Tari

In arrivo la Tari a Como

facciatapalazzocernezziSpediti 43.566 modelli F24 spediti ai cittadini, la prima rata il scade il 16 maggio, per la prima volta verranno spediti anche via posta elettronica (a 3.819 soggetti).

 

«Per il 2016 le tariffe Tari a carico delle famiglie e delle attività commerciali saranno in diminuzione – viene annunciato –. I costi di smaltimento dei rifiuti e i costi legati al forno inceneritore sono stati inferiori rispetto al 2015 e di conseguenza, trattandosi di un servizio che non si paga con la fiscalità e le tasse ma con la ripartizione dei suoi costi, le tariffe saranno inferiori. Per quanto riguarda le utenze domestiche, ossia le famiglie, le tariffe saranno in diminuzione in percentuali comprese tra l’1,50% e il 2,50% a seconda del numero dei componenti e dei metri quadrati. Per quanto riguarda le utenze non domestiche (bar, ristoranti, alberghi…) i costi saranno invariati o leggermente in diminuzione (- 0,05%)».

La prima rata andrà pagata nel capoluogo lariano entro il 16 maggio, la seconda entro il 16 novembre, si potrà pagare anche in un’unica soluzione entro il 16 giugno.

Per quanto riguarda il recapito: «Dall’anno prossimo, i due sistemi di invio (posta ordinaria e posta elettronica) saranno alternativi, consentendo così di ridurre le spese di spedizione. L’indirizzo mail potrà essere comunicato all’Ufficio tributi scrivendo a bancadati.tari@comune.como.it; a questo stesso indirizzo si potranno comunicare eventualmente anche i propri dati catastali. Per eventuali richieste di chiarimenti o per comunicare variazioni, si dovrà utilizzare la mail ufficio.tassarifiuti@comune.como.it».

«L’obiettivo è potenziare gli strumenti che la tecnologia oggi ci mette a disposizione per agevolare il più possibile gli adempimenti dei cittadini ed evitare inutili code – dichiara Paolo Frisoni, assessore alle Politiche finanziarie e tributarie –. Il prossimo passo potrebbe essere quello di consentire ai contribuenti di accedere direttamente alla propria posizione Tari attraverso una password personale ed è un’ipotesi cui gli uffici stanno già lavorando». [md, ecoinformazioni]

Tariffe Tari Comune di Como

8 COMOCOMUNELe opposizioni abbandonano l’aula per protesta contro la replica dell’assessore Frisoni.

 

Preliminari

Contro la chiusura della piscina olimpionica hanno preso posizione, nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di lunedì 22 giugno, Roberta Marzorati, Per Como, e Luca Ceruti, M5s, «quasi due anni fa chiesi di rivedere il contratto con Federazione italiana nuoto che non sa come mantenere la struttura». Luigi Nessi, Paco-Sel, ha messo in evidenza due punti dei decreti attuativi del Job Act, «il controllo a distanza dei lavoratori senza nessun accordo con i sindacati» e l’assunzione di disabili, oltre a ricordare la legge di iniziativa popolare per riconoscere a rom e sinti lo status di minoranza etnica, mentre il leghista Giampiero Ajani ha come di consueto elencato le malefatte di alcuni immigrati in Italia.

Laura Bordoli, Ncd, ha invece esternato il proprio stupore quando ha scoperto che il nucleo comunale di polizia tributaria «sta facendo un trasloco ed è in smobilitazione, quando si annuncia un suo potenziamento per combattere l’evasione e un aumento dei controlli». Per questo ha annunciato una interrogazione per sapere, oltre a qualche chiarimento, «se la Giunta pensa di esternalizzare il servizio dei controlli, aumentando ancora i costi per il Comune e andando nella direzione opposta rispetto alla valorizzazione del personale interno, che in questo caso poteva essere potenziato sia nelle mansioni che nel numero di addetti».

«Pd e Pdl sono la stessa cosa, sono vent’anni che lo dico» ha affermato Alessandro Rapinese, Adesso Como, a proposito della notizia di stampa che ha riferito come, per la gestione di alcuni servizi di Ca’ d’industria – una assegnazione finita in tribunale, senza poi nessuna pendenza –, si presentarono due aziende differenti: Una che faceva riferimento all’area dell’allora sindaco Bruni e a Comunione liberazione e l’altra invece a parenti del consigliere regionale democratico Luca Gaffuri.

Per ultimo il sindaco Mario Lucini ha annunciato l’individuazione del nuovo segretario comunale e riferito di un contatto con l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia: «Dal 10 luglio probabilmente verranno aperti i raccordi verso Nord per l’autostrada di Como dalla Tangenziale».

 

Cessione aree

Come primo punto all’ordine del giorno l’assemblea ha affrontato la Determinazione annuale dei prezzi di cessione delle aree in proprietà e in diritto di superficie per il 2015. Una determinazione passata senza colpo ferire senza nessun intervento.

 

Tariffe Tari 2015

Un esito ben diverso rispetto alla approvazione delle nuove tariffe della Tari, approdate in aula dopo il passaggio del Piano finanziario. Già qualche scintilla si è vista durante la presentazione della delibera da parte dell’assessore Paolo Frisoni che ha dichiarato essere «non opportuno prolungare i lavori del Consiglio comunale su questo argomento già ampiamente dibattuto» (per la discussione sono stati convocati due sedute supplementari). «Quando ci porterà il Bilancio di previsione in aula così come promesso» ha ribattuto negli interventi Marco Butti, Gruppo misto, «abbiamo fatto 4 sedute sul Piano finanziario – ha aggiunto Ceruti – che è la somma, non sulle tariffe puntuali». L’assessore ha ricordato gli aumenti, per le utenze domestiche il maggiore, 2,8%, tocca ai single che vivono in 50 metri quadri, mentre per le utenze non domestiche si raggiunge un massimo del 6,5%. «Sono convinto che i maggiori servizi presenti – ha affermato Frisoni – renderanno accettabile l’aumento». Si è un po’ discostato dalla prassi il presidente della Commissione competente Giorgio Selis, Como civica, quando dopo aver riferito dei lavori della stessa ha annunciato subito la propria asten2015-06-22 23.13.14sione per rimarcare la contrarietà agli aumenti, mentre Rapinese si è lamentato della mancanza del verbale. «L’amministrazione di sinistra strozza il ceto medio» ha detto Ajani, «avete aumentato le tasse più di chiunque altro» gli ha fatto eco Rapinese, «si colpiscono sempre gli stessi settori, le attività produttive che fanno fatica» ha aggiunto Bordoli.

Nella replica Frisoni ha ribadito che quanto detto «non vuole minimamente intaccare le prerogative dei consiglieri» e ha risposto in maniera politica ai diversi interventi. Sul Bilancio di previsione ha ricordato la proroga al 31 luglio, sul nucleo di polizia tributaria ha annunciato lo spostamento delle tre persone dedicate ai vigili, perché se fossero state mantenute negli uffici avrebbero perso diverse indennità. La risposta ha un accenno alla vendita delle farmacie comunali, «faceva parte di un percorso precedente» intendendo forse la concessione della gestione a Csu, ha scatenato le ire delle minoranze, che, dopo un breve contraddittorio, sentitesi prese in giro hanno abbandonato in massa l’aula. Anche dalla maggioranza Vincenzo Sapere, Paco-Sel, si è lamentato con il sinsaco «non può rispondere così, è l’assessore di tutti…»

Ritirati, considerati inammissibili o bocciati tutti gli ordini del giorno e gli emendamenti presentati dall’opposizione, non più presenti in aula, la delibera è stata votata dalla sola maggioranza con 15 voti favorevoli e 3 tre astensioni. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

Tari 2015

facciatapalazzocernezziLa Giunta Lucini approva le nuove tariffe: prima rata il 30 settembre, seconda 16 novembre.

Dopo l’approvazione del Piano finanziario del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti da parte del Consiglio comunale: «La giunta ha provveduto a deliberare le nuove tariffe della Tari per le utenze domestiche e non domestiche».

«La proposta di delibera dovrà ora essere approvata dal consiglio comunale – spiega Palazzo Cernezzi –. Alla base del calcolo c’è il piano finanziario del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti che per il 2015 ammonta a 13.556.000,00 e che, da normativa, deve essere integralmente coperto dalla tariffa».

«La tariffa è composta da una quota fissa e una quota variabile – ricorda il Comune di Como –. Per le utenze “non domestiche” soggette a tariffa giornaliera, la tariffa è determinata in base alla corrispondente tariffa annuale del tributo, rapportata a giorno e maggiorata del 50%». Confermata: «L’esenzione dal pagamento per le utenze con un Isee (indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a 5mila euro».

Ai comaschi arriveranno a casa i modelli F24 per effettuare i pagamenti e le scadenze sono il 30 settembre e il 16 novembre 2015: «Sull’importo della (Tari) si applica il tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni ambientali (articolo 19 del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992 n. 504) – ricordano da via Vittorio Emanuele II – in misura pari all’aliquota del 5% deliberata dall’Amministrazione Provinciale di Como» (Utenze domestiche, Utenze non domestiche). [md, ecoinformazioni]

Approvato il Piano finanziario dei rifiuti

COMO COMUNE 3Passa a Palazzo Cernezzi il documento propedeutico alle nuove tariffe della Tari, un po’ più di sostegno all’Istituto Perretta, la segnalazione sulla carta d’identità se un cittadino è un donatore di organi.

 

Preliminari

Per primo Luca Ceruti, M5s, nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di lunedì 8 giugno, ha denunciato la nascita di una baraccopoli attorno all’edificio cosiddetto Santarella nell’area ex Ticosa chiedendo cosa abbia intenzione di fare l’Amministrazione, mentre Luigi Nessi, Paco-Sel, ha risposto alle provocazioni xenofobe di Giampiero Ajani ricordando normali reati commessi da italiani, l’esponente leghista continua a elencare misfatti commessi da immigrati prima di ogni seduta. Marco Butti, Gruppo misto, si è lamentato per il mancato accesso agli atti sulla questione dei nuovi controlli dell’Anac sul cantiere delle parati e la mancanza anche di una risposta oltre ad annunciare una interrogazione sulla vicenda della casetta smantellata lungo la passeggiata a lago. Un argomento per cui anche Laura Bordoli, Ncd, ha presentato un’interrogazione sulle «conseguenze legali per comportamenti del tutto approssimativi utilizzati dal Comune e dei danni di immagine che ne conseguono». La consigliera ricorda che per «le operazioni di smontaggio e trasporto inizialmente sia stata incaricata una società riconducibile a Ballerini, già fallito e con debiti verso il Comune di oltre 100mila euro e anche verso una partecipata», «che è stata forzata una serratura, chi l’ha autorizzato?», che erano presenti mezzi di Csu e si chiede a che titolo. Del Notiziario comunale si è lamentata Ada Mantovani, Adesso Como, per la mancanza di notizie sull’andamento dei lavori dei rappresentanti di Anac in Comune e sulle trattative con Multi per l’area ex Ticosa. Anna Vernonelli, Fi, ha annunciato la consegna ai consiglieri di una nuova versione dello Statuto, frutto dei lavori della Commissione speciale per la riforma dei documenti fondamentali comunali, mentre l’assessore Luigi Cavadini ha ricordato il documentario sul Lario, fatto con riprese aeree, di Yann Arthus-Bertrand.

 

Piano finanziario rifiuti

La discussione si è quindi spostata sugli emendamenti alla delibera che delinea il Piano finanziario anno 2015 del servizio di gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Dichiarati inammissibili molti degli ordini del giorno proposti da Ajani e bocciati gli ultimi due rimasti si è arrivati alle dichiarazioni, scontate, di voto. Nonostante gli interventi nelle sedute precedenti la maggioranza si è allineata e ha votato il documento, solo Raffaele Grieco, Pd, si è astenuto, mentre Gioacchino Favara, Pd, e Vincenzo Sapere, Paco-Sel, sono usciti dall’aula, contraria l’opposizione.

 

Istituto Perretta

L’aula ha quindi affrontato la mozione di Ceruti per un maggiore sostegno all’Istituto di storia contemporanea Pier Amato Perretta, che ha incontrato il supporto di praticamente tutto il Consiglio. Si sono espressi a favore ricordandone l’operato Andrea Luppi, Pd, e Luigi Nessi e anche il sindaco Mario Lucini, che ha confermato «l’assoluta attenzione e l’intenzione di collaborare» con la struttura culturale comasca. Il primo cittadino ha ricordato come la su amministrazione abbia ripreso a pagare con puntualità la quota associativa, «che era ferma al 2008», ribadendo l’intenzione di «mantenere gli impegni assunti», anche se «molto più complesso è destinare ulteriori risorse». Al voto solo Sergio Gaddi, Fi, si è astenuto.

 

Donazioni di organi

Approvata anche a maggioranza, con solo una modifica, la proposta, sempre di Ceruti, di segnalare sulla carta d’identità se il cittadino è un donatore di organi o meno.

 

Immigrazione

Bocciata invece la proposta di Butti di invitare Villa Saporiti a non utilizzare la ex caserma dei carabinieri di via Borgo Vico come luogo di accoglienza per profughi. «Il Comune di Como fa già tanto per l’accoglienza» ha affermato il consigliere invitando la Provincia a cercare soluzioni alternative. Con lui i leghisti, Diego Peverelli ha invitato la Chiesa cattolica, dal papa in giù, a prendersi in carico gli immigrati, e Adesso Como. «Como ha già fatto a sufficienza» ha detto Alessandro Rapinese per cui non possono essere accolti tutti indiscriminatamente. La maggioranza si è espressa invece in maniera contraria ricordando le esperienze di accoglienza del passato, Patrizia Liss, Pd, e Luigi Nessi, «com’è possibile stare sereni in queste situazioni di disagio?»

Arrivati alle 23.15 all’ordine del giorno c’erano ancora due argomenti, ma da solo 4 giorni, mentre a regolamento ne servono altri due per poter essere discussi e la seduta è quindi stata aggiornata al lunedì successivo. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

Prosegue la discussione sulla Tari

8 COMOCOMUNEDibattito accesso e qualche frattura in maggioranza sull’aumento della tassa sui rifiuti a Como.

 

Preliminari

In molti hanno preso la parola nelle preliminari dal Consiglio comunale comasco di giovedì 4 giugno, al rientro dal ponte per la festa della Repubblica. Luigi Nessi, Paco-Sel, ha ricordato la campagna per Un’altra difesa possibile «sono state raggiunte le firme e presentate al Parlamento» lamentandosi delle spese militari che potrebbero essere indirizzati verso l settore sociale. Patrizia Lissi, Pd, ha ricordato la due giorni di festeggiamenti a Rebbio, mentre Giampiero Ajani, Lega, ha chiesto una revisioni della campagna di verifica delle caldaie «fanno dei controlli campione sempre agli stessi» e, dimostrando la consueta xenofobia, elencato, come nelle preliminari dei Consigli precedenti, le malefatte degli immigrati in Italia. Luca Ceruti, M5s, si è rallegrato dell’esito della vicenda della casetta abusiva sul lungolago, ora rimossa, mentre sempre a proposito di una zona a riva Alessandro Rapinese, Adesso Como, ha denunciato la scarsa igiene del nuovo ghiaino in piazza De Gasperi, citando il Regolamento di igiene comunale e l’Asl, annunciando una interrogazione. Di un’altra piazza ha parlato invece Laura Bordoli, Ncd, «credo sia scandaloso pensare di spendere 700mila euro per rifare una piazza che è già bella». Per ultimo il sindaco ha preso la parola per annunciare il controllo Anac al cantiere per le paratie e fare una smentita sull’area ex Ticosa «rispetto al titolo di un quotidiano locale» per quanto riguarda «l’ipotetica scelta di regalare il Santarella». «È in corso una discussione sulla ristrutturazione per un utilizzo pubblico» ha precisato.

 

Tari

Dopo l’insediamento e un minuto di raccoglimento per ricordare Romano Pozzana, storica figura del Teatro sociale di Como, la discussione è ripresa sulla tassa sui rifiuti.

Subito si sono viste fratture all’interno della maggioranza con Gioacchino Favara, Pd, che ha parlato di «qualche distrazione nel fare questo bando» e del bisogno di «recuperare alcune storture». Una autocritica è stata fatta anche da Vincenzo Sapere, Paco-Sel, «ci siamo fidati degli uffici» ha detto aggiungendo «è stato fatto un errore, non bisogna commettere uno ulteriore». «O si porrà rimedio – ha concluso – o io non voterò questa delibera, mi asterrò o uscirò». Contrario anche Raffaele Grieco, Pd.

Scontate le proteste dell’opposizione. «Sono contento che qualcuno abbia letto il testo due anni dopo» ha esordito ironicamente Ceruti, ricordando la proposta pentastellata di annullare i bando respinta appunto due anni fa dall’aula. Sull’evasione ha preso la parola Rapinese «com’è possibile non essere in grado di esigere la tassa? Mi si dice che non abbiamo abbastanza personale, sono 12 persone. A me non è arrivata la Tari, siamo di fronte a incompetenti per la parte tecnica e la parte politica». La sua collega di gruppo Ada Mantovani ha ricordato la performance della task force anti evasione «sono stati recuperati 4mila euro in un anno!?!» Ajani si è concentrato sul capitolato rivolgendosi all’assessore Magatti: «Ma ha presenta cosa vuol dire pulire 8mila pozzetti in un anno? Sono venti al giorno… Ma quando mai?» «È inutile fare tre passaggi di pulizia al giorno in centro se sono fatti come quello che è fatto attualmente» ha rincarato Marco Butti, Gruppo misto. E una diminuzione dei servizi per una diminuzione dei costi è stata auspicata da Bordoli che ha aggiunto «spero che le assunzioni aggiuntive che sono state fatte siano a termine».

A tutti ha risposto un appassionato Bruno Magatti con un lungo intervento, dati alla mano. Per primo ha contestato le cifre. «Rispetto a quanto riportato sui giornali l’aumento non è del 5 per cento, ma si tratta di un incremento medio del 3,74%» ha affermato ricordando i costi medi per una famiglia di 3 persone in altri capoluoghi secondo una stima fatta da Federconsumatori «mentre a Como si pagano 212 euro l’anno, a Parma sono 291, a Varese 227, a Milano 320 e a Salerno 473». L’assessore ha ribadito come si possa pensare di diminuire i costi toccando l’80% di differenziata, che oggi è arrivata solo al 65%, andando a incidere sui costi di smaltimento all’inceneritore già ora fortemente ridotti rispetto al passato. Lo spirito stesso del passaggio a una nuova forma di raccolta differenziata è stata rivendicata da Magatti: «Non è stato un cambiamento imposto, ma una decisione desiderata e voluta». «Ci sono state tante piccole cose che Aprica non fa come dovrebbe – ha aggiunto – ma per primi sono i cittadini i verificatori degli appalti, ribadendo di avvisare prontamente gli uffici alla e-mail dedicata per ogni segnalazione».

Finito il dibattito si è passati agli ordini del giorno e sono passati quelli di maggioranza per «aprire un confronto con Aprica per una ridefinizione almeno parziale della tipologia dei servizi», contrario però Sapere «ci potrebbe essere un ricorso della ditta arrivata seconda a questo bando europeo», quello per l’introduzione della riscossione nel Piano secutivo di gestione, «è assurdo formulare un odg per quello che l’amministrazione dovrebbe fare normalmente» ha detto Butti, la pubblicazione dei dati della customer satisfaction, chiesta da Butti. Dato l’approssimarsi della mezzanotte la discussione si è interrotta a metà degli ordini del giorno, sedici in totale, e riprenderà lunedì 8 giugno. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

Tasse a Como

facciatapalazzocernezziImu e Tasi: acconti entro il 16 giugno con aliquote e detrazioni 2014. Saldo entro il 16 dicembre. Tari rinviata a settembre.

 

«Entro il 16 giugno andranno versati gli acconti di Imu e Tasi – spiega Palazzo Cernezzi –. Le aliquote e le detrazioni di riferimento sono quelle deliberate dal consiglio comunale per il 2014. Il saldo andrà poi versato entro il 16 dicembre. Per quanto riguarda il pagamento della Tari (tariffa rifiuti), le scadenze – che saranno poi fissate dal consiglio comunale – slittano a dopo l’estate, presumibilmente a settembre la prima rata e a ottobre/novembre la seconda rata. Gli avvisi di pagamento con l’importo da versare e le date di scadenza dei pagamenti, saranno recapitati direttamente a casa di ciascun contribuente». [md, ecoinformazioni]

Si ridà vita al Consorzio Alto Seveso

3 COMO COMUNEPalazzo Cernezzi decide di tramutare la società in liquidazione in una nuova Srl che confluirà in ComoAcqua e inizia a discutere dell’aumento delle spese per la raccolta dei rifiuti.

 

Preliminari

Nelle dichiarazioni preliminari al Consiglio comunale comasco di lunedì 25 maggio per primo Mario Forlano, Como civica, ha ricordato l’esperienza di Intrecci di popoli e ringraziato tutti i partecipanti e gli organizzatori. Ada Mantovani, Adesso Como, si è lamentata per le modalità della riqualificazione di piazza De Gasperi, mentre il manto stradale attorno è degradato, e ricordato un bando regionale per la sistemazione di strutture sportive, Roberta Marzorati, Per Como, ha invece proposto la posa di “panettoni” in cemento per bloccare l’inversione, vietata ma spesso fatta dagli automobilisti, in piazza S. Rocco all’incrocio con via Grandi scendendo dalla Napoleona, mentre Gaimpiero Ajani, Lega, ha chiesto di non usare la polizia locale solo per multare gli automobilisti, ma anche per portare sicurezza sui bus locali, per lui in preda a immigrati senza alcun ritegno.

Il presidio delle Sentinelle in piedi, e il contropresidio, sono entrati nuovamente in aula con gli interventi di Luca Ceruti, M5s, e Andrea Luppi, Pd. Il primo che ha ribadito la contrarietà all’omofobia oscurantista e il secondo, d’accordo sulle critiche al movimento, che è arrivato alla sesta apparizione pubblica cittadina, ma contrario all’eventuale rifiuto di uno spazio anche a loro per «l’esercizio di un diritto costituzionalmente garantito che non possiamo negare perché esprime posizioni che non ci aggradano». Dato il rischio «di indicare bersagli per una nuova intolleranza».

 

Alto Seveso

Iniziata la seduta l’assessora alle Partecipate Savina Marelli ha presentato una delibera per la ricostituzione del Consorzio per la raccolta e depurazione acque bacino imbrifero Alto Seveso, in liquidazione dal 1998, farlo divenire una Srl e poi confluire, per incorporazione, in ComoAcqua, la società che gestirà la gestione del servizio idrico nel Comasco. Un processo in corso di approvazione anche da parte degli altri Comuni coinvolti. Alto Seveso è sostanzialmente proprietario del collettore che porta all’impianto di depurazione di Fino Mornasco e non ha nessun dipendente. Dopo qualche domanda di chiarimento, la proposta è passata con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione delle minoranze.

 

Rifiuti

La discussione è così passata all’approvazione del Piano finanziario 2015 del servizio di gestione integrata del ciclo dei rifiuti, ovvero l’aumento del 5 per cento della tassa sui rifiuti. L’assessore Bruno Magatti ha spiegato come sia previsto un aumento dei servizi erogati dall’azienda aggiudicatrice, Aprica, come una maggiore pulizia delle strade, anche nelle periferie, ma non ha convinto l’opposizione, che ha posto diverse domande di chiarimento, mentre parte della maggioranza è scettica, per Gioacchino Favara, Pd, «nelle pieghe del Piano ci sono condizioni per ridurre le spese del 30 per cento». L’assessore ha ricordato come il costo dello smaltimento dei rifiuti all’inceneritore sia diminuito dai 2,5 milioni di euro del 2012 ai 1,2 previsti per quest’anno, ma il problema è dato dalle morosità. Solo l’86,12 per cento delle utenze ha pagato quanto dovuto e il 13,88 non ha versato nulla, lasciando un buco di 1,8 milioni di euro. Per lo più si tratta di attività economiche, il 20 per la precisione, di una categoria che copre il 55 per cento delle utenze del servizio. «Perché il cittadino che ha pagato correttamente oggi è chiamato a pagare la differenza per chi non ha pagato? – ha chiesto Diego Peverelli, Lega – L’anno prossimo non pago neanch’io!» Magatti ha cercato di proporre come obietti di «aumentare differenziata per pagare meno», ma la risposta di Francesco Scopelliti, Ncd, è stata «i tombini d’oro non ce li possiamo permettere», invitando a una riduzione del servizio. Marco Butti, Gruppo misto, ha ricordato i disguidi all’inizio del nuovo regime di raccolta e segnalato carenze nella pulizia, l’assessore ha ricordato la e-mail rifiuti@comune.como.it a cui i cittadini possono segnalare ogni problematica, invitandoli a fare da controllori per quanto svolto dall’azienda per la raccolta dei rifiuti. Marzorati ha ricordato le situazioni di povertà e le difficoltà a cui le persone che versano in queste condizioni vanno incontro, anche solo per la gestione della differenziata, mentre Ceruti ha chiesto come l’inceneritore sopperisca alla mancanza di rifiuti conferiti dalla città per poter continuare ad essere remunerativo dal punto di vista economico. «Io ho la sensazione che crescano i clienti di altra natura» ha replicato Magatti.

Interrotta la discussione, data l’ora, il sindaco ha ringraziato l’operato del segretario generale Antonella Petrocelli, che si accomiatata dall’Assemblea con un breve discorso, abbandonando Como per Milano dove entrerà in carica dalla prossima settiman. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

Approvata la Tari

COMO COMUNE 3Palazzo Cernezzi approva la tassa sui rifiuti. Si inizia il Bilancio di previsone 2014.

 

Tari

In un clima di concordia sono stati approvati, quasi tutti all’unanimità, tutti gli ordini del giorno e, seppur modificato, l’emendamento rimasto sulla Tari nel Consiglio comunale comasco di giovedì 24 luglio. L’ultimo emendamento rimasto, dalla seduta precedente, presentato da Laura Bordoli, Ncd, voleva ridurre la tassazioni per pu, bar e ristoranti: «Alcune categorie molto penalizzate, che hanno subito un aumento già l’anno scorso». D’accordo il sindaco, Mario Lucini, che ha presentato un subemendamento per «un abbattimento del 5 per cento per 5 categorie interessate rispetto al coefficiente medio adottato, che diminuirà un poco il risparmio per le altre categorie, ma dimezzerà l’aumento per le 5 categorie interessate». «Sono contenta che il mio emendamento abbia stimolato la ricerca di una soluzione» ha concluso Bordoli (la simulazione della Tari con l’emendamento). Approvati anche gli ordini del giorno che chiedono di verificare e valutare meglio il passaggio per la raccolta di rifiuti, di valutare l’andamento della raccolta trascorsi tre mesi, valutare di chiedere a Aprica di pagare una penale per i disservizi avvenuti all’inizio del cambiamento di modalità di raccolta dei rifiuti, valutare l’introduzione della tariffa puntuale, «pagare per quanto si produce» ha spiegato Luca Ceruti, M5s, invitare il mercato lungo le mura a sporcare meno, pulire dove erano attestate le campane del vetro i resti di liquidi e vetri, valutare di aumentare in futuro i coefficienti per gli ipermercati (ordini del giorno 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, la delibera).

 

Silenzio per Gaza

Dopo il voto l’assemblea, su richiesta di Marco Butti, Gruppo misto, «l’attacco alla sede Onu è stato codardo e vile», ha osservato un minuto di silenzio per Gaza, un atto necessario una «attenzione come Istituzione e ancor prima come persone e cittadini» ha aggiunto Lucini, «per le vittime di tutte le parti e una riflessione sulla guerra in Medio Oriente» ha concluso il presidente Stefano Legnani.

 

Cessioni

Passata senza colpo ferire, astenuta l’opposizione, la annuale determinazione dei prezzi di cessione delle aree in proprietà e in diritto di superficie con l’adeguamento Istat, una delibera necessaria anche se, ha ricordato il primo cittadino, «non ci sono aree in cessione quest’anno».

 

Vuoti

La seduta si è incagliata poi prima della discussione del Bilancio di previsione 2014. Vincenzo Sapere, Paco-Sel, ha posto il problema della mancata convocazione di alcuni consiglieri per la seduta straordinaria di venerdì 25 luglio. Il clima è cambiato e le minoranze hanno chiesto una riunione dei capigruppo. Un dibattito infuocato proseguito poi in una riunione di minoranza per un totale di mezz’ora, tre quarti d’ora di pausa. Rientrati in aula, Alessandro Rapinese, Adesso Como, ha chiesto se può ritenersi valida la convocazione alla vicesegretario generale Tosetti: «È sufficiente la e-mail? Il Regolamento prevede fonogramma, telegramma, fax, ma non e-mail». Per Tosetti non ci sono vizi: «Mi risulta che ciascuno di voi ha sottoscritto le modalità di convocazione all’inizio mandato». Incalzata dalle minoranze ha poi aggiunto che: «Non siamo stati in grado di raggiungere il messo che ha fatto le notifiche». «Laddove ci fosse ritardo nella notifica della convocazione, questo viene sanata dalla presenza dei consiglieri – ha comunque aggiunto la vicesegretario generale –. Domattina verificheremo e se decideremo di annullarla ne daremo avviso tempestivo. Potrebbe venire convocata per sabato». Un risposta che non soddisfatto appieno le opposizioni.

 

Bilancio

Il sindaco, come assessore al Bilancio, ha quindi presentato il Bilancio di previsione 2014, riepilogando i dati, già presentati in un incontro pubblico alla Biblioteca comunale, e ricordando che siamo di fronte: «A un Bilancio in sofferenza sotto tutti gli aspetti». Per di più vincolato al Patto di stabilità, di cui ha auspicato il cambiamento, «che non per mette di liberare le risorse che siamo costretti a tenere nel cassetto». [Michele Donegana, ecoinformazioni]

Approvata l’Irpef, si passa alla Tari

comunecomoDopo la seduta fiume di 12 ore a Palazzo Cernezzi si discute della tassa sui rifiuti.

 

Irpef

Dopo essere arrivati a concludere con l’approvazione del nuovo Regolamento per le aliquote Irpef dopo le 8 e mezza del mattino di mercoledì 23 luglio, dopo una seduta di 12 ore iniziata nelle serata precedente, nella stessa serata si è tenuta un’altra seduta per la discussione della tassa rifiuti (Tari).

Una pausa di una decina di ore dopo che la maggioranza ha approvato l’aumento dell’addizionale Irpef all’8 per cento resistendo all’ostruzionismo dei consiglieri di minoranza, che sono arrivate al traguardo, la bocciatura degli ultimi emendamenti di Diego Peverelli, Lega, e le dichiarazioni di voto, solo in tre (i due esponenti della lega e Segio Gaddi, Fi).

Una nottata tesa, con frecciate fra i due opposti schieramenti e il sindaco, Mario Lucini, che ha cercato di dialogare, a latere dell’assemblea, con alcuni consiglieri di opposizione e ha cercato di tenere a freno i più irrequieti fra gli esponenti di maggioranza, che aveva come mandato di non intervenire per cercare di far andare più spediti i tempi della discussione.

 

Tari

Più disteso invece il clima nella serata successiva. «Sono disponibilissimo al dialogo» ha detto Peverelli dichiarando di voler tenere bassi i toni, mentre dalla maggioranza Italo Nessi, Como civica, ha difeso l’operato delle minoranze, con cui auspica il dialogo, rispetto a quanto riportato da una testata locale essendo l’ostruzionismo un diritto.

Lucini ha presentato la delibera sulla Tari, ricordando le parti da cui è composto, una fissa, data da coefficienti come la grandezza dell’alloggio, e una variabile, il numero degli abitanti. Rispetto all’anno scorso il gettito sarà sostanzialmente invariato con leggere differenze fra le due componenti e si raggiungerà la cifra di 13.019.241 euro, dal pagamento della tassa sono esclusi circa 2mila nuclei famigliari che dichiarano un reddito inferiore ai 5mila euro di Isee.

La discussione è stata l’occasione per affermare cosa non va nella nuova raccolta dei rifiuti. Marco Butti, Gruppo misto, ha criticato i mesi di consegna dei bollettini e l’ingombro di marciapiedi e strade dato dai bidoni, carrelli e sacchi della spazzatura, Alessandro Rapinese, Adesso Como, si è lamentato della raccolta del vetro notturna, che non permette di dormire dato il fragore prodotto, «è vero che i cittadini si lamentano» ha aggiunto dalla maggioranza Vincenzo Sapere, Paco-Sel, «se si deve aprire un contenzioso con Aprica, che si apra» ha esortato. Peverelli ha chiesto di aumentare la tassa agli ipermercati ritenendola troppo bassa: «Negli ultimi anni sono sempre in un qualche modo stati aiutati». Passaggi per la raccolta fatti in orari non consoni sono stati segnalati da Ada Mantovani, Adesso Como, mentre Mario Molteni, Adesso Como, ha segnalato nuovamente che ora gli addetti non passano più all’interno dei condomini, dovendo i cittadini portare a bordo strada i carrelli, e contraria all’aumento di quanto richiesto a alberghi, bar e ristoranti si è dichiarata Laura Bordoli, Ncd, «ho delle perplessità, andiamo a appesantire una situazione già pesante».

Nella replica Lucini ha ammesso «certamente ci sono aspetti da affinare» e sugli ipermercati ha ricordato come la tariffa più alta «per i banchi del mercato che coprono 6 metri quadri, mentre per i supermercati sono su 1.500 metri quadri di superficie e si compensa quindi ampiamente».

Cinque gli emendamenti presentati e sette gli ordini del giorno, bocciati dalla maggioranza i primi 4 affrontati dall’aula su cambiamenti di aliquote, solo uno, presentato da Mantovani per un cambio nei confronti di banche e istituti di credito, ha ricevuto l’apporto di parte della maggioranza senza però riuscire a passare. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: