
Leonardo Boff/ Laudato si
Alla libreria Feltrinelli di Como, è intervenuto il teologo brasiliano Leonardo Boff a commentare l’Enciclica di Papa Bergoglio Laudato si. L’incontro, venerdì 9 ottobre, è stato introdotto e concluso dal sociologo Mauro Magatti che ha sottolineato come Leonardo Boff ci abbia aiutato a capire meglio tanti interventi di Papa Francesco che riflettono l’ambiente latino-americano in cui ogni persona si concepisce in relazione con tutti gli altri e con tutte gli esseri animati e non. Pensieri davvero dell’altro mondo per noi che viviamo in una società individualista che ci abitua a pensarci come atomi isolati…una follia agli occhi di un latino-americano!
Leonardo Boff, uno dei padri della teologia della liberazione, è tra gli ispiratori dell’Enciclica. Papa Francesco si è rivolto anche a lui per essere aiutato ad identificare i punti salienti da inserire nell’enciclica stessa: davvero una svolta per la Chiesa ( vista la storia conflittuale tra le gerarchie vaticane e Boff per cui, quest’ultimo, nel 1992, si sentì costretto ad abbandonare l’ordine dei francescani e a proseguire il suo cammino come teologo laico)!
Boff ha partecipato, sotto l’egida di Michail Gorbaciov, a redarre la “Carta della Terra”, l’unico grande documento, assunto dall’Unesco, che sia stato elaborato entro il nuovo paradigma dell’ecologia integrale.
Secondo questo paradigma tutti i problemi sono interconnessi e quindi devono essere affrontati simultaneamente, specie il riscaldamento globale e la povertà delle moltitudini. Viene così superata l’idea che il problema ecologico riguardi solo l’ecologia ambientale, secondo la quale si immagina che l’essere umano stia al di fuori della natura, al di sopra di essa, con un atteggiamento di dominio e che le cose non abbiano un valore intrinseco indipendentemente dall’uso dell’uomo.
L’ecologia integrale include diverse ecologie (ambientale,politico-sociale, mentale) che si articolano tra loro a servizio di una cultura in cui la Terra venga “sentita” come Madre da rispettare, di cui prendersi cura con affetto e non come suolo, verde, mare, acque…da sfruttare e mercanteggiare!
ecco l’urgente conversione ecologica che Papa Francesco chiede a tutti gli abitanti della Casa Comune (da notare che l’Enciclica non è rivolta ai cristiani ma a tutti!) che comporta un cambiamento radicale degli stili di vita verso una sobrietà com-partita. L’urgenza di questa conversione la si deduce dagli allarmanti studi scientifici per cui siamo vicinissimi alla catastrofe ecologica, dovuta al raggiungimento in questi anni di nove limiti insuperabili per il pianeta terra, di cui i due più importanti sono il riscaldamento globale e la mancanza di acqua potabile.
In brevissimo tempo si prevedono 200milioni di profughi ambientali! O scegliamo la cura della Madre terra o l’estinzione dell’umanità: la situazione è davvero drammatica, apocalittica! Eppure sembra che noi, pur conoscendo questi dati, ci comportiamo come la rana che si lascia cuocere lentamente senza reagire, andando incontro a morte certa, se messa in acqua inizialmente fredda e poi scaldata lentamente sul fuoco ..ben altra reazione avrebbe se fosse buttata improvvisamente nell’ acqua bollente! Papa Francesco conclude l’Enciclica con speranza, certo che l’umanità saprà affrontare tutto questo con creatività, ed è capace di fare un salto quantistico conferendo un altro corso al nostro modo di abitare la Terra.
In conclusione: i concetti più belli dell’Enciclica, secondo Boff, sono dunque:
- La concezione che tutto sta in relazione con il tutto. Tutto è relazione e niente esiste fuori dalla relazione: questa è anche la convinzione della fisica quantistica e della nuova cosmologia ed è teologicamente ben fondata. Il Dio cristiano non è solitudine ma comunione-relazione (Trinità) e dunque anche la creazione ha la stessa dinamica relazionale. Da questo deriva l’interdipendenza tra tutti e la corresponsabilità collettiva per il destino comune dell Terra e dell’umanità.
- Il concetto di cura, cioè di una relazione amorosa e non dominatrice nei confronti degli altri e della natura. Papa Francesco denuncia la tecnocrazia dominatrice, la dittatura della tecnica che, contrariamente alla scienza che ha prodotto tanti benefici, si propone unicamente scopi economici-mercantili che prevedono atteggiamenti di potere e dominio nei confronti sia dell’umanità che della natura.
- Altro termine importante è casa comune. Tutti abitano lo stesso spazio e quindi tutti sono tra loro fratelli e sorelle e anche..fratelli di “frate sole, sorella luna e figli di nostra Madre Terra” (come San Francesco aveva intuito secoli fa: la sua mistica cosmica nella visione della fratellanza universale è chiaramente la fonte di ispirazione di tutta l’enciclica che termina con lievità e poesia!) . Laudato si! [Anna Ostinelli per ecoinformazioni] [Foto la Feltrinelli Como e Fausta Bicchierai]