
La prossima Como/ In piazza contro fascismo e razzismo insieme
L’attacco squadrista del 28 novembre alla rete Como senza frontiere, della quale La Prossima Como è parte, segna un cambiamento di fase nell’azione delle destre fasciste in Italia. Per questo riteniamo giusta e opportuna ogni manifestazione antifascista, antirazzista e per l’applicazione della Costituzione, nata dalla Resistenza.
Parteciperemo alla manifestazione nazionale del 9 dicembre al Monumento alla Resistenza Europea a Como per portarvi, insieme all’Anpi, alla Cgil, all’Arci e a tutte le organizzazioni, impegnate contro il razzismo, il negazionismo, la violenza xenofoba e fascista, le nostre parole. Insieme agli altri soggetti impegnati quotidianamente nelle pratiche antifasciste, antirazziste e di accoglienza da anni lamentiamo la sottovalutazione del pericolo esistente e imputiamo ai governi, che non hanno saputo e voluto affrontare l’eversione nera ad ogni livello, la responsabilità dell’accresciuto consenso verso le posizioni delle destre più impresentabili.
Saremo in piazza con la rete Como senza frontiere anche per esprimere il nostro rifiuto alle politiche migratorie del governo Gentiloni, all’azione del ministro degli Interni Minniti, ai suoi provvedimenti contro poveri e migranti, e alla scelta vergognosa di affidare ai lager libici migliaia di donne e uomini in fuga da guerre, violenze, povertà, regimi, fame, sete, rendendo l’Italia responsabile della detenzione in stato di schiavitù, delle torture e delle uccisioni denunciate anche dall’Onu.
Ad un’opportuna azione di contrasto delle organizzazioni eversive, alla messa al bando delle formazioni fasciste e naziste, che oggi indisturbate operano nel paese, da realizzare applicando la Costituzione e le leggi, riteniamo si debba affiancare una indispensabile azione italiana e europea per un’accoglienza nuova, svolta dalle istituzioni, capace di avere anche significative ricadute per la lotta alla disoccupazione, in un contesto sociale ed economico molto difficile, come quello che il Paese sta vivendo.
Saremo in piazza per chiedere corridoi umanitari e che le nostre ambasciate diano visti di ingresso in Italia a chi fugge dai propri paesi di origine, sottraendo migliaia di persone alla tratta degli esseri umani, gestita dalla criminalità organizzata, interrompendo la tragedia che ha trasformato il Mediterraneo, il Mare nostrum, in un immenso cimitero marino. [La prossima Como]
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