Paratie: tempistiche e richiami
Il Comune di Como richiama la Regione sull’accordo bonario con Sacaim e annuncia: «Entro il 30 settembre l’analisi sulle criticità connesse allo sviluppo del progetto attuale predisposto da Politecnico e Insubria e entro il 31 dicembre l’ipotesi di proposta progettuale alternativa»
«A seguito del sostegno avuto dal Tavolo per la competitività e lo sviluppo per arrivare ad una rivisitazione del progetto delle paratie, anche in termini di un ridimensionamento dell’opera, si sono tenuti una serie di incontri successivi con la Camera di Commercio, il Centro Volta, la Provincia, gli ordini professionali e gli atenei cittadini – ha spiegato il sindaco Mario Lucini in riunione di Giunta il 6 agosto –. Da Politecnico e Insubria abbiamo raccolto la disponibilità a predisporre, entro il prossimo 30 settembre un’analisi sulle criticità connesse allo sviluppo del progetto attuale, varianti comprese, ed entro il 31 dicembre, il modello scientifico su cui impostare la proposta progettuale alternativa. Il cronoprogramma è stato definito sulla base della disponibilità indicata dagli atenei e sarà ora comunicato alla Regione».
Il Comune non nasconde che: «Dovranno essere approfonditi gli aspetti idraulici, idrogeologici, geotecnici, ma anche giuridico-amministrativi, in modo da evidenziare tecnicamente e scientificamente i rischi e le carenze legate ad una prosecuzione del cantiere così come fino ad oggi prevista e da predisporre un’idea di percorso progettuale sulla quale ci si confronterà poi – così come era stato definito dal sindaco con il presidente Formigoni – con la Regione».
«Già lo scorso 7 maggio il Comune aveva trasmesso alla Regione una comunicazione in merito alla proposta di accordo bonario senza ricevere, a tutt’oggi, alcun riscontro» prosegue il primo cittadino ripercorrendo le vicende dell’accordo bonario con Sacaim.
«Anzi, in via informale, la Regione ha manifestato la volontà di prendere le distanze dalla questione – denuncia Lucini –. La Regione, tuttavia, non può ritenersi estranea al procedimento e pertanto il Comune richiederà nuovamente un riscontro sui contenuti della proposta di accordo e sul relativo impegno economico».
«Tutta la seconda perizia di variante – uno dei nodi centrali delle riserve di Sacaim – è stata predisposta sotto lo stretto controllo dei tecnici regionali – prosegue Lucini –. Oltretutto questa presa di distanza si porrebbe in contrasto con la posizione assunta dal presidente Formigoni, che ha dichiarato la propria disponibilità a rivedere il progetto. La situazione è certamente delicata e complessa ed è risolvibile solo con l’impegno di tutti i soggetti interessati».
L’accordo prevedrebbe «una transazione che fissa in 2milioni e 800mila euro l’importo da corrispondere a Sacaim (a fronte delle riserve esposte per 6 milioni e 700mila euro); proposta alla quale il Comune non ha ancora aderito, in attesa di una risposta dalla Regione. Nel frattempo, Sacaim ha presentato, nei giorni scorsi, ulteriori riserve per circa 3 milioni di euro, in larga parte incentrate ancora sulla seconda perizia di variante».
Il sindaco annuncia un incontro pubblico tra settembre e ottobre per informare la cittadinanza su quanto sta accadendo: «È una “scalata” difficile e la prima tappa sarà quella del 30 settembre. Il nostro impegno per trovare una soluzione adeguata alle aspettative della città è e sarà massimo, ma per ottenere questo risultato è necessaria una collaborazione fattiva della Regione». [md – ecoinformazioni]