La notte dei senza dimora/ marginalità e bellezza
Nel corso del pomeriggio del 22 ottobre, nell’ambito della giornata dedicata ai “senza dimora”, è stata allestita nel cortile del Municipio una mostra con i lavori dei laboratori organizzati a Como, a dimostrazione che la marginalità è una condizione che non riduce la capacità di relazionarsi con la città, le sue bellezze e i suoi problemi.
Nelle note di presentazione della mostra dedicata alla Bellezza in città, si legge tra l’altro: «Ventitré artisti. Sette giorni di tempo. Ventisette scatti ciascuno per cogliere la bellezza della nostra città attraverso gli occhi delle persone senza dimora. Grazie alla collaborazione con Andrea Butti, fotografo per il quotidiano “La Provincia”, è stato organizzato un laboratorio di fotografia spiegando il tema della mostra, al termine del quale sono state distribuite della macchine fotografiche usa-e-getta ai participanti, i quali hanno avuto una settimana di tempo per cogliere la bellezza della nostra città. La selezione è avvenuta in un’ottica partecipata coinvolgendo i “fotografi” per condividere insieme il significato delle proprie foto e capire cosa avesse rappresentato o quali emozioni e sensazioni avesse suscitato in loro quell’attimo immortalato».
Il percorso ha coinvolto gli ospiti di più servizi della Rete comasca per la grave marginalità, come il Centro Diurno “L’incontro” di Caritas, “Il rifugio” Don Guanella e la “Piccola Casa Federico Ozanam”.
Interessanti, tra le tante, le foto scattate all’interno del campo governativo per migranti nei pressi di via Regina: sono le prime foto “autobiografiche” uscite da quella struttura, oggetto di molte discussioni.
Nel cortile di Palazzo Cernezzi sono state esposte anche le opere realizzate dagli ospiti nel corso del laboratorio di pittura “ArteAparte” tenuto da Doriam Battaglia, Circolo Cultura e Arte Como, in collaborazione con il Centro Diurno “L’incontro”.
[FC, ecoinformazioni]