione con reddito imponibile è calata dal 2005 al 2011 di 715 unità (-1,46%) passando da 48.866 del 2005 a 48.151 del 2011 ma il loro reddito complessivo annuo è aumentato da euro 1.219.936.154 del 2005 a euro 1.338.602.564 del 2011 (+9,7%) con un reddito medio annuo procapite che sale da euro 24.964 del 2005 a euro 27.800 del 2011 (+2836 euro pari a +11,36%). Questo sembra un dato ottimo ma se consideriamo gli anni trascorsi possiamo osservare che in 7 anni la crescita è stata solo dell’1,6% annuo, praticamente non ci siamo mossi in questi anni – aggiunge –. La fascia che percentualmente mostra incrementi significativi è quella che va da 70.000 euro annuo in su. Nel 2005 avevamo 2.228 cittadini, nel 2011 siamo saliti a 2.797 (+569 unità pari a +25%) con reddito medio annuo procapite che però decresce dell’8% passando da euro 134.143 a 123.374. Si potrebbe dire: si guadagna meno!»

serie_storica_2011-2005«Un dato positivo di reddito medio procapite annuo lo riscontriamo nei redditi che vanno da 7.500 euro a 26.000 euro compl.annuo che, pur nella diminuzione delle persone appartenenti a questa fascia che passano da 32.353 a 28.036 unità (-4.317 pari al 13,36%) incrementano il loro reddito medio da 15.600 a 16.775 euro (+7,48%). Quindi una crescita dal 2005 al 2011 intorno all’1% annuo – prosegue –. Positiva anche la fascia di reddito annuo che va da 15.000 a 40.000 euro che vede aumentare le unità da 27.899 a 28.607 (+2,5%) con un reddito medio annuo procapite in crescita da 21.395 a 23.208 euro (+8,40%). Per concludere: purtroppo la nostra Como vede in questi 7 anni aumentare le persone con redditi bassissimi fino a 4.000 euro complessivi annui; abbiamo un ulteriore crescita di persone nella fascia fino a 7.500 euro annui (2011 totale 2.897 +108 unità dal 2005) e questi sono i dati peggiori sui quali riflettere per porre in essere adeguate misure di sostegno».

«La città vede nel suo complesso aumentare i redditi medi procapite complessivi, in particolare nelle fasce intermedie e come unità la fascia che va da 40.000 ad oltre 100.000 euro annui(da 5.922 del 2005 a 7.236 del 2011), pur diminuendo il reddito medio procapite annuo da 80.712 a 77.315 euro (-4,20%) – termina Molteni –. Circa l’80% dei comaschi è nella fascia fino a 33.500 euro, il 53% va da 10.000 a 26.000 euro annui. Dalla Relazione revisionale e programmatica 2014/2016 fornita dal Comune si rileva al 2011 una popolazione da censimento a Como di 82.045 unità. Quindi la percentuale di chi ha un reddito è pari al 58,68%». [md, ecoinformazioni]

Per Como/ Nuovo cemento in arrivo a Como

cementificazioneLa lista civica Per Como denuncia: «Ecco serviti sul piatto possibili 5000 mq di residenze in città. Ma non si parlava di consumo di suolo zero?». «Nel piano delle alienazioni è stato inserito il compendio della ex scuola all’aperto di via Binda (immobile attuale circa 880 mq). Chi acquisterebbe l’area (prezzo di vendita previsto 1.729.830 euro per un totale di 7640 mq – molto parco verde) avrebbe la possibilità di costruire fino a circa 5000 mq di residenze. Circa la sostenibilità economica della vendita sembrava strano che venisse concessa l’edificabilità per i soli  880 mq dell’attuale immobile considerato il prezzo di cessione, si passerebbe quindi dagli attuali 880 mq ai possibili 5000 mq di residenza. E il consumo di suolo zero? Riguardo alla possibile vendita dell’ ex scuola di via Binda, a fine 2008, ecco un pensiero condivisibile dell’associaizione Città possibile: http://cittapossibile.blogspot.it/2008/11/del-nostro-patrimonio-lex-scuola.html. Teniamo presente che nel piano delle alienazioni proposto troviamo anche: l’ex scuola di Garzola mq 477 prezzo di vendita  654.511 euro (possibilità di residenze con incremento volumetrico); l’ex scuola elementare via di Lora mq 1200 prezzo di vendita 1.000.000 euro e la farmacia con alloggio e box di Monteolimpino 333.726 euro. Gli emendamenti presentati che prevedevano lo stralcio dalla vendita della scuola di via Binda e della farmacia di Monteolimpino sono stati respinti.» [Lista civica Per Como]

Aperto il piano terra del cimitero di Monte Olimpino

SAM_3410Venerdì 11 aprile è stato aperto il piano terra della nuova struttura ha annunciato la lista Per Como, felice dell’accoglimento delle continue richieste in tal senso.

 

«Da mesi attendevamo che venissero messi a disposizione dei residenti questi 50 colombari, ricordiamo che le richieste in lista di attesa sono circa una trentina – scrive in un comunicato la lista SAM_3411civica Per Como –. Questo significa che è necessario procedere con i lavori affinché tutta la struttura sia al più presto terminata in quanto il piano terra in breve tempo sarà al completo. I soldi per il montacarichi sono stati messi a disposizione già nello scorso bilancio, ora è necessario terminare l’intera struttura che ricordiamo prevedeva il termine dei lavori esattamente 2 anni fa (primavera 2012)». [md, ecoinformazioni]

Parcheggi giallo-blu

parcheggi giallobluQuesta la proposta della lista civica Per Como per: «Garantire la sosta dei residenti, senza penalizzare le attività economiche».

 

Mentre Palazzo Cernezzi sta affrontando la sua mozione sui parcheggi in convalle attorno alla città murata Per Como lancia un nuova proposta: «In piazza Roma, in attesa di definire esattamente come riqualificarla, perché non dare la possibilità di giorno di parcheggiare a tutti? Oggi è sotto gli occhi di tutti la piazza spesso desolatamente vuota e inutilizzata. Come fare?»

Con i posteggi giallo-blu, chiariscono gli esponenti della lista civica di opposizione, che «avrebbero lo scopo di garantire la sosta dei residenti, senza penalizzare le attività economiche».

Come funzionerebbero? «La sosta dalle ore 20 alle 9 (o come eventualmente deciso) verrebbe riservata esclusivamente a residenti, dimoranti e attività alberghiere della Ztl, quindi il parcheggio sarebbe giallo, mentre di giorno gli spazi diventerebbero blu a disposizione di tutti». Così come accade già a Verona. [md, ecoinformazioni]

Como: Parte il cantiere in via San Giacomo

SAM_3263«Si comincia con la posa dei cavidotti per il nuovo impianto di illuminazione e l’interramento della linea elettrica – annuncia Palazzo Cernezzi –. La linea 7 sarà deviata e sarà creata una nuova fermata in via Segantini».

«In questa prima fase si comincerà con la posa dei cavidotti a servizio del nuovo impianto di illuminazione e l’interramento della linea di distribuzione dell’energia elettrica – informa il Comune di Como –. I lavori, da domani [martedì 25 febbraio], comporteranno la chiusura di via San Giacomo nel tratto tra l’intersezione con via Pio XI e l’intersezione con via Pascoli/Reina; l’accesso sarà consentito solo a mezzi di soccorso, pedoni e biciclette, e, compatibilmente con i lavori di scavo, ai residenti diretti ai box privati».

SAM_0977Per qunato riguarda i mezzi pubblici: «Il percorso della linea 7 in direzione Sagnino sarà parzialmente deviato da via Pio XI con svolta a destra in via Giordano Bruno, quindi di nuovo su via Pio XI, poi in via Sagnino, via Zanella e via Segantini riprendendo il consueto percorso. La nuova fermata sarà posizionata in via Segantini».

«In via San Giacomo i lavori prevedono un mix di interventi di moderazione del traffico per limitare la velocità – precisa la nota –: “porte” rialzate, con rampe di pendenza contenuta, in corrispondenza delle intersezioni con via Reina e via Pascoli; fra le due “porte” di via Reina e via Pascoli posa di bande polivalenti protette da paracarri flessibili, per creare restringimenti che obbligheranno i veicoli a procedere con il senso unico alternato; formazione nel tratto fra via Pascoli e l’ingresso della Scuola media statale don Milani (intersezione con via Deledda e via Fattori) di sede pedonale, a raso, pavimentata e parzialmente protetta da paracarri ed aiuole alberate che ripropongono restringimenti puntuali utili a moderare la velocità dei veicoli motorizzati. La proposta progettuale è stata elaborata a seguito di specifiche indagini sulla velocità dei veicoli in transito (con rilievo in orario diurno di velocità di 80 km/h, a fronte del limite in vigore di 30 km/h), sull’origine e la destinazione dei movimenti pedonali e sui flussi di traffico (il flusso bidirezionale rilevato è prossimo a 300 veicoli/ora)».

Di grande attesa parla il consigliere comunale di opposizione della lista civica Per Como Mario Molteni: «Fin dalla scorsa amministrazione avevamo richiesto di sistemare e rendere più sicura con illuminazione nuova, asfalti rifatti, moderatori di velocità, questa pericolosa strada». Che ha ricordato le «raccolte firme, presenze in piazza, incontri con i vari assessori a cominciare da Molinari e Gerosa e con l’ing. Lorini che mi ha confermato l’inizio dei lavori e che ringrazio per la disponibilità e l’ascolto di alcuni suggerimenti» e ringraziato per il sostegno ricevuto: «Ci saranno disagi – ha concluso – di sicuro nei mesi a venire ma serviranno». [md, ecoinformazioni]

Per Como contrariata per il rinvio sull’Unesco

patrimonio unescoLa lista civica comasca all’opposizione si lamenta per il rinvio della discussione della propria mozione per inserire il Razionalismo comasco nella lista del Patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

 

«Ma per carità, più tardi… C’è tempo – scrivono indispettiti contro la decisione presa dall’ultima riunione dei capigruppo a Palazzo Cernezzi sulla propria newsletter gli esponenti della lista civica Per Como –. Non è certo un discorso da affrontare in tempi brevi per il presidente del Consiglio».

«Questa maggioranza lancia proclami del tipo vogliamo acquisire la Casa del fascio [Palazzo Terragni], rilanciamo la nostra città… Solo parole… E i fatti? – concludono in un affondo contro l’Amministrazione Lucini –. In altre realtà la nostra proposta sarebbe stata accolta e sostenuta con ben altro spirito, ma da questa maggioranza non potevamo aspettarci qualcosa di diverso». (la mozione) [md – ecoinformazioni]

Per Como fa un bilancio del 2013

per como marzorati-molteniLa lista civica comasca tira le somme dell’anno appena trascorso in cui è passata all’opposizione: «Fuori da una maggioranza che non ascolta!». «Il 2013 è stato per noi un anno “particolare”, come sempre molto intenso – spiegano i promotori della lista civica comasca, nella presentazione dell’attività svolta nell’anno appena trascorso –. Grazie alla vicinanza di tanti amici siamo riusciti a portare avanti iniziative, ad effettuare segnalazioni di situazioni da sistemare, abbiamo preparato dossier. Senza l’impegno di tante persone che ci seguono ciò non sarebbe stato possibile».

«Ci eravamo lasciati un anno fa con la nostra Lista Per Como in maggioranza, mentre ora siamo convintamente all’opposizione – precisano gli esponenti del gruppo per cui siede fra i banchi del Consiglio comunale comasco Mario Molteni e che chiariscono l’uscita dalla maggioranza –. Come abbiamo sempre dichiarato, noi siamo al di fuori di logiche partitocratiche e cerchiamo di lavorare per il bene della nostra città. Dal momento che non siamo stati d’accordo su diversi punti portati avanti dalla Giunta e dai vari gruppi di maggioranza, sempre manifestando in anticipo a chi di dovere il nostro punto di vista e, se in disaccordo, senza mai essere ascoltati e poiché la risposta ottenuta da parte loro è sempre stata: ”Discutiamo pure ma poi ci si deve allineare al voto altrimenti si è fuori dalla maggioranza”, ecco spiegato il motivo della nostra posizione» (la relazione sul 2013). [md – ecoinformazioni]

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