Dalle militanze al volontariato: un approfondimento critico
Si è tenuto sabato pomeriggio 11 maggio 2013, a Como presso la Circoscrizione 3 di Camerlata, un nuovo appuntamento del progetto “Lavoro/memoria” promosso dall’Istituto di Storia Contemporanea Pier Amato Perretta con la partecipazione di Acli, Cgil, Cisl e Uil, dedicato al tema dell’evoluzione dell’impegno sociale e politico “dalle militanze al volontariato”. Guarda i video sul canale Yotube di ecoinformazioni.
Il pomeriggio si è articolato in tre momenti.
Nel primo si è fornito un aggiornamento sul lavoro di studio riguardo alla collocazione delle fabbrica a Como durante il Novecento, lavoro che sta prendendo la forma di una serie di mappe/atlanti in grado di fornire una base di studio ai diversi problemi attinenti all’industrializzazione di Como e allo sviluppo del movimento operaio. L’anno scorso era stata presentata una prima mappa relativa agli opifici documentati all’inizio del Novecento, mappa che aveva comportato non pochi problemi metodologici, quest’anno si è lavorato a due altre mappe, assai più complete e stimolanti, relative alle industrie tessile del 1940 e agli impianti di tutti i settori documentati nel 1975 da una pionieristica indagine conoscitiva gestita dal C.U.Z. (Consiglio Unitario di Zona), struttura sindacale che aveva proprio la funzione di fare da cerniera tra le fabbriche e il territorio.
Il secondo momento dell’approfondimento è stato dedicato alla riflessione sul tema centrale del pomeriggio: il passaggio “dalle militanze al volontariato”. Due interventi molti densi di Alberto Burgio e di Giovanni Bianchi hanno affrontato l’argomento calandolo nella prospettiva storica della crisi delle democrazie occidentali, dello “stato fiscale” e delle organizzazioni di massa della sinistra. Il passaggio dalle forme di impegno sociale e politico tipiche degli anni Sessanta e Settanta a quelle del nuovo millennio è al tempo stesso radicale e sfumato: i due modelli differiscono per molti aspetti (per esempio la sottolineatura dell’impegno “per il presente” rispetto a quello “per il futuro”), ma hanno anche molti tratti in comune. Dalle analisi convergenti dei due “testimoni privilegiati” – uno afferente al mondo della sinistra di classe, l’altro a quello della sinistra cattolica – è emerso il ruolo centrale delle organizzazioni di massa, la cui scomparsa o radicale mutazione è ciò che davvero fa la differenza tra oggi e i decenni passati. I due interventi seguiti con molta attenzione dal numeroso pubblico convenuto hanno fornito materia di molte riflessioni, stimoli a molti approfondimenti che potranno venire nello sviluppo del progetto “Lavoro/memoria”.
Il terzo momento è stato dedicato alla presentazione del volume Vite militanti di Andrea Paredi, figura molto importante nell’organizzazione sindacale comasca negli ultimi decenni. Il libro, pubblicato nell’ambito del progetto e edito da Nodo Libri, è una testimonianza assai articolata e per molti versi del tutto inedita su diversi aspetti e vicende del mondo del sindacato a Como dall’inizio degli anni Sessanta ad oggi: vi sono ricordati numerose figure di militanti dei decenni passati e moltissime vicende (lotte, vertenze, incontri, iniziative o anche solo fatti curiosi) che sono purtroppo caduti nel dimenticatoio; sarebbe invece assai importante recuperarli alla memoria collettiva.
L’autore, che proprio sabato compiva 76 anni, è stato festeggiato dal pubblico di amici e amiche. [Fabio Cani, ecoinformazioni]