
Ciao Mauro

Lui osava: aveva una agenda piena di numeri telefonici, dai politici, ai personaggi di spettacolo e dello sport, telefonava, insisteva e tanti gli hanno detto di si e sono arrivati al Bassone. Faceva questo, non per sé, ma per far “crescere” la gente che abitava quel luogo e per favorire il loro rientro nella società. Ripensando a quegli anni che ho condiviso con lui, tanti i ricordi, tante idee, tante cose realizzate, altre non riuscite: dalle partite di calcio sui campi esterni, ai Tornei interni, al portare nella commemorazione dell’Unità d’Italia, cavalli e personaggi garibaldini. Proposte che sembravano a volte impossibili da realizzare e che non tutti comprendevano. Erano progetti di avanguardia, nati con lo scopo di assicurare contatti umani e sociali al carcere e alle persone che lo abitavano.
Tanti di noi hanno ricevuto tanto da lui e che la nostra città gli dovrebbe riconoscere tanto. Ciao Mauro e grazie di tutto. [Luigi Nessi, ecoinformazioni]