Un garage moderno per motori di umanità
Sulla vicenda del muro di San Rocco, ennesimo episodio della negazione dell’accoglienza a Como e di subordinazione dell’umanità al mercato, interviene don Giusto Della Valle. «Quello che era chiamato il garage per tanti è stato una casa, un luogo di identità e di riparo. Anche un luogo di turbolenza e di conflitti. Le colazioni secondo me potrebbero essere distribuite nella Chiesa di san Rocco quando il tempo è brutto e all’aperto vicino alla croce di don Roberto quando il tempo è bello. Se servono noi abbiamo tavoli e sedie di plastica disponibili.
Chiederei poi alla ministra Locatelli che si occupa di fragilità di far installare in piazza san Rocco delle nuove e comode panchine. Convocherei poi una riunione cittadina per fare delle proposte sull’uso dello spazio non ristrutturato della casa dove abitava don Roberto – nel mondo cattolico tale procedura si chiama discernimento comunitario. Potrebbe uscire da questo spazio un “garage moderno” in cui riparare motori di umanità che non passano la revisione secondo i nostri calcoli. Ma che secondo il meccanico don Roberto con l’officina meccanica dei suoi fratelli possono liberamente circolare? Convochiamo una riunione cittadina in piazza San Rocco e parliamone.
L’Abbondino d’oro dato da questa Amministrazione Comunale a don Roberto si rivela sempre più un gesto ipocrita, non seguito dai fatti. E’ come uccidere don Roberto una seconda volta».
[don Giusto Della Valle]
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