6 agosto: il ricordo delle bombe nucleari del 1945

Nello spazio del Monumento alla Resistenza Europea di Como, oltre le pietre provenienti dai campi di sterminio europei, c’è anche una pietra proveniente da Hiroshima a ricordo dei bombardamenti nucleari sul Giappone che nell’agosto 1945 provocarono centinaia di migliaia di vittime. Qui ogni anno, il 6 agosto, si commemorano quei tragici avvenimenti: è uno dei pochi appuntamenti che Como “città messaggera di pace” non dimentica. Anche quest’anno c’è stata una sobria cerimonia alla presenza di alcune autorità e di un pubblico limitato.

Nei discorsi del vicario episcopale don Alberto Pini (in rappresentanza del vescovo di Como) e del vicesindaco Adriano Caldara (in rappresentanza del sindaco di Como) non sono mancati riferimenti alle illuminate parole di papa Francesco né all’articolo 11 della Costituzione Italiana, giustamente nella prospettiva di una pace universale cui tutti anelano.

Peccato che sia mancato ogni e qualsiasi riferimento al Trattato internazionale per la proibizione delle armi nucleari promosso dalle Nazioni Unite e ufficialmente entrato in vigore quest’anno dopo l’adozione da parte del 50mo Stato, trattato che potrebbe diventare uno strumento concreto per tutelare il mondo dal rischio nucleare. Peccato anche che l’Italia sia tra gli stati che ancora non hanno sottoscritto il trattato, evidentemente in spregio della sua Costituzione.

La commemorazione di oggi poteva essere un buon momento per ricordarlo.

E infatti alcune copie della locandina promossa dal Coordinamento comasco per la Pace (cui anche il Comune di Como formalmente aderisce) e da Como senza frontiere sono state esposte vicino al Monumento alla Resistenza Europea. e una donata al vicesindaco di Como, caso mai avesse il tempo di rifletterci.

[Fabio Cani, ecoinformazioni]

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