Approvata l’Irpef, si passa alla Tari

comunecomoDopo la seduta fiume di 12 ore a Palazzo Cernezzi si discute della tassa sui rifiuti.

 

Irpef

Dopo essere arrivati a concludere con l’approvazione del nuovo Regolamento per le aliquote Irpef dopo le 8 e mezza del mattino di mercoledì 23 luglio, dopo una seduta di 12 ore iniziata nelle serata precedente, nella stessa serata si è tenuta un’altra seduta per la discussione della tassa rifiuti (Tari).

Una pausa di una decina di ore dopo che la maggioranza ha approvato l’aumento dell’addizionale Irpef all’8 per cento resistendo all’ostruzionismo dei consiglieri di minoranza, che sono arrivate al traguardo, la bocciatura degli ultimi emendamenti di Diego Peverelli, Lega, e le dichiarazioni di voto, solo in tre (i due esponenti della lega e Segio Gaddi, Fi).

Una nottata tesa, con frecciate fra i due opposti schieramenti e il sindaco, Mario Lucini, che ha cercato di dialogare, a latere dell’assemblea, con alcuni consiglieri di opposizione e ha cercato di tenere a freno i più irrequieti fra gli esponenti di maggioranza, che aveva come mandato di non intervenire per cercare di far andare più spediti i tempi della discussione.

 

Tari

Più disteso invece il clima nella serata successiva. «Sono disponibilissimo al dialogo» ha detto Peverelli dichiarando di voler tenere bassi i toni, mentre dalla maggioranza Italo Nessi, Como civica, ha difeso l’operato delle minoranze, con cui auspica il dialogo, rispetto a quanto riportato da una testata locale essendo l’ostruzionismo un diritto.

Lucini ha presentato la delibera sulla Tari, ricordando le parti da cui è composto, una fissa, data da coefficienti come la grandezza dell’alloggio, e una variabile, il numero degli abitanti. Rispetto all’anno scorso il gettito sarà sostanzialmente invariato con leggere differenze fra le due componenti e si raggiungerà la cifra di 13.019.241 euro, dal pagamento della tassa sono esclusi circa 2mila nuclei famigliari che dichiarano un reddito inferiore ai 5mila euro di Isee.

La discussione è stata l’occasione per affermare cosa non va nella nuova raccolta dei rifiuti. Marco Butti, Gruppo misto, ha criticato i mesi di consegna dei bollettini e l’ingombro di marciapiedi e strade dato dai bidoni, carrelli e sacchi della spazzatura, Alessandro Rapinese, Adesso Como, si è lamentato della raccolta del vetro notturna, che non permette di dormire dato il fragore prodotto, «è vero che i cittadini si lamentano» ha aggiunto dalla maggioranza Vincenzo Sapere, Paco-Sel, «se si deve aprire un contenzioso con Aprica, che si apra» ha esortato. Peverelli ha chiesto di aumentare la tassa agli ipermercati ritenendola troppo bassa: «Negli ultimi anni sono sempre in un qualche modo stati aiutati». Passaggi per la raccolta fatti in orari non consoni sono stati segnalati da Ada Mantovani, Adesso Como, mentre Mario Molteni, Adesso Como, ha segnalato nuovamente che ora gli addetti non passano più all’interno dei condomini, dovendo i cittadini portare a bordo strada i carrelli, e contraria all’aumento di quanto richiesto a alberghi, bar e ristoranti si è dichiarata Laura Bordoli, Ncd, «ho delle perplessità, andiamo a appesantire una situazione già pesante».

Nella replica Lucini ha ammesso «certamente ci sono aspetti da affinare» e sugli ipermercati ha ricordato come la tariffa più alta «per i banchi del mercato che coprono 6 metri quadri, mentre per i supermercati sono su 1.500 metri quadri di superficie e si compensa quindi ampiamente».

Cinque gli emendamenti presentati e sette gli ordini del giorno, bocciati dalla maggioranza i primi 4 affrontati dall’aula su cambiamenti di aliquote, solo uno, presentato da Mantovani per un cambio nei confronti di banche e istituti di credito, ha ricevuto l’apporto di parte della maggioranza senza però riuscire a passare. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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