
ecoinformazioni on air/ Antifascimo perseguitato
Il servizio di Gianpaolo Rosso nell’edizione delle 19,45 del 12 maggio di Metroregione di Radio popolare. Cecco Bellosi, comunista, antifascista, impegnato nella comunità il Gabbiano in provincia di Lecco rigetta l’accusa di danneggiamento della lapide di Mussolini a Giulino di Mezzegra per cui è indagato dalla Procura della Repubblica di Como, rivendica però «di avere tolto i fiori che erano stati posti da una squadra di fascisti il 28 aprile».
Per lui si sono mossi 5 Carabinieri che hanno perquisito la sua casa e gli hanno sequestrato il cellulare. Bellosi «non intende avvalersi né dell’avvocato d’ufficio né di un avvocato di fiducia, vuole difendersi da solo ma contestando al magistrato di non aver agito contro l’apologia del fascismo che quella lapide rappresenta. Come se ci fosse una lapide di Hitler sul bunker di Berlino». Con lui tutta la Como democratica, partiti, associazioni, persone che gli hanno espresso piena solidarietà. [Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni]