
Paratie/ Il mostro del centrodestra contro Lucini
Mario Lucini fa il sindaco: affronta le 64 pagine della delibera n.1 dell’Anac relativa alle paratie con il piglio di chi non ci sta a essere il capro espiatorio di colpe che non ha e non è disponibile a gettare la spugna. Non abbandona il suo aplomb istituzionale e non dice, come sarebbe giusto, che il pasticcio, il bubbone, è uno dei frutti velenosi lasciatigli in eredità dalle giunte di centrodestra; neppure nomina Bruni, l’artefice di quell’insensato faraonico progetto che, sottraendo denaro al risanamento idrogeologico deciso dalla legge Valtellina, ha regalato a Como spese enormi, un cantiere infinito e la necessità di occuparsi della gestione di un affare per qualcuno, ma un disastro per la città.
Questo è il suo stile. Purtroppo.
Lucini non se la prende neppure con i “suoi” tecnici, né con l’Anac che con la delibera n. 1 (meno favorevole all’amministrazione di quanto anticipato dalla nota stampa Anac diffusa venerdì 8 gennaio) mette il Comune di Como in grande difficoltà. L’organo anticorruzione si è limitato a demolire gran parte del percorso amministrativo per concludere sibillinamente che spetta all’amministrazione il compito di scegliere tra l’annullamento dell’appalto (con conseguente stop ai lavori per anni e contenziosi milionari) o andare avanti con la possibilità – resa più forte dall’invio del fascicolo alla Procura e alla Corte dei conti – di affrontare in futuro processi e pesanti responsabilità per gli ammnistratori.
Lucini in riferimento a tale intervento, apparentemente inconcludente, dell’autorità diretta da Raffaele Cantone si è limitato a dire che «è più facile trovare le difficoltà che non operare per risolvere i problemi nell’interesse dei cittadini» e che anche l’Autorità è fatta da persone che ovviamente possono sbagliare. Nessun riferimento nelle parole del sindaco – che ha riunito i giornalisti per un primo commento sulla situazione sabato 9 gennaio – all’evidente conflitto tra la politica (debolissima anche a Como) e organi tecnici come l’Autorità (mai così forti nel paese) che, pur invitati dall’amministrazione stessa a dare strumenti per essere pienamente nella legalità, si sottraggono al compito e lasciano il Comune senza alcuna chiara indicazione operativa. Nessuna recriminazione nelle parole di Lucini neppure sull’operato dei tecnici comunali che nell’analisi della Delibera vengono chiamati in causa per molti e reiterati errori. Lucini non pensa a epurazioni, si dice convinto dell’appoggio di tutta la sua Giunta e degli uffici e rivendica «con orgoglio la fatica e l’impegno di un percorso difficile fatto con la Regione Lombardia e con altri soggetti competenti a valutare le soluzioni proposte». Un modo elegante per ricordare a tutti che la vicenda paratie non è un progetto solo del Comune di Como, ma è stata creata dal centrodestra e gestita con i finanziamenti della Regione Lombardia, un feudo della Lega che pure chiede adesso le dimissioni di Lucini e non di Maroni. Lucini ha insistito molto sulla necessità di studiare accuratamente il documento Anac, di verificare le contestazioni mosse e, solo successivamente, prendere, insieme alla Regione, le decisioni che la città attende.
Leggi la delibera n. 1/ 2016 dell’Anac.
FOLLE E DEL TUTTO FALSO DEFINIRE LE PARATIE “DI CENTRO DESTRA”—L’ATTUALE SEDICENTE “CENTRO-SINISTRA” CONTINUA LA STESSA OPERA …NON HO SENTITO NESSUNO DELLA MAGGIORANZA LUCINI (“SEDICENTE DI CENTRO-SINISTRA” ) DICHIARARE CHE NON VUOLE FARE LE PARATIE…..TANTO MENO I PIDDI’ REGIONALI E NAZIONALI …CONTRO LE PARATIE DI BRUNI E LUCINI (IDEM SONO !) A SUO TEMPO VOTAVA CONTRO SOLO RIFONDAZIONE COMUNISTA …CHE ORA NON E’ RAPPRESENTATA IN CONSIGLIO COMUNALE ..SONO LE PARATIE DEL PARTITO DI RENZI DI CENTRO-DESTRA E SINISTRA —–CHE UGUALI SOLO SU QUESTO E SU 1000 ALTRI ARGOMENTI …..VOLEMOSE TUTTI BENE E VOLEMO BENE AI LATIFONDISTI LODIGIANI ED ANCHE ALLA SACAIM …LA STESSA DELL’ALTRETTANTO SCANDALOSO BI-PARTISAN MOISE…….
Como e’ una citta’ di pensionati nel pensiero e nei fatti ; non puo’ essere dinamica . Impossibile una soluzione a breve termine .
( ” Como e’ adatta per tutto, anche per una rivoluzione ” ;
avete mai sentito una frase piu’ imbecille ? )
FOSSE SOLO PER L’ETA’ ANAGRAFICA !…IN VAL DI SUSA I VECCHIETTI FANNO PRESIDI SETTIMANALMENTE CONTRO IL REGIME CHE GLI DEVASTA LA VALLE……A COMO …OLTRE CHE VECCHIETTI C’E’ UNA MASSA DI DEMOCRISTIANI DI DESTRA AL POTERE DA SEMPRE…ANCHE ORA …QUALUNQUE POTERE A COMO TROVA LE MASSE DISPOSTE AD OSANNARLO E A RIVERIRLO …DURANTE IL VENTENNIO TUTTI FASCISTI POI TUTTI DEMOCRISTIANI POI TUTTI BERLUSCONIANI ED ORA CHE IL MALAFFARE E’ QUASI TUTTO PD…ALLORA TUTTI PD…