“A vent’anni di-vento”, una giornata di riflessioni pensieri e ricordi su Falcone e Borsellino
Una giornata intera per incontrare studenti, istituzioni e giovani del territorio, per fermarsi a riflettere e confrontarsi sui temi della legalità e dell’impegno comune contro la criminalità. Sabato 23 febbraio il progetto UniAmiamo l’Italia in Vespa e libertà propone diversi appuntamenti in tutta la giornata tra Cantù e Mariano Comense.
Gli appuntamenti cominciano al mattino, dalle 9.30 alle 13.00, nell’auditorium dell’istituto Sant’Elia di Cantù, dove Ettore De Lorenzo accompagnato dalla chitarra di Davide Munno incontrerà gli studenti dell’istituto e del liceo scientifico Enrico Fermi, presentando il suo libro Quando avevo vent’anni. Sempre a Cantù nel pomeriggio, alle 16.30 nella Libreria Libux in Via Dante 8 Ettore de Lorenzo e il sindaco Claudio terranno l’incontro Cosa pubblica contro Cosa Nostra”.
In serata, al Circolo della Arti in via E. D’Adda 11 a Mariano Comense, dopo la “cena ad alto tasso criminale”, alle 21:30 Ettore de Lorenzo presenterà Quando avevo vent’anni e a seguire ci sarà il concerto dei 7Grani, autori autori di Caminante brano composto a sostengo del progetto MI-PA | UniAmiamo l’Italia in Vespa e libertà.
«L’incontro con gli studenti del Liceo Scientifico Fermi di Cantù e dell’Istituto Sant’Elia sarà il momento del confronto tra generazioni, tra speranze e disillusioni, sui temi della legalità e dell’impegno comune contro la criminalità – spiegano Alberto Zappa, Andrea Ravazza, Claudio Ravazza e Ettore Romanò – . Il confronto con il Sindaco Claudio Bizzozero si terrà in una libreria. Non in una sede istituzionale. Sta qui il valore simbolico di questo passaggio. La necessità di aprire il dibattito e la riflessione sulla deriva che colpisce la vita pubblica con le sue degenerazioni ed infiltrazioni i cui segni di decadimento, sia morale che culturale, sono ormai tanto presenti nella cronaca quotidiana che rischiano di essere la normalità che dobbiamo accettare e con cui dobbiamo convivere. Ed infine lo spazio alla società civile. Il Circolo della Arti di Mariano Comense è un posto magico: l’ottima cucina abbinata ad iniziative culturali e musicali è elemento centrale dello sforzo eroico della Cooperativa che in questi 15 anni, con fatica, ha gestito questa attività. Noi pensiamo che sarà una serata unica ed imperdibile. Basta vedere il programma. Molto ambizioso ma nello stesso tempo capace di tenere insieme temi impegnativi con la giusta leggerezza ed ironia. Capace di offrire un’idea della lotta e del contrasto alla criminalità che parta dall’amicizia, dalla volontà di trovarsi, di riflettere e al contempo divertirsi e fare festa. Per andare oltre la semplice testimonianza e racconto. La denuncia e la condanna. È un lavoro prezioso ed importante di chi crede nella memoria attiva e nella forza generatrice che i giovani per loro natura possiedono se interrogati e coinvolti. Se spinti alla condivisione ed alla partecipazione».