Vince il sì
L’ipotesi di accordo sindacale riguardo l’ospedale Valduce di Como è stato approvato dall’83,4 % dei lavoratori. L’affluernza è stata molto alta, intorno al 75 %
«Questo accordo – commentano la funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil – scongiura qualsiasi ipotesi di licenziamento e riduzione dell’organico. Nessuno accetterà che in questo biennio venga messo in discussione un solo posto di lavoro».Il piano, ricevuto l’avallo dei lavoratori, prevederà nel prossimo biennio un taglio ai benefit (non contrattuale, quindi non sulla busta paga prevista dal contratto collettivo nazionale) che andrà dai 500-600 euro per i medici scendendo fino ai 240 per gli infermieri e 90 per le altre professioni. In questo modo si risanerà il buco da 9 milioni di euro prodotto congiuntamente dai tagli regionali e dalle politiche di gestione precedenti.
«Adesso non ci sono più alibi e l’azienda deve mantenere fede agli impegni presi. Finita la fase uno, comincia ora il monitoraggio e il controllo sull’attività del Valduce». Fra le categorie più colpite c’è quella degli infermieri, che comunque ha votato in massa per il sì. « Chi ha deciso di essere contro l’accordo ha immaginato probabilmente un percorso diverso, di mobilitazione – commentano le organizzazioni – dal canto nostro rispettiamo la scelta e crediamo sia anche un segnale verso le politiche adottate in precedenza».
Per quanto riguarda il part time, i sindacati accolgono con favore l’apertura fatta dal manager Mariella Enoc: «prima c’era un assoluto divieto verso questa richiesta che veniva spesso fatta dalle donne. Cinque anni fa avevamo firmato un accordo che garantiva un minimo spiraglio, adesso la situazione pare sia cambiata».
Entro il 2014 quindi i conti dovranno tornare in pari: «i lavoratori hanno dimostrato la maturità necessaria. Adesso tocca al valduce rispettare l’accordo».
I risultati: Ospedale Valduce 377 sì (89,8%), 39 no (9,3%); Villa Stefania 69 sì (82,1%), 11 no (15,9 %) Costa Masnaga 82 sì (63,6%), 47 no (36,4 %). Totale: 516 sì (83, 5 %) 97 no (15%) [Andrea Quadroni, ecoinformazioni]