Respinto nuovamente l’accordo con il Cube

cernezziIniziata nel Consiglio comunale di Como del 6 maggio la discussione sull’Atem per la distribuzione di gas a Como e nell’Olgiatese

Preliminari

«In linea di massima a favore dell’allargamento della Ztl» così si è dichiarata il capogruppo della Lega Nord Alberto Mascetti nelle preliminari al consiglio comunale di Como di lunedì 6 maggio che ha chiesto però di far rientrare tutto in una progetto più ampio con posteggi esterni e di aspettare di trovare una soluzione anche per l’area ex Ticosa, oltre a chiedere maggior rispetto delle regole da parte degli automobilisti contro la sosta selvaggia in viale Varese. Contro il togliere l’offerta all’autosilo di via Auguadri di un euro per tutta la domenica si è schierato Luca Ceruti, M5S, che ritiene il provvedimento controproducente anche in vista appunto dell’allargamento della Ztl in Città murata; il sindaco Mario Lucini ha spiegato che la promozione rimarrà attiva nell’autosilo di Val Mulini e che le due strutture fanno riferimento a zone e tariffe differenti annunciando, dati alla mano per 25 aprile e 1° maggio, che quello di via Auguadri non vede una diminuzione di utilizzo nei festivi anzi (l’offerta vale solo per le domeniche). Laura Bordoli, Gruppo misto, ha ribadito i dati pubblicati sulla stampa riferiti alle perdite a cui andrà incontro l’amministrazione eliminando i posteggi a pagamento in Città murata: 500mila euro. «Per arrivare a un pareggio di bilancio si aumenteranno i costi degli autosilo e introdurranno altri posteggi blu – ha aggiunto – recuperando fondi che altrimenti sarebbero potuti essere usati per migliorare i servizi sociali». Di un altro autosilo, il Valduce, ha parlato Marco Butti, capogruppo Gruppo misto, chiedendo un intervento dell’assessora Gerosa per sollecitare la proprietà a sistemare una delle due casse perché vi si creano code molto lunghe in uscita sia nei festivi che nei feriali.  Ada Mantovani, Adesso Como, ha posto il problema: «Della percezione di una minore sicurezza in città, anche dopo la soppressione del servizio notturno della polizia locale – e chiesto di pensare a – un protocollo d’intesa come 1.000 occhi sulla città, già adottato a Pisa, Roma e in altre città, fra Prefettura, Comune e istituti di vigilanza, che collaborano gratuitamente». Per ultimo l’assessore Lorenzo Spallino ha relazionato al Consiglio su un procedimento di demolizione d’ufficio di opere costruite abusivamente in via Varesina dall’autofficina Pit Stop.

Acsm-Agam

Una piccola delegazione di dipendenti di Acsm, guidata da Femca Cisl Como, ha incontrato, a margine del Consiglio, il sindaco per discutere dell’affidamento a Enel rete gas distribuendo poi un volantino che pone diverse domande. Come mai gli impianti rimangono a Acsm-Agam, se ci saranno rincari, perché cambiare 60 chilometri di tubi «che attualmente già esistono, sono posati da poco, ed in ottime condizioni», posandone 20 chilometri all’anno bloccando con i cantieri la città. Un incontro a cui si sono aggiunte le minoranze che hanno chiesto una sospensione dei lavori per potervi partecipare.

Cube

Ripresa la discussione sulla delibera che respinge un nuovo accordo fra Comune e Cube Srl, respinto dal Tar lombardo per carenza di motivazioni, si sono affrontati gli emendamenti. Bocciati, uno ritirato, quelli proposti dal capogruppo di Adesso Como Alessandro Rapinese, con parere contrario degli uffici, bocciati anche quelli presentati da Enrico Cenetiempo, Pdl. Con un curioso qui pro quo la proposta di Cenetiempo di aggiungere nella delibera l’aggettivo bonario ad accordo su cui la Giunta, tramite l’assessore Marcello Iantorno si era espressa favorevolmente, è stata bocciata dato il parere contrario del capogruppo del Pd Stefano Legnani: «È improprio potrebbe essere fonti di equivoci». Passato invece l’emendamento di Legnani per: «Rafforzare il concetto di quantificazione del canone, per il sedime dell’area nuda e la concessione del diritto di superficie».

Al voto contraria Adesso Como, «è una delibera nata male e finita peggio» per Rapinese, usciti Pdl, «facciamo quello che avete fatto voi nella scorsa amministrazione» ha detto Cenetiempo, Gruppo misto, «il dubbio prevale su questa delibera» ha dichiarato Butti, Per Como, a favore la maggioranza e la Lega, dopo diverse consultazioni all’interno del proprio partito ha precisato Mascetti.

Ambito territoriale

La discussione è così passata alla definizione della convenzione per l’Atem (Ambito territoriale minimo) per la distribuzione del gas che comprende Como e altri 44 Comuni dell’Olgiatese. È un obbligo di legge ha spiegato l’assessora Daniela Gerosa che ha precisato come, con la liberalizzazione del mercato, al capoluogo spetterà il ruolo di stazione appaltante per una gara d’appalto che comprenderà tutto questo nuovo ambito. Passando quindi dalle attuali gare, anche per singole Amministrazioni, a un unico grande bando. La convenzione deve essere approvata da tutti i Comuni e vi entreranno a far parte tutti quelli che ora hanno già affidato il servizio, che sono 6, per un paio la scadenza dei contratti è nel 2023 o addirittura 2040, il capoluogo vi entrerà a far parte fra 12 anni, e quelli ora in proroga. Nelle domande di chiarimento molte le richieste di dati, sia dalla maggioranza, per Paco-Sel Vincenzo Sapere, che d’opposizione. «Il documento non si può cambiare perché è già stato approvato da alcuni Comuni – ha detto Bordoli – Non era emendabile in Commissione e ora in Consiglio, come è stata fatta la bozza?». Infatti già 14 Amministrazioni hanno approvato la delibera ha risposto Gerosa, la discussione è stata poi aggiornata a lunedì prossimo data l’ora. [Michele Donegana – ecoinformazioni]

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