Giorno: 12 Ottobre 2017

14 ottobre/ Ralph Towner a Ligornetto

Un intenso fine settimana, sabato 14 e domenica 15 ottobre 2017, al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto (CH) in occasione della chiusura della mostra I Have Longed to Move Away, dedicata a Lawrence Carroll.

Sabato 14 ottobre (ore 18.00) è previsto un concerto davvero speciale grazie alla presenza del chitarrista Ralph Towner, accompagnato per questo appuntamento dall’amico chitarrista Claudio Farinone. Il celebre chitarrista americano proporrà un repertorio che attinge ai suoi ultimi lavori, in particolare al recente My Foolish Heart (ECM, 2017), registrato presso gli studi RSI.

Domenica 15 ottobre (dalle ore 14.00) si svolge la Festa dell’albero, con cui, durante un pomeriggio festoso e aperto a tutti, il Museo vuole promuovere l’incontro e il dialogo tra le culture attraverso racconti di tradizioni e leggende legate all’albero, la musica, il cibo: un programma creato in collaborazione con alcuni richiedenti asilo e rifugiati nonché con persone che risiedono nella nostra regione. Durante il pomeriggio i visitatori potranno scoprire le singolarità del parco del Museo e anche partecipare a delle attività ad esso legate. Tra i vari momenti di convivio non mancheranno poi la musica e le danze tradizionali dei paesi africani e mediorientali, nonché una merenda interculturale. A simboleggiare il legame di amicizia, accoglienza e di apertura verso le culture del mondo, verrà
piantato un albero: l’Acero verde.
Durante la giornata di domenica 15 ottobre 2017 l’entrata al Museo Vincenzo Vela e la partecipazione al pomeriggio interculturale sono gratuite.

Sabato 14 ottobre 2017, ore 18.00
Ralph Towner in concerto. Con la partecipazione di Claudio Farinone.
In collaborazione con Mendrisiotto Jazz Club e Jazz in Bess.
Entrata: 20.- CHF / ridotti 15.- CHF (studenti, AVS/AI, membri Mendrisiotto Jazz Club e Jazz in Bess)

Domenica 15 ottobre 2017, dalle ore 14.00-17.00
Festa dell’albero in collaborazione con alcuni richiedenti l’asilo e rifugiati nonché dei residenti nella
nostra regione

13 ottobre/ Csf a Bellinzona e Roma

Como senza frontiere sarà presente alla manifestazione svizzera Bainvegni Fugitivs Marsch a Bellinzona, e non solo formalmente, anche alla manifestazione Non è reato del 21 ottobre a Roma. Per chiunque fosse interessato a partecipare, Como senza frontiere invita venerdì 13 ottobre alle 21 all’oratorio di Rebbio per organizzare il viaggio.

Per info: www.comosenzafrontiere.wordpress.com oppure comosenzafrontiere@gmail.com [LB, ecoinformazioni]

 

 

 

Comunicazione/ Una mostra fluida per Oliviero Toscani a Chiasso

Poteva, una mostra di Olivieri Toscani, uno dei grandi creatori dell’immaginario contemporaneo, essere una mostra come le altre? Ovviamente no. Il grande comunicatore, il grande provocatore (come è stato spesso definito, forzando anche il suo atteggiamento), il grande fotografo non poteva stare appeso incorniciato alle pareti come in una mostra antologica qualsiasi…

E, quindi, la mostra del m.a.x. museo di Chiasso è una mostra diversa che deve essere vista di persona, perché da Immaginare, perché molto difficile da raccontare. È, nel suo cuore comunicativo, una mostra fluida, in cui le immagini sono, per la maggior parte, proiettate sulle pareti e riproposte a ciclo continuo in sequenze sempre diverse. Migliaia di immagini (oltre 20.000, giura chi ci ha lavorato…): un patrimonio visivo immane e in cui ci si deve immergere, letteralmente, per provare a comprendere il flusso di comunicazione che da esso promana.
Le immagini (difficile chiamarle semplicemente “fotografie”, anche se alcune sono in tutto e per tutto delle fotografie straordinarie) di Oliviero Toscani hanno vissuto in pubblico: appese sui muri, come le grandi campagne pubblicitarie, dei decenni passati, impaginate sulle riviste (di moda o di comunicazione in senso lato, come il progetto “Colors” nato proprio per iniziativa di Toscani), esposte nelle mostre (non personali, ma di comunicazione sociale, come quella per le Nazioni Unite, Razza umana, che non a caso fa da introduzione alla mostra del m.a.x.). Quindi pubblicamente, collettivamente, vanno riviste e rimeditate, per coglierne il contributo alla costruzione di un immaginario (e, per alcuni versi, anche di una coscienza) collettiva. Nelle proiezioni sono quindi rimescolate le grandi immagini che tutti ricordiamo esposte in giganteschi manifesti urbani, i ritratti, i servizi di moda, le pubblicità, le pubblicazioni, e anche le interviste e gli interventi, i reportages e i servizi documentaristici. Non è facile orientarsi, ma non è questo lo scopo della mostra: Oliviero Toscani non voleva (per questa sua prima mostra “personale”) né un apparato filologico, né tanto meno un approccio celebrativo, e l’esposizione di Chiasso – ci sembra – ha raggiunto l’obiettivo, per altro offrendo (trasversalmente) un autentico contributo critico alla comprensione di una fase fondamentale della comunicazione visiva contemporanea.

Accanto alla “regola” del tre “camere oscure” principali, in realtà luminosissime, di idee e di colori, ci sono poi le “eccezioni”, ovvero i materiali presentati secondo il modello tradizionale, appesi alle pareti e incorniciati. Oltre gli stamponi delle campagne United Colors Benetton e agli esemplari della rivista “Colors”, sono esposte – per la prima volta – le fotografie realizzate da Oliviero Toscani quando negli anni Sessanta frequentava i corsi della Kunstgewerbeschule di Zurigo, dove si è formato. Un “Toscani prima di Toscani” si potrebbe dire, ma in realtà, nelle varie sperimentazioni di un studente molto dotato che cerca la sua strada, non è poi così difficile (conoscendo il resto della storia) trovare i sintomi del Toscani che tutti conosciamo. Tra le altre, meritano una sottolineatura particolare le foto di intonazione “sociale” realizzate in Sicilia. Ma ci si può stupire anche davanti alle foto dei menhir in Bretagna…

Inutile dire che anche nella prima sala, con le stampe fotografiche in bianco e nero appese alle pareti, è collocata una piccola “camera oscura”, con le sue proiezioni, a costruire una sorta di dissolvenza incrociata con il percorso espositivo principale.

Nella sua fluidità (impossibile affermare di aver visto “tutto”), la mostra segna un punto fermo nella rilettura che il m.a.x. museo sta progressivamente costruendo della cultura visiva moderna e contemporanea.

 

Per chi volesse qualche indicazioni spazio-temporale su alcune delle fondamentali immagini di questa mostra, può consultare il catalogo bilingue a cura di Susanna Crisanti e Nicoletta Ossanna Cavadini. Per chi volesse, poi, sentire dalla viva voce di Oliviero Toscani il suo modo di Immaginare, martedì 17 ottobre alle ore 20.30 ci sarà al Cinema Teatro di Chiasso un incontro pubblico con lui.

[Fabio Cani, ecoinformazioni]

Oliviero Toscani controlla l’apparato espositivo subito prima dell’inuagurazione

Alcuni scorci dell’esposizione fuori e dentro il m.a.x. museo

 

 

 

Oliviero Toscani

Immaginare

a cura di Susanna Crisanti, Nicoletta Ossanna Cavadini

10 ottobre 2017 – 21 gennaio 2018

Chiasso, m.a.x. museo, via Dante Alighieri 6

Orari: martedì-domenica 10-12 14-18, lunedì chiuso

Ingresso: CHF/euro 10, ridotto CHF/euro 7; ingrsso gratuito ogni prima domenica del mese

Info: 004191 6950888, http://www.centroculturalechiasso.ch