Natura in bianco e nero

Esposizione di incisioni delle collezioni civiche comasche, a cura di Chiara Milani con la collaborazione di Stefania Lorenzetto (ricerche) e Silvia Brusadelli (allestimento), fino al 23 agosto nello Spazio espositivo al primo piano della Biblioteca comunale di Como in piazza Venosto Lucati 1. Ingresso libero negli orari di apertura della Biblioteca

 «Come accade oggi la prima conoscenza del mondo o a volte l’unica conoscenza di luoghi lontani, avviene attraverso i media: una volta le immagini viaggiavano stampate nei libri, gli oggetti più economici e “leggeri”, oggi milioni di immagini si spostano simultaneamente nella rete globale: sono cambiati i mezzi che veicolano e siamo passati dal materiale (il libro) all’immateriale (i byte dei computer) – spiega nella presentazione dell’esposizione Chiara Milani –. La grande diffusione della stampa a caratteri mobili e i progressi delle tecniche dell’incisione, hanno portato alla pubblicazione di numerose edizioni di piante di città e del circondario spesso in alzata, con la rappresentazione degli edifici principali e dei monumenti più importanti; vedute di giardini, ville, paesaggi, luoghi ameni, orridi, rovine e vestigia dell’antichità, quest’ultime in contesti urbani o agricoli e naturali. Molto spesso questi libri erano in grande formato o di formati particolari: si configuravano come album di varie dimensioni con tavole incise solo nel recto del foglio e le firme dell’incisore e del pittore che aveva ideato il disegno».

«A volte la figura del pittore e dell’incisore coincidevano. Molti pittori infatti studiarono e si appassionarono alle tecniche dell’incisione, con lo scopo di migliorarne la qualità e sperimentare un nuovo mezzo espressivo ma anche con il desiderio di rendere l’incisione più simile alle opere pittoriche, veicolando con questo nuovo mezzo i loro dipinti – prosegue lo scritto –. Editi con grande cura, questi libri di incisioni – xilografiche calcografiche – hanno subito più di altri gli insulti degli uomini. Non si contano quanti capolavori bibliografici sono stati smembrati per vendere singolarmente le tavole incise o per rilegarle per abbellire le case. Così, oggi, queste opere sono rare anche nelle biblioteche perché, quando nel passato un collezionista regalava le sue collezioni di libri a una biblioteca, faticava a separarsi dagli album di vedute, così belli e particolari, che spesso acquistava con lo scopo di utilizzarne le incisioni per farne singole stampe decorative».

Per informazioni, e prenotazioni visite guidate, tel. 031.252850, e-mail biblioteca@comune.como.it. [md – ecoinformazioni]

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: