
Genova 2021/ Cassandra
In occasione delle giornate del ventennale negli spazi di Palazzo Ducale ha riaperto la mostra Cassandra – Le idee del 2001 e i fatti del decennio, già allestita per il decennale del 2011.
Cassandra – Le idee del 2001 e i fatti del decennio era una mostra allestita al Palazzo Ducale di Genova nel luglio 2011. Già allora il nome voleva essere un omaggio alla capacità di visione, o previsione, del movimento che si era presentato a Genova come controparte rispetto ai partecipanti al vertice. Un movimento con al centro della sua agenda i diritti, i popoli, la giustizia sociale, la pace. Contro il neoliberismo.
Il riallestimento del ventennale, dal titolo Cassandra – Le idee del 2001, oggi, ripropone l’impostazione della mostra di dieci anni fa, toccando cinque aree tematiche con reportage fotografici e brevi testi: Economia e lavoro, Società, Guerra e repressione, Beni comuni.
«Per la sezione Economia e lavoro i reportage di Francesco Cito e Justin Jin raccontano gli antichi mestieri in Sardegna e le spietate logiche di produzione in una fabbrica cinese. Per la sezione Società un reportage da Lampedusa di Massimo Di Nonno, e le immagini del viaggio nel deserto africano del giornalista Fabrizio Gatti. Commenti di Erri De Luca e Carlotta Sami. Per Guerra e repressione sono in mostra i disegni di Fernando Botero ispirati alle torture di Abu Ghraib, il reportage di Fernando Moleres sulle carceri minorili in Sierra Leonee l’identificazione delle vittime di Srebrenica nel racconto fotografico di Ivo Saglietti.», si legge sul sito di Palazzo Ducale.
Una quinta sezione è poi dedicata al luglio di vent’anni fa, con filmati di archivio, fotografie, fumetti e vignette: delle manifestazioni e degli scontri; dell’omicidio di Carlo Giuliani; dell’irruzione alla Diaz.
Una mostra toccante, che cerca di intrecciare il racconto di quelle giornate di Genova con le origini di quel movimento di movimenti, nato negli anni precedenti. Una mostra che unisce a questa narrazione la costante presenza delle tematiche, più attuali che mai soprattutto dopo le crisi attraversate in questi due decenni, su cui si voleva accendere i riflettori all’epoca. [Daniele Molteni, ecoinformazioni]