Indennità di disoccupazione frontaliera: sindacati contro Inps

«Chiediamo un incontro con la direzione nazionale dell’Inps affinchè ci vengano spiegate almeno le motivazioni di alcune scelte. Nel frattempo valuteremo assieme ai nostri avvocati possibili cause di lavoro»

Perchè l’ Inps non applica la legge 147? Se lo chiedono i 400 frontalieri comaschi senza lavoro che negli ultimi mesi si sono visti  ritardati i pagamenti della disoccupazione e poi erogati importi ridotti e per una durata limitata a 8 mesi (invece di 12). L’istituto previdenziale infatti, al posto dell’indennità speciale – stabilita dalla 147 – ha deciso di erogare la disoccupazione ordinaria, applicando la normativa comunitaria  secondo la quale i regolamenti entrati in vigore in aprile prevedono che le prestazioni ai disoccupati frontalieri siano a carico dello Stato di residenza. Una decisione che, secondo i sindacati, spetta al Parlamento. «Non esiste un atto specifico delle camere, non c’è un decreto governativo che stabilisce l’abrogazione. Anzi, l’approvazione da parte della camera di miglioramenti alla norma si configura, nei fatti, come una sua conferma».

 Per chiarificare una volta per tutte termini della vicenda i deputati Braga, Narducci, Codurelli, Marantelli (Pd) e Molteni (Lega nord) hanno presentato pochi giorni fa un’interrogazione al ministro del Lavoro. La risposta del sottosegretario Martone è risultata però del tutto insoddisfacente:« ha semplicemente illustrato quello che prevede la legge, senza prendere una decisione. Non ha specificato – continuano i sindacati – con quale legittimità viene decisa la cessazione di validità della legge 147. Alla fine il testo precisa che dal 1 gennaio 2013 anche ai frontalieri rimasti disoccupati si applicherà l’Aspi . Perchè allora mettere oggi in discussione la norma esistente, creata apposta per salvaguardare la particolarità dei lavoratori oltre confine?»

Altra questione aperta riguarda il fondo speciale dei frontalieri, non più alimentato dal 2009 ma ben lontano dall’essere prosciugato: «ad oggi ammonta a circa 300 milioni – commentano i sindacati – ed è costituito dai soldi versati per il 50 % dai lavoratori e per il resto dagli imprenditori svizzeri. Questa cifra è sufficiente a finanziare circa 6-8 anni di indennità speciale. Cosa ne farà l’Inps? Sarebbe sbagliato e illegittimo utilizzarlo per scopi diversi da quello per cui è stato creato».

«Per queste ragioni – concludono le organizzazioni sindacali – chiediamo un incontro con la direzione nazionale dell’Inps affinchè ci vengano spiegate almeno le motivazioni di alcune scelte. Nel frattempo valuteremo assieme ai nostri avvocati possibili cause di lavoro» [Andrea Quadroni, ecoinformazioni]

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