Enel rete gas a Como, la decisione non convince la Cisl
«Francamente – sostiene il segretario generale aggiunto Gerardo Larghi – si fatica a comprendere quale sia la scelta strategica che il Comune intende adottare su un tema decisivo come quello delle infrastrutture». Sarà più cara la bolletta dopo l’appalto ad Enel?
La decisione di affidare la gestione della rete del gas a Enel non convince la Cisl di Como. «Francamente – sostiene il segretario generale aggiunto Gerardo Larghi – si fatica a comprendere quale sia la scelta strategica che il Comune intende adottare su un tema decisivo come quello delle infrastrutture. La decisione di non considerare anomala l’offerta presentata da Enel è davvero difficile da comprendere, soprattutto perché al di là dei tecnicismi c’erano tutti i presupposti perché la gara fosse sospesa. Questa gara era da invalidare e ora la cittadinanza rischia di pagare caro le conseguenze della scelta della commissione di affidare ad Enel per 12 anni la gestione della rete del gas. Investimenti tanto importanti se portati avanti bloccheranno la viabilità comasca ma soprattutto avranno costi diretti e indiretti tanto imponenti che non potano non ricadere sulle bollette dei cittadini. A meno che l’intento di Enel sia quello di chiedere al Comune il permesso di fare i lavori e far ricadere sull’ente pubblico la responsabilità per il mancato adempimento di questa parte dell’offerta. Perché nessuna azienda che non voglia perdere mette in preventivo un investimento tanto vasto come quello promesso da Enel senza avere la sicurezza di poterlo ammortizzare e ciò potrà avvenire solo a spese degli utenti. Cambiare 60 chilometri di tubi, in gran parte peraltro nuovi e che non necessitano di interventi, in 3 anni appare quanto meno improbabile. Sia chiaro che se così avverrà la responsabilità non potrà che ricadere su chi non ha avuto il coraggio o la freddezza necessari ad intervenire per tempo. Per quanto ci riguarda non intendiamo stare fermi e ci attiveremo per tutelare i cittadini in tutti i modi e in tutte le forme».
Non è ancora una aggiudicazione definitiva dato che, come recita la nota di palazzo Cernezzi, «nel corso dei prossimi trenta giorni verranno effettuate, come previsto dalla normativa, le verifiche delle autocertificazioni presentate dalla società. Successivamente si procederà all’aggiudicazione definitiva (con un atto dirigenziale) ed nei successivi 35 giorni si potrà procedere con la stipula del contratto». [aq, ecoinformazioni]