La memoria dello sguardo

Giovedì 23 novembre nella Biblioteca comunale di Como è stato presentato il libro “La memoria dello sguardo. Storia della fotografia nelle province di Como, Lecco, Sondrio, Varese (1839 – 1930). Insieme all’autore, Ruggero Pini, che ha tracciato le linee di sviluppo della fotografia comasca, delle tecniche fotografiche e delle storie dei pionieri fotografi dei territori delle quattro province, era presente Alberto Longatti che ha presentato l’apparato iconografico del volume e ha sviluppato due riflessioni, una sul rapporto tra fotografia e pittura, un’altra sulla soggettività dello sguardo dell’artista che ritrae un frammento della realtà.

Il testo costituisce il primo tentativo di lavoro sistematico relativo alla storia della fotografia nel territorio che abbraccia le attuali quattro province di Como, Lecco Sondrio e Varese. E’ uno studio che analizza sistematicamente le fonti documentarie disponibili, delinea la storia della fotografia nel territorio e ricostruisce 260 biografie di fotografi e delle loro vicende professionali. Viene descritta l’evoluzione storica del medium fotografico iniziando dal suo inventore, W.H. Fox Talbot, con particolari inediti del suo viaggio a Varese e sul Lago di Como nel 1833. Oltre alla storia della fotografia e dei fotografi “locali”, presenta un ampio excursus sui fotografi che, pur non risiedendovi, hanno comunque ampiamente documentato il nostro territorio, come i Fratelli Alinari, Giacomo Brogi, Celestino Degoix, Achille Mauri, Alfredo Noack, Giorgio Sommer, arrivando agli stranieri, come gli inglesi Francis  Frith, C.E. Goodman,  il tedesco Trudpert Schneider,  i francesi Anton Gaudin,  Ferrier &  Soulier, l’americano Alfred Stieglitz. La parte centrale di 150 pagine è dedicata  ad una antologia di immagini divisa per le quattro provincie. La parte terminale, di 65 pagine, è composta da 260 biografie di fotografi che hanno lavorato nel territorio anche per breve tempo. Tra questi vi sono anche dei fotografi amatoriali che hanno prodotto materiali di notevole qualità tecnica e documentaria.

Si tratta di un repertorio per la quasi totalità inedito, per la redazione del quale sono state utilizzate fonti molteplici: giornali, periodici, pubblicazioni, vari fondi dell’Archivio di Stato di Como, Varese e altri comuni, l’Archivio della Curia Comasca e Milanese, le biblioteche comunali di Como, Lecco, Sondrio e Varese. Le biografie sono spesso corredate di immagini rappresentative dei  lavori del fotografo.

Il testo termina con un glossario che descrive le tecniche (dagherrotipia, calotipia, ambrotipia, cianotipia, ecc.) e la loro evoluzione, corredato da indicazioni per la conservazione, e di un indice dei nomi e dei luoghi citati.

Il fondo da cui si è attinto per la scelta delle immagini che illustrano il libro è costituito da circa 3.000 fotografie, che abbracciano tutte le tipologie utilizzate dall’industria fotografica, sia nei formati – carte de visite, stereofotografia, cabinet e grandi formati – così come nelle tecniche – calotipi, dagherrotipi, albumine – e nelle tematiche – avvenimenti, costumi, lavoro, costruzioni, monumenti e altro. [Marco Lorenzini, ecoinformazioni]

Le prossime presentazioni si svolgeranno domenica 2 dicembre ore 18 sala Recchi, via Lambertenghi, 41 COMO

giovedì 13 dicembre ore 18 Libreria Plinio il Vecchio, via Vittani, 8 COMO

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