11 dicembre/ Bergamo/ Per una vera Commissione d’inchiesta

Venerdì 10 dicembre in modalità mista si è tenuta la conferenza stampa in vista dell’incontro di sabato 11 dicembre su quella che viene definita la strage di Bergamo dovuta alla pandemia, per chiedere una vera commissione parlamentare d’inchiesta che indaghi sulle responsabilità.

Dopo i saluti di Fabrizio Baggi, segretario regionale Prc/Se Lombardia, Giovanna Capelli, responsabile sanità Prc/Se, ha presentato l’iniziativa sottolineando che questa avrebbe dovuto essere indetta da tutte le forze in parlamento e non solo da Rifondazione comunista.
La sanità lombarda, ha affermato Capelli, è stata in gran parte responsabile di quanto accaduto a Bergamo e ora ha approvato una legge che peggiora la sanità perché prevede un potenziamento della medicina territoriale senza un chiaro piano per il personale.

Simona Suriano, parlamentare del Gruppo misto, ex M5s, ha affermato che in questi due anni di covid il parlamento è stato quasi esautorato se non per la ratifica di provvedimenti presi da altri. E per evitare che cada la maggioranza si continua a ratificare senza aprire un dibattito serio e senza avere intenzione di indagare. Si è più interessati alle origini della pandemia in Cina che sulla gestione dello scoppio. Forse perché, dice, Suriano, dalle indagini rischierebbe di emergere il fallimento delle politiche economiche. Emersa mancanza del sistema sanitario che facesse prevenzione e che curasse i cittadini

Parlando dei familiari delle vittime si è considerato il loro esempio come una lezione alla politica, dal momento che si sono messi insieme ricorrendo alla magistratura per individuare i responsabili di una gestione disastrosa. La commissione parlamentare d’inchiesta, secondo gli organizzatori, è funzionale a ricostruire la vicenda, per la verità. Consuelo Locati (coordinatrice del team legale vittime covid) ha definito assurda la situazione in cui ci si trova, mentre in altri paesi si è già alle conclusioni delle commissioni.  Mentre in Italia tutte le forze di maggioranza hanno votato a favore di due emendamenti che limitano l’indagine a prima della fine di gennaio 2020 e solo riguardo quanto accaduto in Cina. Si parla di strage e bisogna dare risposte ai cittadini, serve indagare su responsabilità e dinamiche per far si che questo non si ripetere.

Secondo Francesco Macario, segretario Prc/Se di Bergamo, la politica ha le sue responsabilità ma chi ha scritto la musica sono altri, che sono stati responsabili. C’è stato lo scoppio in Cina e poi i focolai in Val Seriana. La Val Seriana e la Cina hanno relazioni decennali attraverso il settore tessile e Orio al Serio è un importante scalo tra sud est asiatico, e tanti cinesi e italiani transitano continuamente da e per quei paesi. La politica è stata irresponsabile, secondo Macario, ma la responsabilità profonda è di chi ha messo in prima posizione economia e produzione a discapito della salute, come Confindustria con i video a incentivare la continuità della produzione e i vari slogan sul non fermarsi.

Anche Fabrizio Baggi, ha criticato il sistema neoliberista che mette profitto davanti alla salute, la privatizzazione della sanità e la “controriforma” lombarda che è peggiorativa rispetto alla precedente legge regionale.
Baggi ha infine ricordato la petizione su change.org che chiede la commissione d’inchiesta e dato appuntamento a sabato 11 dicembre dalle 15,00 a Bergamo per il convegno. [Daniele Molteni, ecoinformazioni]

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