Certificati on-line all’anagrafe comasca

Con il timbro digitale una sperimentazione per l’ottenimento dei documenti senza neanche pagare i diritti di segreteria

La Giunta comunale comasca: «Ha approvato un progetto sperimentale, di un anno, promosso dal settore Sistemi Informativi, per il rilascio on-line dei certificati di anagrafe tramite la tecnologia del timbro digitale».

Si eviterà così di versare i diritti di segreteria, «0,26 centesimi di euro per certificato non in bollo e 0,52 centesimi di euro per quelli in bollo», con una rinuncia dell’Amministrazione comasca: «Alla parte di propria competenza, corrispondente al 90 per cento del totale dei diritti e del mancato introito della restante quota del 10 per cento sarà data comunicazione al Ministero dell’Interno affinché valuti la possibilità di rinunciare a tale quota oppure che la stessa sia versata dal Comune e che sulla base del numero annuo di certificati rilasciati on-line venga poi corrisposto al Ministero dell’Interno l’importo dovuto».

Palazzo Cernezzi ha guadagnato nel 2011 6.865 euro di diritti di segreteria un importo che sarebbe comunque: «Destinata ad essere inferiore a seguito dell’entrata in vigore della Legge di Stabilità n.183 del 12711/2011 (art. 15 Norme in materia di certificazione e dichiarazioni sostitutive».

«Per quanto riguarda l’assolvimento dell’imposta di bollo, il certificato verrà stampato con una doppia dicitura, che prevede l’obbligo da parte del cittadino di apporre il contrassegno telematico sul certificato, nonché la sua marcatura temporale di annullo prima del suo utilizzo secondo la seguente procedura – spiega il Comune di Como –: il cittadino compra la marca da bollo prima di richiedere il certificato; all’atto della richiesta informatica il programma interrogherà l’utente chiedendogli di compilare i campi relativi alla marca da bollo con l’apposizione del numero seriale univoco e della data di rilascio; verrà stampato un certificato che riporterà, all’interno di un quadrante, il numero e la data della marca digitata dal cittadino; il cittadino prima dell’utilizzo del certificato dovrà apporre la marca da bollo indicata e annullarla. Il numero e la data della marca da bollo verranno conservati in un apposito archivio informatico per permettere eventuali controlli». [md – ecoinformazioni]

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