Paratie a lago

La Provincia invia cartoline a Renzi per riavere il lago

paratie_03Il principale quotidiano locale propone ai cittadini di scirvere a Renzi per chiedere di riaprire il lungolago, chiuso da otto anni a causa di un cantiere che doveva durarne meno di tre. Invitati dal giornale scendono in campo cittadini e volti noti: pronte ottantamila cartoline da consegnare direttamente nelle mani di Matteo Renzi per quello che si presenta come una sorta di appello al Pricipe.

Parliamo di uno dei luoghi di ispirazione per artisti e poeti (primo tra tutti Alessandro Manzoni), location per film (da Star Wars a Ocean’s Twelve) e scelto oggi da numerosi vip per soggiorni come pure per nuove residenze, eppure la visuale è impedita dal 2008 a causa di un’opera dai trascorsi a dir poco travagliati.
La realizzazione delle paratie antiesondazione, voluta da Regione Lombardia e Comune di Como otto anni fa, infatti, è stata interrotta a più riprese e oggi è bloccata. Quindi l’avvio di indagini, nel 2016, da parte della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti. Per questo, su iniziativa del quotidiano La Provincia, la città ha deciso di rivolgere un appello al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, l’unico che può intervenire con la nomina di un commissario straordinario.
Il meccanismo dell’iniziativa è semplice: martedì 17 maggio, giovedì 19 maggio e poi ancora lunedì 23 maggio, i lettori del quotidiano troveranno in edicola tre cartoline realizzate dal creativo comasco Mr Savethewall, raffiguranti un lago «non – visibile», le cui meravigliose sponde sono intrappolate da recinzioni che rappresentano un vero e proprio schiaffo alla bellezza del luogo. Sul retro delle cartoline si legge: «Rivogliamo il nostro lago!».
Per partecipare, basta firmare la cartolina con il proprio nome e, volendo, aggiungere un breve messaggio, riconsegnandola poi all’edicolante (subito o il giorno successivo) oppure direttamente alla redazione del quotidiano. Per rendere ancora più social l’iniziativa, è possibile scattare un selfie con la cartolina firmata spedendolo via email, sui canali Facebook e Twitter del quotidiano con l’hastag #rivogliamoilnostrolago. Le foto saranno poi pubblicate sul giornale insieme alle tantissime altre che saranno scattate anche a negozianti, baristi e turisti, ritratti con la cartolina in mano.
Cittadini comuni a cui si affiancano volti notiper dare ancora maggior forza all’iniziativa. Hanno aderito finora Daniel Libeskind, Stefano Boeri, Davide Van De Sfroos, Andrea Vitali, Gianluca Zambrotta, Simone Tomassini, Edoardo Raspelli, Gualtiero Marchesi, Federico Roncoroni, il Calcio Como. Ma sono in arrivo numerosi altri sostenitori.

 

Paratie: L’Anac fa altre domande al Comune di Como

lungolago paratie Piazza_Cavour_dallxaltoUna nuova richiesta di chiarimenti sul procedimento del Lungolago.

 

«Si tratta della prima comunicazione formale ricevuta a Palazzo Cernezzi, dopo l’invio della nota dello scorso 5 ottobre, in cui l’Ente si conformava alle indicazioni poste dall’Anac – annuncia una nota dell’Amministrazione comunale comasca –. Le domande riguardano: 1) l’eventuale incompatibilità tra la direzione lavori e l’attività svolta da parte dell’Ing. Pietro Gilardoni, nel periodo precedente il suo incarico pubblico, quando operava in qualità di libero professionista; 2) le modalità esecutive della vasca già realizzata [la B]. L’Amministrazione sta elaborando la risposta, che dovrà essere inviata entro 10 giorni».

«Mi aspettavo una risposta non altre domande, alcune mi hanno sorpreso» ha affermato il sindaco di Como Mario Lucini nelle preliminari al Consiglio comunale di lunedì 30 novembre. [md, ecoinformazioni]

Lungolago/ al via la rimozione della palizzata

palizzata-sul-lungolagoal-via-la-rimozione_63e38ae4-fdbc-11e2-bfdd-01c4b410db12_cougar_image Nella mattinata di lunedì 5 agosto è partita da Piazza Cavour la rimozione della palizzata del cantiere delle paratie, che da anni “occupa” il lungolago fino a Piazza Matteotti. L’intervento, che prevede la posa nella zona di una griglia metallica per consentire la vista del lago ai turisti e ai cittadini comaschi, ha l’obiettivo di restituire alla città uno dei suoi luoghi simbolo.

Paratie: tempistiche e richiami

Il Comune di Como richiama la Regione sull’accordo bonario con Sacaim e annuncia: «Entro il 30 settembre l’analisi sulle criticità connesse allo sviluppo del progetto attuale predisposto da Politecnico e Insubria e entro il 31 dicembre l’ipotesi di proposta progettuale alternativa» (altro…)

Paco: dal ’96 si sa che le paratie sono una vergogna

RondinePaco-SIn una nota per la stampa che pubblichiamo integralmente Paco ricorda che lo scaldalo delle paratie a lago è stato ampiamente denunciato negli anni. Purtroppo però l’attenzione dei media tradizionali al tema è stata fino a pochi giorni fa assai modesta.  Ora, finalmente,  ci si accorge dello scempio.

«1996: Paco promuove le prime iniziative contro il progetto delle paratie a lago 2009: lo scandalo del muro di Como che nasconde la vista del lago Como, 24.09.2009 Paco è sempre stato contrario al progetto delle paratie a Lago: molto prima dello scandalo del muro abbiamo organizzato iniziative per cercare di far capire che non era il caso di stravolgere il rapporto naturale della città con il lago con interventi basati sulla filosofia della difesa da un nemico che nessun cittadino comasco considera tale. La maggior parte delle nostre iniziative è stata nel 1996, ovvero nel periodo in cui il progetto veniva impostato e portato all’approvazione degli uffici comunali:
– richiesto la convocazione del Consiglio comunale per discutere l’ordine del giorno (ODG) proposto con altri consiglieri di minoranza (6 giugno e 17 giugno 1996)
– proposto un emendamento allo stesso odg nel quale si chiedeva di sospendere e di realizzare una serie di interventi “soft” che poi si potranno elencare, previsti da studi assolutamente seri con coinvolgimento del CNR, in grado di risolvere il problema (modesto) delle esondazioni senza impatto (ciò avrebbe potuto dimostrare nei fatti l’assurda inutilità delle paratie). Della posizione di PACO fanno testo i verbali delle riunioni, l’odg e l’emendamento – respinto dalla maggioranza
– organizzato una serie di iniziative pubbliche “Capire il lago” dal 21 al 26 ottobre 1996 (dal lunedì al sabato) con:
dibattito pubblico (tra i relatori l’ing. Rusconi, il dr. Del Pero, e altri)
mostra di immagini delle esondazioni e del lago in negozi ed esercizi pubblici sul lungolago
due incontri pubblici con i cittadini per illustrare le ragioni della nostra totale contrarietà
una manifestazione intitolata “Asciutto bagnato” in cui si è simulata un’esondazione del lago con un lunghissimo triscione e la collaborazione di molti cittadini.
Il nostro impegno è continuato nel 1998 con la presenza critica all’incontro con i progettisti (24 ottobre 1998), nella sala del consiglio comunale.
La nostra opposizione è stata, da subito, al “modello” ingegneristico, comunque impattante e capace di metter a repentaglio una serie di equilibri, che dipinge il lago come
un “nemico” e le esondazioni come un “disastro”.
Oggi è chiaro a tutti quali erano (e sono) i nemici della città e qual è il vero “disastro”. Le forze politiche non sono tutte uguali: c’è chi ha gravi responsabilità per l’assurdo esito di questa vicenda e chi ha cercato in tutti i modi di evitare questo brutto epilogo.
Alla maggioranza che governa Como da 15 anni vanno imputate tutte le responsabilità per il danno che ha inflitto alla vocazione turistica della città».
Progetto per amministrare Como I portavoce: Luigi Nessi, Ermanno Pizzotti, Paolo Sinigaglia, Il consigliere comunale: Bruno Magatti

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