Bocciata la proposta di biasimo
Nessuna sorpresa a Palazzo Cernezzi, la maggioranza respinge la mozione di biasimo dell’operato del sindaco, che raccoglie la solidarietà di tutti per la lettera minatoria ricevuta. Incomincia l’ultimo passaggio in aula del Pgt
Parole di lode per gli interventi di sindaco e prefetto di Como ai festeggiamenti per il 2 giugno sono state spese dal capogruppo di Paco-Sel Luigi Nessi, nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di lunedì 3 giugno, che ha chiesto di ridurre le spese militari per aumentare quelle sociali, mentre Luca Ceruti, M5S, ha chiesto chiarimenti all’assessore Lorenzo Spallino su un tweet riguardante la costruzione di un posteggio nei pressi del nuovo Ospedale S. Anna, solo una burla la replica a margine della seduta dell’assessore. Mario Molteni, Per Como, ha rilevato come i lavori al cimitero di Monte Olimpino non siano ancora finiti, nonostante le rassicurazioni in contrario. L’assessora Gisella Introzzi ha preso spunto da un articolo apparso su La Provincia, che parlava della gestione “in proprio” delle iniziative musicali in piazza Volta da parte degli esercenti, per ribadire la filosofia del Comune: «No ad un intervento dall’alto, ma un calendario unico e un programma concordato». «Aspetto di vedere il programma» le ha replicato Ada Mantovani, Adesso Como.
Lettera di minacce al sindaco
Nelle mattinata è arrivata al sindaco Mario Lucini una lettera minatoria e piena solidarietà gli è stata espressa dal capogruppo di Como civica Marco Tettamanti che ha espresso «sdegno contro questo gesto indegno e vile». Anche alcuni cittadini si sono presentiti prima dell’inizio dei lavori per esprimere solidarietà al primo cittadino e nel corso del dibattito diverse espressioni di solidarietà sono venute da maggioranza e opposizione.
Mozione di biasimo
Fatto l’appello, l’aula ha affrontato la mozione di biasimo, già annunciata dal capogruppo di Adesso Como Alessandro Rapinese, a cui è stato negato l’accesso a un incontro fra sindaco e alcune categorie sull’allargamento della Ztl (la mozione 1, 2). Il diretto interessato ha deciso di non partecipare alla discussione ma solo al voto, essendo parte in causa, e la mozione, sottoscritta dall’opposizione, è stata presentata da Ceruti: «Proprio perché il nostro movimento si batte per trasparenza e partecipazione». «Rapinese è stato allontanato con sufficienza – ha aggiunto – penso che spesso ci sia della sufficienza che rovini i rapporti fra maggioranza e minoranza». Di «profondo avvilimento» ha parlato Anna Veronelli, Pdl, che ha chiesto di stare attenti a «questo campanello di allarme, immaginatevi nelle stesse condizioni del consigliere, senza che vi venga permesso anche solo di ascoltare». «Il sindaco, dopo un anno, deve capire ormai quali sono i comportamenti da tenere» ha aggiunto il capogruppo del Pdl Francesco Scopelliti, «non vedo perché Rapinese non potesse partecipare a un incontro sull’allargamento della Ztl» ha proseguito il capogruppo della Lega Alberto Mascetti, «lo avrei fatto entrare e cercato di tendere la mano» ha dichiarato Marco Butti, Pdl, «ha perso un’opportunità» ha chiosato Diego Peverelli, Lega. «Probabilmente lei sta imparando oggi a fare il sindaco di questa città» ha dichiarato Enrico Cenetiempo, Pdl, «i consiglieri rappresentano migliaia di cittadini, perché precludere la possibilità di partecipare, anche solo come uditori?» ha aggiunto Mantovani. «Spesso noi della minoranza ci siamo sentiti esclusi o trattati male o offesi – ha detto Laura Bordoli, Gruppo misto – Cerchiamo di metterci tutti in discussione».
«Sono rimasto molto sorpreso dalla mozione» ha detto il diretto interessato, il sindaco Lucini, che ha ricordato i moltissimi incontri sull’argomento tenuti da lui e dagli esponenti della sua Giunta, anche perché «l’incontro non era pubblico, ma per rendere conto degli esiti della proposta, dopo uno tenuto precedentemente». E proprio su questo aspetto di riservatezza si è concentrato il primo cittadino. Le minoranze hanno lamentato il fatto della pubblicizzazione dell’incontro in questione sulla stampa, mentre la maggioranza ha pienamente condiviso l’operato del sindaco, «è nel suo pieno diritto incontrarsi privatamente», e chiesto, per bocca di Nessi, di ritirare la mozione, che è stata poi votata divisa in due punti.
Il primo sull’operato del primo cittadino con voto segreto, il secondo, sull’invito alla Giunta, palese. E con voto segreto 21 consiglieri hanno espresso la propria contrarietà, solo 9 si sono espressi a favore (uscito dall’aula Peverelli). Anche il secondo punto non è passato contraria la maggioranza, astenuti sindaco e Molteni, favorevole solo l’opposizione.
Pgt
L’assessore all’Urbanistica Lorenzo Spallino ha poi avuto il tempo di presentare [guarda le slide dal sito dell’assessore] il secondo passaggio in aula del Piano di governo del territorio, dopo la pubblicazione e le osservazioni raccolte. «Molte sono state respinte» ha dichiarato per la tutela del territorio e della visione d’insieme del Piano che va a tutelare in maniera ampia il territorio comunale: «Abbiamo anche aggiunto una rete ecologica locale di tampone alla rete ecologica provinciale». Per l’assessore infatti gli interventi di edificazione saranno solo nelle zone già urbanizzate tranne due di proprietà dell’Ospedale S. Anna. Data l’ora l’argomento è stato rimandato a martedì 4 giugno. [Michele Donegana – ecoinformazioni]