Zanzara tigre sotto controllo

Palazzo Cernezzi avvia un monitoraggio con l’Università di Basilea in città: 34 le trappole posizionate

Soprattutto a ridosso della frontiera svizzera in collaborazione con il gruppo di lavoro Lotta alle zanzare del Canton Ticino per: «Definire la distribuzione dell’insetto nei comuni italiani vicini alla Svizzera».

Nel capoluogo lariano: «Sono 17 le stazioni (Tavernola, Monte Olimpino, zona Villa Olmo, Giardini a Lago, zona Viale Varese, zona Sant’Agostino, Monte Croce, Prestino, Breccia, Camerlata, zona Viale Geno, Lora, zona Como Est, zona Como Borghi; scelte con precisi criteri scientifici coprono sia aree antropizzate che aree verdi) dove sono state posizionate le trappole, ossia dei barattoli di colore nero contenenti dell’acqua ed un bastoncino di legno, immerso a pelo d’acqua, sul quale le zanzare andranno a deporre le uova».

Non serviranno però per la procreazione degli insetti: «Per evitare che la trappola diventi un comodo punto di riproduzione, nell’acqua viene disciolto, sotto forma di granelli, un prodotto non tossico, un insetticida biologico del tutto inoffensivo per l’uomo e gli animali (Bacillus thuringensis), che impedisce alle uova di schiudersi».

Dei punti di monitoraggio quindi che verranno controllati ogni 15 giorni dal prossimo 25 giugno fino ad ottobre, uno screening che verrà riproposto anche l’anno prossimo.

«Sulle trappole è applicato un adesivo che riporta la seguente scritta “Non toccare – monitoraggio zanzara tigre – gruppo lavoro lotta alla zanzara tigre” e sono indicati i recapiti telefonici dei due ricercatori che seguono il monitoraggio, ai quali si può fare riferimento per eventuali informazioni o segnalazioni».

Verranno anche effettuate delle analisi del sangue ritrovato nelle zanzare che verranno catturate, per valutare le possibili malattie trasmesse, sono 26 quelle ipotizzate.

L’assessore competente Bruno Magatti ha chiesto in ogni modo, come da ordinanza sindacale (1, 2): «Poiché la riproduzione della zanzara tigre è strettamente legata alla presenza di acqua stagnante, di eliminare queste fonti, rappresentate, per esempio, dai bidoni aperti lasciati vicino gli orti e dai sottovasi». [md – ecoinformazioni]

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